Como Città della Musica 2019: "La notte che resta" |
15 Mag 2019 | |||
RIUNIONE DEL 15 MAGGIO 2019 Fedora Sorrentino, presidente di ASLICO, presenta il programma del Festival estivo del Teatro Sociale Nell'immagine: Barbara Minghetti, Angela Corengia e Fedora Sorrentino Ormai è tradizione ospitare la presentazione delle stagioni del Teatro Sociale ed è la volta del programma “Como Città della Musica”, che è alla sua dodicesima edizione. E’ Fedora Sorrentino a parlarcene: il festival estivo coinvolge la Città, con rappresentazioni sul territorio e grazie anche al progetto del Coro 200.com, che include i cittadini nella rappresentazione delle opere che aprono la stagione. Eugenio Gandolfi ne fa parte da sempre e testimonia il successo di quello che definisce un “esperimento sociale”: oggi sono 252 i coristi, di cui 150 costituiscono lo zoccolo duro; un gruppo solidale che costituisce grande ricchezza per una Città che dimostra così la sua vitalità. Sono dilettanti non necessariamente dotati di qualità canore eccellenti (la maggior parte non è in grado di leggere la musica), che si sottopongono tuttavia a una rigorosa preparazione che sfocia poi in un risultato artisticamente più che accettabile. “La notte che resta” è il titolo dell’edizione di quest’anno, preso da una delle prime frasi di Violetta ne “La Traviata” che apre la stagione. L’Arena costituisce una sfida per i registi, uno spazio non sempre facile ma che offre spunti creativi sorprendenti, a dimostrazione che la cultura si può fare ovunque. Grazie alle slide Fedora ci illustra il ricco programma del Festival, che comprende numerosi eventi in Città (Villa del Grumello, Hangar, Baradello, Monumento ai Caduti, Sant’Abbondio, Cattedrale, Hilton, Terminus, san Fedele, Ca’ d’Industria) e non solo, con eventi a Cernobbio – al Giardino della Valle -, Villa Carlotta e Villa Medici Giulini a Briosco. Corengia osserva quanto importante sia per il territorio l’offerta culturale del Teatro Sociale, che affianca la ricchezza del nostro patrimonio naturale e architettonico in un unico progetto di eccellenza per il turismo: il festival estivo è diventato un appuntamento per molti appassionati. Longatti fa rilevare, con sagace ironia, l’aggressività di questa edizione del Festival, che prevede intrighi Belliniani e addirittura un “duello di violini”, mentre Bocchietti rende merito – come presidente della Società dei Palchettisti – ad ASLICO per l’eccellente progettualità, che si associa alla capacità di promozione del territorio. Ringraziamo anche noi, grati, Fedora e tutto lo staff del Teatro Sociale. Angela Corengia
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