Giocare con la matematica
12 Feb 2020

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RIUNIONE DEL 12 FEBBRAIO 2020


Cesare Baj nel mondo della scienza che più ci trasmette l’idea di purezza e bellezza

 

Nell'immagine: Cesare Baj  con Michele Pierpaoli



Già il titolo della relazione, rigorosamente trasmesso da Cesare, ci apre un’altra finestra sui suoi molteplici interessi. Il presidente lo introduce ricordando che ci è noto per la sua passione per l’aviazione-idro - per la quale ha anche pubblicato opere tra cui una tradotta in quattro lingue - e per essere stato editore di un quotidiano. Ma, accantonata quest’ultima esperienza (e tralasciando i panettoni di cui ora si occupa il figlio), è tornato a un’attività di cui si è sempre occupato: la divulgazione scientifica. Chi – come la sottoscritta - lo conosce da un po’, sa che diresse la rivista “Newton”, che ha progettato e prodotto molti Kit di strumenti, giochi e gadget scientifici, tra cui regoli calcolatori; ma ha anche organizzato - con Bruno Munari - un workshop sugli “strumenti di carta per insegnare la scienza”, è membro della Oughtred Society (che si occupa a livello mondiale di calcolo analogico e grafico) ed è socio emerito del CICAP fondato da Piero Angela. Non siamo soliti riportare i curricula dettagliati dei relatori, ma in questo caso è davvero interessante scoprire “il lato nascosto della luna” (per restare in ambito scientifico) del nostro Cesare.

Esordisce con un’appassionata difesa di una scienza considerata arida e difficile, mostrando i temi in cui interseca: tutto il mondo dell’arte, ma anche la moda, la criminologia, il gioco d’azzardo, lo sport, la cucina, il sesso e le religioni. Alla base ci sono i numeri: quelli “primi” sono i mattoni su cui è costruito tutto e poi i palindromi, la successione di Fibonacci, che in natura descrive fenomeni diversi (nei fiori per esempio). Per restare in questo ambito i cristalli, gli alveari (e la capacità delle api di comunicare le coordinate polari): è il linguaggio con cui l’universo ci parla per descrivere se stesso.

Queneau compose poesie con criteri matematici, Mozart ideò un gioco a dadi che porta a 200mila miliardi diversi di valzer; la geometria ha condizionato l’astrattismo e il razionalismo ed è fondamentale nella rappresentazione della realtà prospettica e molto altro (Escher, Duerer, l’iconografia legata alla divinità nell’Islamismo, i frattali di Mandelbrot, gli scherzi dello zero e dell’infinito, le equazioni che producono immagini psichedeliche, le illusioni ottiche, i messaggi trasmessi nello spazio per intercettare altri mondi, la criptoanalisi di Turing, Edy Lamarr che studiò un sistema su cui si è basata la telefonia, i giochi - sin dagli Egiziani). Cesare è davvero irrefrenabile e coinvolgente e dedica solo pochi minuti alla sua ultima “fatica”: un gioco da tavolo che verrà utilizzato come strumento di divulgazione nelle scuole, ma a disposizione di tutti. Il progetto si è sviluppato nell’ambito delle attività di un gruppo di ricerca congiunto dell’Università Bocconi e della Statale di Milano.

Chiude mostrandoci alcuni dei suoi preziosi pezzi da collezione (regoli, compassi, macchine da calcolo) e potremmo stare ancora ad ascoltarlo, a dispetto del cattivo rapporto che molti di noi ebbero con la matematica..

Grazie Cesare!

Angela Corengia

 

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Luogo: sospeso
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