La Paul Harris Fellow a Suor Maria Bianchetti e all'Associazione Incroci Onlus
20 Feb 2019

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RIUNIONE DEL 20 FEBBRAIO 2019


La Mensa guanelliana di Via T. Grossi e l'attività dell'Associazione Incroci Onlus


Nell'immagine: Andrea Taborelli e Marco Martinelli con Angela Corengia


Ospitiamo due rappresentanti di una delle realtà – l’Associazione Incroci Onlus - che a Como si occupano di disagio con interventi in campi diversi, nello specifico come volontari della Mensa serale di Via Tomaso Grossi del Don Guanella.

E’ Angela Corengia, che ben conosce la Fondatrice della mensa da cui si è fatta raccontare la storia, a ripercorrere le origini di quest’iniziativa: Madre Elena era, alla fine degli anni 90, la Superiora della Casa di ricovero Santa Marcellina di Via Grossi. Ogni sera arrivavano in portineria persone indigenti a chiedere pane, ma ben presto si accorse che, non avendo costoro denti, veniva sprecato. In occasione di una visita della Madre Generale, chiese il permesso di poter allestire una sorta di mensa per queste persone; la Suora non dava risposte ma Madre Elena fu tanto insistente che alla fine strappò il suo consenso. Ricorda che la Madre Generale avanzava dubbi “Ma come farete…” e la risposta fu perentoria: “Non dobbiamo avere paura, poi vedremo, ci aiuterà la Provvidenza!”. Proprio la Provvidenza è uno dei tre cardini su cui ancora oggi si basa la Mensa; gli altri due sono la Caritas che versa contributi e i numerosi benefattori e volontari, tra cui appunto l’Associazione Incroci. Il testimone di Madre Elena fu raccolto da suor Maria Bianchetti, che ancor oggi è l’anima della cucina e dell’accoglienza; non è con noi perché molto riservata: “quando mi diedero l’Abbondino d’Oro mi tolsero dieci anni di vita”, ha raccontato.

Marco Martinelli, presidente di Incroci Onlus, ripercorre ancora gli inizi: le Suore cucinavano pentoloni di cibo caldo che poi era distribuito ai senza dimora in Città, la sera, dai volontari. Una risposta parziale al mondo degli Invisibili, che divenne ben presto una mensa “stanziale” vera e propria, nell’attuale sede di Via Grossi. C’è una cuoca, oggi, che affianca Suor Maria, stipendiata dalla Caritas; gli approvvigionamenti arrivano dal territorio: la Coop di Rebbio porta i cibi in scadenza 4 volte la settimana, numerosi negozianti forniscono pane (con l’iniziativa “pane sospeso”) e altri generi alimentari, semplici cittadini contribuiscono spesso anche con piccoli aiuti, CityCibo porta ciò che recupera dalle mense scolastiche. Fornisce qualche cifra: dal 2000 sono stati erogati 693.457 pasti (oltre 46mila nel 2018). Viene tenuto un diario dove si segnano le presenze e le eventuali criticità, perché qualcuno arriva alterato; il ricorso alle Forze dell’ordine è tuttavia raro; si cerca di mediare e favorire il dialogo, intessendo veri e propri rapporti con i frequentatori.

Andrea Taborelli, già presidente di Incroci, continua: è l’unica mensa serale in Città libera a tutti e la frequenza è di 140 persone (più uomini che donne e molti sono gli anziani), con una gestione complicata su 3 turni. I volontari, che entrano in servizio alle 18 e 30, sono 150 e coprono tutti i giorni della settimana con turni predefiniti; la mensa apre alle 19 e ora ha anche un menù variato a scelta, con il massimo rispetto delle tradizioni; alcuni frequentatori vengono a dare una mano come volontari. Sono persone senza dimora ma anche senza relazioni, c’è chi ha una casa ma vive in condizioni di disagio, ci sono soggetti psichiatrici e con problemi di dipendenze: è una popolazione eterogenea accomunata da una grave marginalità. Oltre al problema del cibo Incroci fa fronte anche ad altri bisogni, facendo rete con chi si occupa di marginalità (es. nel programma COntatto): in inverno si cercano posti per il ricovero notturno e si distribuiscono abbigliamento e coperte, si forniscono servizi di prossimità anche con supporti psicologici, si attivano laboratori e spettacoli che favoriscono le relazioni.

In conclusione Martinelli proietta il trailer di Como Blues, un documentario girato a Como con il coinvolgimento dei senza fissa dimora. Il nostro club è partner dell’iniziativa con il Lions Club Como Lariano e il 28 marzo ci sarà la presentazione alla Biblioteca comunale.

All’associazione Incroci e a Suor Maria Bianchetti viene conferita la Paul Harris Fellow. Angela si incarica di portarla personalmente a Suor Maria, la stessa sera. Suor Maria, alle 20 e 30, è ancora presente alla mensa, anche se ormai se ne stanno andando anche i volontari dopo aver pulito e preparato per l’indomani. C’è pure Valentina Musolino, perché il mercoledì i ragazzi del Rotaract partecipano al turno. Suor Maria è emozionata e dice di vergognarsi, nell’accettare questo riconoscimento, perché pensa di non meritarselo. Ricorda gli inizi di questa esperienza e racconta aneddoti che dimostrano il coinvolgimento della Provvidenza nella gestione della mensa: quando sembra che non ci sia abbastanza per preparare per tutti, arriva qualcuno, il pomeriggio, con 90 uova che serviranno per le polpette o uno scatolone di confezioni di pelati.. Una volta persino del salmone sequestrato dalla Guardia di Finanza!

Suor Maria e Madre Elena incarnano davvero l’idea del dare e darsi agli altri, senza clamore, con umiltà e con una generosità che non ha confini. E i volontari dell’Associazione Incroci, con la loro attività costante sul territorio, ne hanno assorbito l’energia.

Angela Corengia

 

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