RIUNIONE DEL 3 APRILE 2019

Il ruolo culturale della Società dei Palchettisti nella relazione del Presidente Claudio Bocchietti

Nell'immagine: Barbara Minghetti, Massimiliano Mondelli, Francesca Zardini, Angela Corengia, Claudio Bocchietti e Fedora Sorrentino

Bocchietti è stato nominato lo scorso anno presidente della Società dei Palchettisti, che ha – come lui stesso precisa – undici soci del nostro club nella compagine sociale, oltre a un consigliere in rappresentanza del Comune, proprietario di 10 palchi (dei 72 complessivi).

Lo scopo – analogo a quello del Rotary - è “Servire la Città” - nello specifico in campo culturale – anche se i Palchettisti non promuovono direttamente gli spettacoli avendo demandato la gestione – e quindi il rischio d’impresa – ad Aslico. Questa scelta, adottata in passato, è stata vincente, in quanto la conduzione diretta era disastrosa e di qualità scadente.

Oggi il Teatro Sociale è elemento identitario di Como: offre una programmazione di buon livello e ha un utilizzo quasi quotidiano. La Cultura (con la C maiuscola) va finanziata, perché non dà benefici diretti in termini meramente economici: mentre i Legnanesi sono in grado di riempire il Teatro, un’opera di Socrate è sicuramente meno appetibile, ma non per questo non deve essere programmata. Quindi c’è la necessità di utilizzare le risorse in maniera oculata: Aslico ha 6 milioni circa di costi, che – direttamente e con i contributi esterni – non riesce a coprire con la programmazione. I palchettisti riescono ad apportare circa 200.000 euro annui, avendo in cambio l’utilizzo gratuito del proprio palco per 2 posti alla prima di ogni spettacolo Aslico. Il diritto di palco è giuridicamente riconosciuto e ben definito dalla Cassazione; il valore medio di mercato è di circa 50.000 euro (il palco è alienabile) ed è assimilabile a un bene immobiliare, tanto che è anche soggetto ad IMU.

Ogni palchettista, primo fruitore degli spettacoli, è anche un “fornitore culturale”, perché cede in uso il proprio palco ad altri (che devono acquistare il biglietto per lo spettacolo) o comunque lo può dare in uso ad Aslico. La proprietà di un palco non da ritorni economici adeguati in termini di redditività dell’investimento, anche se costituisce una sorta di riconoscimento sociale.

La Società dei Palchettisti deve gestire in maniera efficiente gli spazi non concessi in uso al Teatro: le tariffe sono applicate in maniera rigida (la gratuità è solo per eventi che costituiscono servizio per la Città), con agevolazioni solo per le Onlus. Un’analoga esperienza è quella di Brescia, il cui Teatro è dei Palchettisti ma riceve contributi da parte dell’Amministrazione comunale. A Como il Comune versa il proprio contributo regolarmente come gli altri comproprietari. La formula costituisce grande libertà di gestione per la programmazione non subendo influenze politiche, come spesso accade quando la proprietà è pubblica (attraverso Fondazioni, per esempio).

Con il nuovo consiglio Bocchietti ha intrapreso una sorta di attività culturale autonoma (Massimiliano Mondelli ne è il responsabile), promuovendo eventi culturali come la mostra di Giuliano Collina in occasione dei suoi 80 anni.

A seguito di un intervento di Carli Moretti, la presidente di Aslico – Fedora Sorrentino – chiarisce che la vendita dei biglietti non copre mai il costo dello spettacolo (comprendendo evidentemente tutte le spese connesse), con un disavanzo medio di circa 20.000 euro. Il contributo della Società dei Palchettisti è quindi determinante per Aslico.

Grazie a Bocchietti per la relazione e soprattutto per l’attività che, in qualità di presidente, lo vede quotidianamente impegnato per la cultura cittadina.

Angela Corengia