La proiezione di "Como Blues" |
28 Mar 2019 | |||
RIUNIONE DEL 28 MARZO 2019
La serata in biblioteca dedicata ai "Senza fissa dimora" Interclub con il Lions Como Lariano in biblioteca, che ci ha proposto questa interessante serata organizzata dalla “Rete per la grave marginalità – Vicini di strada” e dedicata ai senza fissa dimora. Dopo l’aperitivo, la coordinatrice Paola Della Casa illustra l’esperienza delle diciassette associazioni che in rete prestano attività d’assistenza per i senza fissa dimora, organizzando anche eventi per sensibilizzare la cittadinanza. Come questo docu-film “Como Blues”, che si inserisce nel più ampio progetto “S-coinvolgimenti” (presentato per la prima volta al teatro Sociale a ottobre), realizzato con la collaborazione dell’agenzia fotografica Prospekt di Milano dal regista Samuele Pellecchia. Una troupe professionale che ha coinvolto i senza fissa dimora, veri protagonisti ma anche collaboratori nelle riprese. Chi è senza casa è in genere senza relazioni; a Como ci sono circa trecento persone sulla strada, forse di più e 800 volontari che se ne occupano (di cui circa 450 solo per l’emergenza freddo). La città deve interrogarsi sulle soluzioni, non certo facili e non sempre percorribili (molti di loro non accettano di dormire nei ricoveri); c’è una responsabilità sociale che non ci può far girare lo sguardo, perché quello che accade agli altri ci riguarda. Va contrastata la povertà, non i poveri e l’indifferenza è l’atteggiamento peggiore. Non bisogna smettere di sentire quello che l’altro prova, perché l’altro siamo noi. Un’introduzione appassionata, che lascia poi spazio alle immagini. I protagonisti si raccontano e le storie sono tante, alcune hanno la medesima causa (la perdita improvvisa del lavoro) ma non c’è disperazione, se mai la rassegnazione di non riuscire ad avere un’occupazione che consenta una vita dignitosa. E’ un racconto, malgrado il tema, giocato sui toni dell’allegria, con intermezzi musicali girati in contesti di degrado o sulla strada. Strappa sorrisi, un po’ commuove ma sostanzialmente ci porta a riflettere, a entrare nelle vite di queste persone che, talvolta per scelta, decidono di vivere per la strada. Angela Corengia
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