“Ettore Majorana”: teatro e scienza. |
20 Set 2017 | |||
RIUNIONE DEL 20 SETTEMBRE
Al Teatro Sociale per le prove dell'Opera e l'incontro con il regista
Nell'immagine: Stefano Pintor con Michele Tomaselli e Giulio Casati Un’occasione straordinaria, quella di poter partecipare, al Sociale, alle prove dell’opera lirica “Ettore Majorana – cronaca di infinite scomparse” e di incontrare poi il librettista – e regista – Stefano Pintor alla Sala Canonica del Teatro. A introdurlo è Barbara Minghetti, che illustra brevemente il progetto di “Opera oggi”, che - oltre a mettere in cartellone un’opera lirica contemporanea – vuole coinvolgere la Città organizzando collateralmente eventi dedicati alla scienza. Pintor ricorda poi come la scomparsa di Ettore Majorana susciti ancora oggi continue speculazioni: quest’opera vuole quindi rappresentare le infinite variabili legate appunto alla sua sparizione. Quello di Majorana è un tentativo di oblio non riuscito, perché ancor oggi si parla di lui e s’ipotizza anche un’altra vita lontano dai riflettori. È uno spettacolo particolare, in cui il palco travalica l’orchestra per un contatto più diretto con gli spettatori. Parte dall’imbarco sul traghetto, l’ultima volta in cui è stato visto “ufficialmente”, per immaginare possibili “scomparse”, senza arrivare a un finale risolutivo e lasciando spazio al dubbio; è un percorso attraverso il suo pensiero che la scenografia, con immagini di realtà virtuale, esalta. È poi Giulio Casati a parlarci dello “scienziato Majorana”, tracciando una breve biografia e citando alcune testimonianze, in particolare due lettere mai spedite, che aumentano il mistero sulla sua scomparsa. Da Palermo manda un telegramma, dal che si desume che non si è suicidato lanciandosi dal traghetto; alcuni sostengono di averlo visto a Napoli, altri affermano che ha cercato di entrare in un Convento. Quello che Majorana lascia, dal punto di vista scientifico, è una teoria – ripresa da un decennio – sugli effetti congiunti in meccanica quantistica, anticipando l’antimateria e il neutrino. Angela Corengia
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