Il parco e le roccaglie della Villa del Grumello |
22 Mag 2019 | |||
RIUNIONE DEL 22 MAGGIO 2019
Con Anna Bocchietti e Cristiano Mazza alla scoperta del parco
Nell'immagine: Anna Bocchietti e Angela Corengia Emilio Trabella ci aveva promesso da tempo questa visita guidata al parco del Grumello, orgoglioso anche di poter parlare del progetto delle “Roccaglie” che ha attivato con la scuola San Vincenzo di Albese. È stato un arrivederci “devo risolvere un problema di salute, ci sarà un’altra occasione”... Emilio se n’è andato, purtroppo, non ci sarà un’altra occasione. Ma il “suo parco” rivive nella passione di Anna Bocchietti, che ci fa da guida con grande competenza ed entusiasmo. Dapprima è Cristiano Mazza, docente della scuola San Vincenzo di Albese, a parlarci di questo progetto voluto da Trabella: tramandare ai giovani una tradizione che si sta perdendo, quella di realizzare nei giardini muri che servano da contenimento, da arricchire con l’inserimento di piante e fiori di vario genere. Mentre parliamo e ci inoltriamo lungo i sentieri, alcuni ragazzi della scuola stanno lavorando nell’ambito dell’alternanza “scuola lavoro”: si sentono fortunati, questo è uno dei più bei parchi del territorio e quello che fanno li riempie di orgoglio. Anna Bocchietti ci descrive minuziosamente, da “scienziata” ma anche con molte curiosità che hanno a che fare con le tradizioni popolari e la medicina alternativa, gli alberi che incontriamo lungo il percorso: è una giornata splendida, il parco è tutto per noi, davvero un grande privilegio ascoltarla. Come potevamo non conoscere la differenza tra un Cedrus atlantica e un Cedrus Deodara, cosa che l’amico Pomentale invece ha ben chiara! O ignorare che il bosso è velenoso per cani e gatti (e anche qui Pomentale segna punto), come velenose (anche per l’uomo) sono le bacche di lauroceraso, anche se Corengia ricorda che qualcuno ne faceva un liquore (forse non con le bacche..). Una splendida passeggiata nel parco in compagnia di Anna, davvero brava, che ringraziamo. Emilio Trabella se n’è andato dopo pochi giorni e lo ricordiamo con affetto: ogni angolo dei “suoi” giardini continuerà a parlarci di lui. Angela Corengia
|