CONVIVIALE DEL 26 SETTEMBRE 2018

La presentazione di cinque dei sette ragazzi che partecipano al progetto

Nell'immagine: Federico Zamperoni, Vittoria Bottura, Giulia Gatti, Lorenzo Luzzini e Cristopher Pappalardo con Nicoletta Nessi, Angela Corengia, Mario Paterlini e Michele Tomaselli

Si parte: dopo il lavoro di quasi un anno della squadra capitanata da Mario Paterlini, si conoscono i ragazzi che parteciperanno al percorso di affiancamento agli studi universitari.

Dei sette studenti selezionati (Vittoria Bottura, Giulia Gatti, Federica Lanzi, Lorenzo Luzzini, Cristopher Pappalardo, Beatrice Raso e Federico Zamperoni), cinque sono presenti alla conviviale. Dopo il saluto del presidente, è l’anima del service, Mario Paterlini, a illustrare la “filosofia” che sta alla base del progetto: i giovani sono il nostro futuro, su di loro dobbiamo investire quanto più possiamo per farne delle eccellenze.

Mario ha “rubato” un motto di Giancarlo Venelli, “Lavorare è respirare” appunto: si vuole porre in primo piano i giovani, il futuro, per dar loro, durante il percorso universitario, l’opportunità di fare esperienze, perché senza lavoro non c’è sviluppo. Essenziale è fare squadra, da soli non si va lontano; ecco quindi il team che ha lavorato al suo fianco sin dall’inizio: Roy Mazzuchelli, Nicoletta Nessi, Luca Pellegatta, Daniele Roncoroni, Filippo Santambrogio, Michele Tomaselli. A loro Mario ha affiancato un suo collaboratore, Andrea Ronchetti, che ha il compito di far emergere le competenze di ciascuno.

Luca Pellegatta spiega poi il cammino sin qui svolto per la scelta dei ragazzi, individuati tra un gruppo di 30 selezionati da Unindustria per un analogo progetto. I colloqui preliminari, i “test” di Andrea Ronchetti, gli incontri che hanno favorito la coesione (per esempio il fine settimana all’Alpetto in occasione del Trekking camp), la ricerca delle aziende partner disponibili ad accoglierli, hanno poi costituito gli step del service: ora verrà redatto una sorta di “protocollo” per programmare le attività future, che prevedono frequenza a corsi e attività all’interno delle Imprese, partendo dai ruoli più bassi sino ad arrivare alle esperienze di vertice.

A Nicoletta Nessi il compito di presentare i cinque ragazzi presenti (Giulia, Lorenzo, Cristopher, Vittoria e Federico), che Andrea sottopone poi a un test: in due squadre – ragazze “contro” ragazzi – partendo da un assunto filosofico, dovranno sostenere la propria opinione (“pro” o “contro”), argomentando in contraddittorio le tesi in pochissimi minuti.

Dopo che i soci presenti hanno espresso un giudizio sui ragazzi attribuendo un punteggio a ciascuno di loro, ha prevalso sugli altri, se pur si poco, Federico Zamperoni.

Barbara Minghetti, complimentandosi con tutti per il progetto, ritiene che non ci sia eccellenza senza una buona dose di ciò che definisce “umanesimo”, cioè uno sguardo aperto sull’altro, sul meno fortunato, sulla persona in difficoltà. “È prevista nel percorso”, spiega Andrea Ronchetti, “un’attenzione particolare alle connessioni”. Saranno sviluppate doti comunicative e non solo che diano valore agli altri, che facciano emergere il bisogno di “regalarsi” per migliorare anche la società che ci circonda, partendo dai più fragili.

Gli ultimi incitamenti di Mario “dovete contare su di voi!” e del presidente, per affrontare con entusiasmo questa esperienza, chiudono la serata.

Angela Corengia