Università e territorio, quali direzioni? |
13 Nov 2019 | |||
RIUNIONE DEL 13 NOVEMBRE 2019 Il futuro dell''Insubria nella relazione del professor Stefano Serra Capizzano – Pro-Rettore dell’Università
Nell'immagine: il professor Stefano Serra Capizzano con Michele Pierpaoli Il prorettore vicario dell’Università dell’Insubria, professor Stefano Serra Capizzano, ha proposto una panoramica ampia e stimolante sull’attualità e sulle prospettive dell’ateneo comasco. L’università è prossima ad una delle periodiche visite ministeriali, in occasione della quale verrà esposto il nuovo ‘piano strategico’, frutto di una lunga ed articolata elaborazione. Tra le prospettive, che si confida diventino realtà, vi è quella dell’istituzione di un corso di Valorizzazione dei beni culturali e ambientali, che si inserirebbe proficuamente in un territorio tanto ricco di monumenti e di bellezze naturali. In prospettiva scientifica, l’attività di ricerca continua intensa e già ha condotto a ripetuti rilevanti risultati, tra tutti basti ricordare la ‘luce naturale’ sviluppata dall’équipe del professor Di Trapani. Tutto ciò induce a ritenere necessaria la realizzazione di un collegio che consenta di attrarre ed adeguatamente accogliere studenti provenienti da aree esterne a quelle locali. Il professor Serra ha peraltro posto in evidenza come l’università svolga una significativa funzione di cosiddetto ‘ascensore sociale’ anche nel territorio, ove si consideri che la larga maggioranza degli attuali studenti provenga da famiglie di genitori non laureati, e tenendo in debita considerazione la rapidità con cui i laureati trovano opportuni spazi lavorativi in un territorio particolarmente florido. Il prorettore ha poi esposto come la ‘governance’ di recente elezione abbia attuato a Como l’istituzione di un nuovo Dipartimento, che valorizzi in modo originale e innovativo le Scienze umane. L’offerta formativa proposta dall’Università è dunque ampia: nel settore scientifico Matematica, Fisica, Chimica, Scienze ambientali; inoltre Scienze umane e Mediazione interlinguistica e interculturale; all’ormai consolidato corso di Giurisprudenza (con crescente tendenza all’internazionalizzazione: si pensi al corso di laurea in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale) si affianca stabilmente il corso in Scienze del Turismo. La sinergia con il territorio e in particolare con la Fondazione Volta (che recentemente ha finanziato la presenza di un ricercatore e di un dottorando provenienti all’estero) favorirà il migliore avvenire per l’Università comasca. Sergio Lazzarini
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