Campo dedica una piazzetta a Giangiuseppe Brenna |
29 Set 2018 | |||
PUPI SULLA RIVA DEL SUO LAGO
Il ricordo di Alberto Longatti
Che bella giornata abbiamo trascorso il 29 settembre a Campo per festeggiare insieme l’intitolazione della piazzetta a lago al nostro Giangiuseppe Brenna, per gli amici Pupi! Anzi, per noi sempre Pupi, tant’è vero che abbiamo pensato in parecchi che sulla targa è proprio un peccato che il diminutivo non appaia… Era proprio una di quelle giornate calde, assolate, serene che gli aveva fatto scrivere l’ormai celebre detto entusiasta “sulle rive del Lario è sempre primavera” (frase da noi fedelmente riprodotta nel titolo del libro che gli abbiamo dedicato). E lì, in un luogo oggi totalmente rimesso a nuovo, in faccia ad uno dei più suggestivi paesaggi della Tremezzina, a due passi dalla Casa Brenna-Tosatto divenuta prestigioso centro d’incontro, di soggiorno e d’arte, con tutta la sua famiglia schierata e partecipe, l’abbiamo sentito rievocare (con il groppo in gola, malgrado l’apparente disinvoltura) dal figlio Franco, dalla nuora Roberta che ha saputo organizzare con bravura tutta la cerimonia e in particolare il concerto all’aperto dell’ensemble d’archi dell’orchestra Vivaldi, dall’amico Enzo Pomentale e dal sindaco della Tremezzina avv. Mauro Guerra. Franco l’ha dipinto com’era fra le mura di casa, affettuoso sì ma severo, Enzo ha ricordato quant’era bravo come gastronomo, Mauro Guerra ne ha illuminato la figura di adoratore delle bellezze lariane al quale questo omaggio postumo era largamente dovuto. Ed ecco che dalle loro parole, non meramente formali ma di trascinante nostalgia rievocativa, è balzato fuori, vivo, infaticabile, appassionato, il personaggio. Come era, come l’abbiamo in mente tutti. Durante la sua esistenza, che non è stata breve, non si è davvero risparmiato nell’organizzare ogni sorta di eventi folcloristici, gastronomici, turistici, artistici, linguistici (era anche uno strenuo difensore del dialetto). E’ stato presidente dell’Associazione nazionale Medici Dentisti, presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno tremezzina, consigliere di Villa Carlotta, presidente della delegazione dell’Accademia della Cucina, cofondatore e consigliere della Famiglia Comasca, ha inventato o partecipato all’ideazione della Sagra di San Giovanni all’Isola Comacina, della Festa Navale del Lario, del Carnevale Gastronomico Lariano e di altre imbandigioni riservate alle specialità dei ghiottoni come la festa degli asparagi di Rogaro, presidente della classe del ’20 ed alla testa di chi sa ancora quanti altri sodalizi o artefici di imprese non solo locali. Come rotariano “doc” ha militato fra i fondatori del nostro Club, ci ha condotti al gemellaggio con i Club di Colmar e Cagnes Renoir, ha sempre partecipato con la consueta alacrità a tutte le iniziative che il club Como Baradello ha intrapreso nel corso degli anni. Insomma, non lo si potrà mai dimenticare, e fra i tantissimi anche chi scrive, che il Pupi amava considerare “gemello” solo perché nato lo stesso giorno sotto il Sagittario, segno di operosità e anche, perché no, di turbolenza… Ma quando era a casa sua, nel luogo natìo, il sereno splendore lacustre lo placava. L’abbiamo compreso, il 29 settembre, riattivando la sua memoria: abbiamo compreso che era divenuto parte di quell’angolo di mondo, per sempre. Il “gemello” Alberto
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