RIUNIONE DELL’11 LUGLIO 2018

Il presidente Laura Bordoli presenta le novità del programma della trentottesima edizione

Nell'immagine: Laura Bordoli con Angela Corengia

Con un bel filmato realizzato dalla Scuola Castellini, girato in occasione della trentasettesima edizione del Palio (2017), Laura apre la presentazione del programma della tradizionale manifestazione, che vedrà impegnate quasi un migliaio di persone (in costume), cui si aggiungeranno i cittadini che parteciperanno agli eventi collaterali.

E’ faticoso coinvolgere i comaschi a questa festa (gli stranieri sono invece sempre numerosi), che vuole essere prima di tutto una rievocazione storica per appassionarsi alla cultura della Città: per questo ogni anno si cerca di introdurre qualche novità. Per l’edizione 2018 parteciperanno le prime due famiglie comasche scelte tra quelle presenti all’epoca dell’arrivo del Barbarossa a Como (seguiranno, ogni anno, anche le altre): i Rusca (Rusconi) e i Del Pero sfileranno in costume con i loro stemmi, accuratamente ricostruiti e se ne conoscerà la storia, anche con visite guidate (in collaborazione con la Società Archeologica) ai palazzi storici del centro città.

Vasto il programma, descritto in dettaglio con l’ausilio di slide: oltre alle tradizionali gare “maschili” (tiro alla fune, carriolata e Lucie), si sta introducendo “la lavandaia”, una competizione al femminile.

Confermata la cena medioevale (cui siamo invitati tutti a partecipare) e tanti sono gli eventi in Città, da Villa Olmo a Piazza Volta e Via Garibaldi, con giornate dedicate alle famiglie e soprattutto ai bambini e ai lavori artigianali dell’epoca.

Il comitato organizzatore sta già guardando oltre questa edizione, per arrivare preparati alla festa del quarantesimo, tra due anni.

Corengia si complimenta per la passione e il grande impegno di Laura e della sua squadra, che in realtà si scopre essere composta da una decina di persone: naturalmente poi c’è un coordinamento che coinvolge le diverse competenze; il lavoro è davvero importante e dura un intero anno.

Capsoni suggerisce il coinvolgimento di associazioni di disabili, esempio a cavallo (già tentato ma troppo difficile da realizzare) e l’introduzione, tra i mestieri, della lavorazione della lana. Laura apprezza i suggerimenti e chiede che i soci possano collaborare (in particolare su certe competenze specifiche come i tessuti). A questo proposito, chiarisce che la ricchezza delle stoffe dei costumi della sfilata è dovuta alla straordinarietà dell’evento dell’epoca (l’arrivo del Barbarossa in Città); in effetti si sta sempre più introducendo un abbigliamento più sobrio, che era quello del popolo.

Molto apprezzato dai soci il programma destinato ai bambini, che iniziano così a conoscere, giocando, la storia della città; è un’occasione importante anche il per il turismo, come dimostrano analoghe manifestazioni, in Italia che richiamano ogni anno un pubblico numeroso.

Siamo a disposizione di Laura (magari con un gruppo di lavoro che la affianchi su particolari esigenze) perché questa manifestazione arrivi a essere un richiamo turistico-culturale importante, in Italia e non solo.

Grazie Laura!

Angela Corengia