RIUNIONE DEL 7 MARZO 2018

La relazione del dottor Marco Onofri – Direttore generale ASST Lariana

Nell'immagine: Michele Tomaselli e Marco Onofri

Marco Onofri, introdotto da Alfredo Caminiti, a fine anno concluderà il mandato di Direttore generale ASST Lariana.

Lascia con alcuni progetti importanti che si stanno concretizzando: la riqualificazione del parco di San Martino (di cui per scaramanzia non vorrebbe parlare), l’inserimento nell’ASST Lariana del polo universitario dell’Insubria, facoltà di Medicina, con nessuna disparità nei confronti di Varese e, di rilievo, l’attuazione della riforma regionale “Presa in carico dei malati cronici”. Numerosi sono poi gli obiettivi raggiunti in questi anni, soprattutto per quanto concerne tecnologie di assoluta avanguardia; il nostro ospedale è considerato un’eccellenza e fa parte di un sistema sanitario considerato tra i migliori al mondo. Inoltre si sta attuando il riutilizzo del vecchio sant’Anna (e di conseguenza l’annesso autosilo) con diverse destinazioni polifunzionali, tra cui i pre-ricoveri chirurgici e sale per piccoli interventi. Nel 2015 l’Azienda ospedaliera Sant’Anna è cessata con un risultato qualitativo eccellente (100%); la nuova ASST Lariana, nonostante una riorganizzazione che ha comportato l’acquisizione di competenze ex ASL e di circa 3.300 dipendenti, sta mantenendo livelli elevati. L’area di copertura del territorio è vasta, con oltre 550.000 abitanti.

La riforma sanitaria si sta attuando dal 2016 senza grossi disagi, anche se è ancora difficile percepire miglioramenti; l’obiettivo è abbreviare i tempi di degenza in ospedale. Con la “Presa in carico” i pazienti (suddivisi in classi di gravità – da 1 a 4) saranno seguiti a domicilio, ci si occupa di cura ma soprattutto di prevenzione; lo scopo non è solo quello di contenere le spese, che nel caso di ricovero sono elevate, ma di garantire una migliore qualità di vita e di cure ai pazienti e alle famiglie. Le strutture di rete – POT, PRESST, AFT (che aggregano i Medici di medicina generale) –, garantiscono una serie di servizi sanitari che lavorano in sinergia con le infrastrutture sanitarie territoriali, gli Ospedali, gli Specialisti, i Medici di base, i Comuni e, in futuro, anche con l’Infermiere di famiglia.

Onofri risponde poi alle domande dei soci Carli Moretti, Roncoroni, Bianchi Longo, Agterberg, Corengia.

Le Farmacie sono ora coinvolte solo per quanto concerne la distribuzione di pannoloni, ma la Regione ha anche iniziato a stipulare contratti per la consegna domiciliare dei farmaci. Sulla questione dell’intasamento, in certi momenti, del pronto soccorso, c’è sicuramente la necessità di incrementare il numero dei posti letto, anche se questo significa maggior personale e apparecchiature a disposizione che dovranno essere impiegati secondo criteri di efficienza rigorosi. Le cure saranno garantite a tutti, non ci saranno anziani che rinunceranno a curarsi per evitare i disagi di prenotazioni, esami, visite. Le cure palliative sono già assicurate da una serie di strutture territoriali che coprono l’assistenza domiciliare, grazie anche ad Associazioni che collaborano anche sotto il profilo sanitario. Ogni paziente avrà il suo PAI (piano di assistenza individuale), concordato con lo stesso e con i suoi familiari all’atto della “presa in carico”; potrà scegliere liberamente le strutture presso le quali rivolgersi per le necessità pianificate.

Angela Corengia