L'area lombarda prealpina del FAI
03 Giu 2020

rotary_baradello_20_balbianello

 

RIUNIONE DEL 3 GIUGNO 2020


La relazione di Giuliano Galli sui tesori del nostro territorio

 

Nell'immagine: La Villa Balbianello in Tremezzina



In teleconferenza ospitiamo l’ingegner Giuliano Galli, Area Manager del FAI. Ecco il contributo che lo stesso ci ha trasmesso.

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 sul modello del National Trust inglese, e affiliato all’INTO – International National Trusts Organization, con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.

Persegue tre obiettivi principali: prendersi cura, per le generazioni di oggi e di domani, di luoghi speciali; educare alla conoscenza e all’amore dei beni storici e artistici e dei paesaggi d’Italia; vigilare sulla tutela del patrimonio paesaggistico e culturale, traducendo in realtà l’articolo 9 della Costituzione italiana.

Dei 64 Beni del FAI, dislocati da nord a sud della penisola italiana, 32 sono aperti al pubblico, 21 tutelati e 11 attualmente in restauro e dal 1975 a oggi, nel costante perseguimento dei sopracitati obiettivi, sono stati investiti circa 110 milioni di Euro solamente in restauri.

Alcuni esempi di beni che il FAI, attraverso grandi interventi, ha salvato dal degrado: il Castello di Masino (Caravino –TO), il Monastero di Torba (Gornate Olona – VA), Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno – VA), l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE). Allo stesso tempo tanta attenzione e cura è data alla tutela dei beni paesaggistici tra i quali troviamo il Bosco di San Francesco ad Assisi (PG).

Il FAI dunque mette i propri Beni a disposizione della collettività, sviluppando un’offerta culturale e creando eventi di forte richiamo, coinvolgendo anche le scuole.

Guardando i dati relativi ai visitatori e agli iscritti dal 2012 al 2019, si nota un incremento dei primi del 101%, passando dai 451.900 del 2012 ai 910.366 del 2019. Le iscrizioni sono invece quintuplicate passando dalle 6.860 del 2012 alle 32.809 del 2019 per un totale di 190.898 iscritti.

Dei 64 Beni del FAI, 14 sono inclusi nella cosiddetta Area Lombardia Prealpina e dunque dislocati tra le province di Como (Villa del Balbianello, Torre del Soccorso, Villa Fogazzaro Roi, La Velarca), Varese (Villa e Collezione Panza, Villa San Francesco, Antica Pensilina del Tram, Torre di Velate, Villa Della Porta Bozzolo, Monastero di Torba, Casa Macchi), Bergamo (Mulino di Baresi) e Sondrio (Castel Grumello, Alpe Pedroria e Alpe Madrera).

Villa del Balbianello (Tremezzina – CO), elegante e romantica dimora del XVIII secolo collocata sulla punta della piccola penisola boscosa di Lavedo, dalla quale si godono scorci incantati del Lario. La villa e il suo stupefacente giardino hanno ospitato letterati e viaggiatori fino al suo ultimo proprietario, Guido Monzino, che l’ha lasciata in eredità al FAI nel 1988.

La bellezza e la meraviglia di Balbianello, cui si può accedere anche via lago, sono state la chiave che ha spinto molti registi di Hollywood ad ambientare qui celebri saghe, come quelle di Star Wars e 007 e che spinge tutti gli anni tante coppie a sceglierla come luogo esclusivo per celebrare il loro matrimonio.

Villa Fogazzaro Roi (Oria – CO), donata al FAI nel 2009 da Giuseppe Roi, è un’appartata e intima dimora della borghesia ottocentesca. Arredi, quadri e oggetti di squisito gusto rievocano, ancora intatti, le atmosfere del capolavoro di Antonio Fogazzaro, che tanto amò questa villa affacciata su un angolo intoccato del Ceresio.

La Torre del Soccorso (Ossuccio – CO) – proprietà del FAI dal 2011 grazie a un legato testamentario - edificata in pietra di Moltrasio tra il XII e XIII secolo come parte di un sistema fortificato più ampio che comprendeva il castello dell’Isola Comacina e le strutture difensive di Sala, Lezzeno e Cavagnola. Domina il panorama del Lago di Como a ridosso dell’Isola Comacina.

La Velarca (Ossuccio – CO), donata al FAI da Aldo e Maria Luisa Norsa nel 2011, è una casa-barca voluta dai coniugi Norsa alla fine degli anni Cinquanta e progettata dall’Architetto Ernesto Nathan Rogers del famoso studio milanese BBPR.

Villa e Collezione Panza (Varese), villa settecentesca che spalanca le finestre su un magnifico giardino all’italiana e ospita una collezione di arte contemporanea americana tra le più conosciute al mondo, oltre a mostre di respiro internazionale. E’ stata donata al FAI da Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo nel 1996.

La Villa offre una vera e propria esperienza sensoriale ed emblematica in tal senso è l’ala dei rustici, una stupefacente galleria di opere d’arte ambientale site specific, quasi un tempio consacrato all’elemento luminoso dove spiccano i lavori di Dan Flavin, James Turrell e Robert Irwin.

Villa San Francesco (Varese), lasciata al FAI con un legato testamentario da Maria Luisa Monti Veratti nel 2001, è circondata da un parco romantico all’inglese, uno dei più antichi (XIII secolo) e più belli di Varese, ricco di specie botaniche dalle betulle ai lecci, dalle magnolie ai pini.

L’ Antica Pensilina del Tram (Varese) – proprietà del FAI dal 2011 – che portava alla Prima cappella del Sacro Monte di Varese, rappresenta un manufatto tardo eclettico del XIX e XX secolo ed era concepito per riparare i viaggiatori dalle intemperie e dal sole, testimonianza di un'epoca significativa per la città: un'epoca in cui il Varesotto era meta di villeggiatura per la ricca borghesia milanese e per i primi turisti inglesi, americani e tedeschi, attratti dalle guide che decantavano le bellezze delle località prealpine.

La Torre di Velate (Varese), affascinante e vistosa rovina del confine difensivo prealpino in epoca medievale che si erge per ben cinque piani a testimonianza di un sito fortificato di importanza strategica, occupato fin dall’epoca longobarda. E’ stata donata al FAI da Leopoldo Zambeletti, nel 1989.

Villa della Porta Bozzolo (Casalzuigno – VA), donata al FAI dagli Eredi Bozzolo nel 1989, è stata una dimora di campagna nel Cinquecento e una fastosa residenza estiva nel Settecento; racconta la storia di una ricca famiglia lombarda, tra saloni affrescati in stile rococò e uno scenografico e monumentale giardino all’italiana.

Il Monastero di Torba (Gornate Olona – VA), donato al FAI da Giulia Maria Crespi nel 1977, è un complesso monumentale longobardo con un’origine antichissima che risale al V secolo d.C. Oggi è parte di un parco archeologico dichiarato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, immerso nella natura e raccolto attorno a un’imponente torre con interni affrescati.

Casa Macchi (Morazzone – VA), lasciata in eredità al FAI da Maria Luisa Macchi nel 2016, è un grazioso palazzetto di provincia che sorge all'ombra del campanile della chiesa di un tranquillo paesino a pochi chilometri da Varese, che consente di penetrare in un mondo che fu, conservato fin nei suoi minimi dettagli, congelato nel momento dell'abbandono e che ancora odora di vita quotidiana.

Il Mulino di Baresi (Baresi – BG), nelle prealpi orobiche in Val Brembana, risale al 1672 ed è stato anche un forno, una casera e una bottega di fabbro. Votato “Luogo del cuore” per gli abitanti della comunità locale nel 2003, venne acquistato dal Fai grazie a una donazione di Intesa Sanpaolo nel 2005.

Castel Grumello (Montagna – SO) – donato al FAI nel 1990 - si erge sullo sfondo delle Alpi Retiche, in cima a un’altura con pareti di roccia a strapiombo e un meraviglioso panorama. Si tratta di una rocca fortificata nel XIII secolo, un raro esempio di castello “gemino” con due edifici speculari uniti da un tratto di mura.

Alpe Pedroria e Alpe Madrera (Talamona – SO), legato testamentario dell’arch. Stefano Tirinzoni del 2011, sono simbolo di un progetto di recupero ambientale e pastorale per restituire alla montagna la storica vocazione di pascolo. Alpeggi, boschi e antiche malghe: 200 ettari di paesaggio alpino nel cuore delle Orobie Valtellinesi, da cui si gode di uno splendido panorama.

Giuliano Galli

 

Prossimo Evento


Riunione sospesa per festa nazionale
Inizio: 01.05.2024, 14:00
Luogo: sospeso
La consueta conviviale del mercoledì è sospesa perchè è la festa dei lavoratori

Calendario Eventi


«   Aprile 2023   »
lumamegivesado
     1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.