I nuovi progetti del Banco Alimentare |
03 Mag 2017 | |||
CONVIVIALE DEL 3 MAGGIO 2017
La relazione della presidentessa Sonia Bianchi Nell'immagine: Sonia Bianchi con Fulvia Bianchi Longo Sonia Bianchi è, prima che il presidente del Banco Alimentare di Como, una volontaria che ha aderito al progetto sin dall’origine (22 anni fa). Con l’ausilio di slides illustra l’attività della Fondazione (Abbondino d’oro 2012), che si sviluppa su più livelli. La raccolta del cibo avviene attreverso tre canali principali: - la “Colletta alimentare, un’iniziativa che viene periodicamente attivata presso i supermercati; - “Donacibo”, un programma intrapreso con più di 200 scuole; - “Dona la spesa”, un impegno sistematico di raccolta e nel corso di eventi particolari. Il cibo raccolto viene poi immagazzinato e distribuito alle famiglie bisognose. Il ruolo dei volontari è fondamentale: non semplici “fattorini” che consegnano, ma persone che interagiscono e ascoltano, operando in una rete di solidarietà a disposizione dei più sfortunati. Bianchi è entrata in questa realtà, come tutti i volontari, motivata dal bisogno di dedicare tempo agli altri, con la convinzione – così facendo – di fare del bene anche a se stessa. Il volontario deve accogliere senza giudicare ma soprattutto non deve pretendere gratitudine. In provincia di Como 200 volontari assistono 350 famiglie; il magazzino è una struttura ben attrezzata con un buon livello d’informatizzazione che consente di non avere sprechi, avendo personalizzato le esigenze dei destinatari. Numerose anche le aziende (grande e piccola distribuzione ma non solo, con la catena di Citycibo) e privati che danno con regolarità il proprio apporto. La parola poi a Franco Rivetti, consigliere dell’associazione, che ha messo a disposizione la sua competenza aziendale per creare un sistema efficiente ed efficace. Il nuovo magazzino di 450 metri quadri, in Via Lenticchia, è stato realizzato grazie una donazione ma è già insufficiente: un appello quindi per reperire un nuovo spazio, in affitto o, meglio in comodato. La distribuzione avviene con un furgone e c’è l’esigenza di poter caricare i bancali (attualmente non è possibile). L’associazione svolge anche un’attività più completa di sostegno alle famiglie (aiuti economici per rette scolastiche ecc.). Rispondendo alle domande dei soci, precisa che non ci sono contributi regionali; si potrebbero fare convenzioni con i Comuni. Le famiglie assistite sono solo al 50% di migranti; l’altra metà è costituita da nuove povertà locali. Non c’è un’esigenza di dare informazioni a livello mediatico, lo si fa quando serve o in caso di raccolte particolari. Quello che si raccoglie in provincia resta sul territorio; 70 associazioni convenzionate sono destinatarie della raccolta straordinaria. Como è una città generosa, la terza per raccolta in Lombardia dopo Bergamo e Brescia. Con questa rassicurante notizia, ringraziamo i relatori e la loro preziosa attività. Angela Corengia
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