RIUNIONE DEL 10 APRILE 2019

Patrizia Zerbi Monti racconta l'appassionante esperienza della casa editrice da lei fondata e diretta

Nell'immagine: Massimiliano Mondelli, Patrizia Zerbi Monti, Angela Corengia e Angelo Monti

Patrizia Zerbi Monti è Editore e Responsabile editoriale di Carthusia, una piccola casa editrice “di nicchia” indipendente che si occupa di pubblicazioni e progetti per bambini e ragazzi. Corengia (che colleziona libri illustrati per bambini) la introduce rammentando la presentazione di un testo (Il cuore di Chisciotte) a Parolario di qualche anno fa, che la colpì per la ricercatezza del volume e per lo spettacolo di “teatro disegnato” che corredava l’evento.

E’ lei stessa a presentarsi: ha fondato Carthusia nel 1987, dopo l’esperienza di un’altra casa editrice da lei creata da giovanissima e ceduta poi alla Fabbri. La redazione è pressochè tutta femminile (un unico uomo) e ha 300 titoli in distribuzione nazionale e non solo: tutti “cucinati” e costruiti nell’ambito di un’attività ben più vasta, che affianca anche veri e propri progetti destinati ai bambini. Malgrado la crisi generale dell’editoria, il settore dei libri per l’infanzia è in controtendenza e Carthusia ha registrato un incremento del 30% in due anni: merito di una grande libertà di programmazione che punta alla realizzazione di prodotti di elevata qualità. Si affrontano anche temi difficili, di grande responsabilità sociale (l’integrazione, le periferie, la violenza, la morte), consapevoli che ai bambini, con le dovute cautele, si può raccontare tutto. Il gruppo di collaboratori che gravita attorno a Carthusia costituisce una grande famiglia ed accoglie, oltre ad autori e illustratori, anche i bambini che diventano a loro volta “consulenti” e partecipano al progetto editoriale dall’inizio alla fine; Angelo Monti – il marito di Patrizia che ben conosciamo – è direttamente coinvolto nel ruolo di “interlocutore” privilegiato. La “filiera” è interamente italiana: non si compra (ma si vende) all’estero. Progetti ed esperimenti affiancano la “carta stampata” – coinvolgendo anche un pubblico di adulti - con spettacoli teatrali (Musica, Chisciotte) e addirittura una lingua inventata, la musica disegnata e libri non scritti: i “silent books”, che si incentrano sulla comunicazione visiva, sono diventati oggetto di concorso internazionale ormai alla sesta edizione. Due collane affrontano temi complicati (genitori in carcere, autismo, terapie oncologiche e malattie rare), coinvolgendo – oltre ai bambini, professionisti e genitori e raggiungendo spesso lo scopo di attenuare l’ansia tanto da evitare la sedazione.

Con ABI è stato attivato un progetto destinato a tutti gli istituti di credito; l’arte contemporanea è affrontata con l’apporto di artisti e non mancano la poesia e la scrittura in versi, libri che attraversano generazioni ed attraggono anche il mondo degli adulti.

Patrizia è un fiume in piena, entusiasta ed appassionata ancor più di quanto Corengia l’abbia descritta: addirittura anticipa una risposta a Brenna a una domanda che in realtà voleva riguardare altro (il digitale è presente in Carthusia anche se si privilegiano altri percorsi che diano maggiore interazione).

Un personaggio straordinario, che fa un lavoro privilegiato e coinvolgente con grande professionalità ma soprattutto mettendoci il cuore: grazie Patrizia!

Angela Corengia