RIUNIONE DEL 22 NOVEMBRE 2017

Il Parco tecnologico di Lomazzo: un'eccellenza del territorio

Nell'immagine: Anna Rita Polacchini - presidente di Como Next - con Michele Tomaselli

Trasferta a Lomazzo alla sede di Como Next, l’incubatore di Imprese fiore all’occhiello del territorio.

Ci accolgono Enrico Lironi, presidente di Sviluppo Como, Anna Polacchini – presidente - e Stefano Soliano - direttore - di Como Next, oltre al nostro socio Maurizio Traglio, presidente di Como Venture.

È Lironi a darci il benvenuto, ricordando la nascita del Parco tecnologico voluto da Camera di Commercio per supportare le Aziende del territorio e incentivare nuove filiere produttive, soprattutto innovative. Sviluppo Como è la “madre” di tutte le iniziative e la costituiscono Camera di Commercio al 50% e Banche e Associazioni di categoria per l’altro 50%. Motiva la scelta di Lomazzo (logisticamente tra Como e Milano), nella splendida struttura dismessa già sede del cotonificio Somaini, con un buono stato di conservazione degli immobili che ha consentito di ricavarne un gioiello di archeologia industriale rapidamente (lavori iniziati nel 2007, nel 2010 entravano le prime aziende). Nel Parco tecnologico le imprese selezionate sono a forte contenuto innovativo e molte sono le start-up; gli spazi sono ad oggi integralmente utilizzati e si stanno ultimando i lavori del terzo lotto, con una lista di attesa per accedervi. A Lomazzo ci sono 650 addetti, prevalentemente giovani; molti i ricercatori che collaborano con le Università del territorio.

La gestione dei servizi è invece affidata a Como Next, che si avvale di una minima struttura (15 dipendenti). La presidente, Anna Rita Polacchini, ci parla di un luogo straordinario, dove convivono realtà imprenditoriali di alto livello che possono godere di servizi comuni di elevata efficienza. L’attuale sfida di Como Next è poter coordinare le sinergie di questa esperienza, per favorire una rete che coinvolga tutti gli attori in gioco (Aziende, Università, Enti, sistema finanziario). Un altro obiettivo è spingere queste piccole e medie realtà a guardare avanti, dopo il periodo di crisi, per ampliare le possibilità che il mondo sta proponendo e costruire insieme nuovi progetti.

Maurizio Traglio è presidente di Como Venture, la società della galassia che si occupa di reperire i finanziamenti per le imprese ospitate. Maurizio ci illustra che fu costituita con l’apporto di capitali da parte di importanti aziende del territorio che hanno scommesso sull’innovazione, poi affiancati dal sistema bancario che ha creduto nel progetto. Il Parco tecnologico di Lomazzo è un’eccellenza a livello europeo, modello preso a base per la realizzazione di altre iniziative analoghe. Costituisce un esempio virtuoso per il territorio, con una visione strategica d’innovazione anche al servizio delle imprese esistenti.

Ci si sposta quindi nell’adiacente splendida struttura dell’ex scalo merci della Somaini, dove ha sede Directa Plus, la società per azioni fondata nel 2005, quotata in borsa, che produce grafene. È la responsabile marketing dell’azienda a farci entrare in questo mondo straordinario: il grafene è una polvere nera che può rivoluzionare le produzioni industriali, impiegato in numerosi settori (depurazione acque, tessile, pneumatici ecc.); è un materiale inerte, non inquinante, ottenuto dal carbonio senza processi chimici, in quantità industriali e a prezzi competitivi, grazie a un’idea, brevettata, del fondatore Giulio Cesareo. L’azienda impiega ricercatori di diversi indirizzi (fisica, chimica, scienze ambientali, ingegneria energetica ecc.), punta su nanotecnologie avanzate e attrae investimenti considerevoli per le numerose possibilità d’impiego.

Procediamo poi con la visita a un’altra importante realtà di Como Next, la società Coelux. Il nostro club è in qualche modo legato a quest’azienda per aver ospitato, sotto la presidenza Campisani, l’ideatore del sistema d’illuminazione, poi brevettato: il professore di Ottica e Alte tecnologie della facoltà di Scienze dell’Università dell’Insubria Paolo Di Trapani. Già allora ci aveva accennato a questa rivoluzionaria idea in grado di riprodurre la luce naturale in ambienti chiusi, mostrare il cielo e far risplendere il sole anche sottoterra.

Il responsabile di Coelux ci mostra le diverse possibilità d’illuminazione, che sono evolute nel corso della pur recente attività dell’azienda, riducendo lo spazio necessario all’installazione dell’impianto. L’effetto è davvero sorprendente, assolutamente naturale ed è questo il risultato che si vuol ottenere, non avendo un risparmio energetico significativo.

Angela Corengia