CONVIVIALE DEL 22 MARZO 2017

Gianpiero e Angelo Majocchi ripercorrono la storia dell'Azienda

Nell'immagine: Angelo e Gianpiero Majocchi con Fulvia bianchi Longo

Ci ha lasciato anche Franco Galliano, uno dei soci fondatori, che Alberto Longatti ricorda mite e riflessivo, saggio presidente 1980/1981.

Roy Mazzuchelli prende quindi la parola per ringraziare il nostro club per avergli permesso di partecipare al RYLA, descrivendo questa nuova esperienza ancora più importante della precedente: invita tutti i soci a stimolare i propri figli e nipoti affinché entrino a far parte del Rotaract. E Pellegatta aggiunge che il Rotaract è aperto a tutti i giovani.

A Gianpiero Majocchi il compito di iniziare il lungo viaggio a ritroso della sua Impresa, fondata nel 1926 come “Venanzio Nessi & Angelo Majocchi.” Gianpiero ne entrò a far parte il 26 agosto del 1955, quando l’attività edilizia era particolarmente intensa anche per effetto delle numerose commesse pubbliche.

Gli inizi furono caratterizzati da progetti importanti, tra cui - nel 1930 - il Monumento ai Caduti di Terragni, una realizzazione di notevole complessità. In un successivo periodo di crisi economica, l’attività si spostò in Alto Adige, per costruire fortificazioni imposte da Mussolini che temeva un’invasione di Hitler.

Del 1936/37 l’Ippodromo di Merano, voluto sempre dal Duce per avvicinare la popolazione altoatesina.

A Como un progetto importante fu il “risanamento” (così veniva definito allora) della Cortesella, seguito dalla passeggiata di Villa Geno con, nel 1953, la fontana galleggiante. Ancora le immagini mostrano il palazzo dei Sindacati (ULI) di Cattaneo-Lingeri, che creò problemi di approvvigionamento del ferro, la nuova ala di Palazzo Saporiti e poi numerosi interventi di edilizia economico-popolare, che allora costituiva il 25% del mercato, con i quartieri di Prestino e Sagnino (420 alloggi realizzati per l’INA casa). Il boom era legato alla necessità di ospitare i tanti lavoratori che arrivavano dal sud.

Degli anni 60 è il “grattacielo” di Camerlata per l’IACP e la Fontana della Piazza. Dal 1977/78 furono realizzati il monoblocco dell’ospedale Sant’Anna, interventi su Banca d’Italia, il centro direzionale del Banco Lariano a Grandate (ora Artsana), il recupero della sede di Banca Popolare di Lecco in via Cavallotti, la Cassa Rurale di Alzate, la piscina Olimpionica e impianti di depurazione (tra cui quello di Como). Seguono moltissime altre realizzazioni, alcune particolari come l’impianto di potabilizzazione di ACSM in caverna sotto il Baradello, le Chiese di Sagnino e Lipomo, complessi residenziali (Dadone e Como Borghi) e industriali (oltre 300.000 metri quadri). Proprio con le immagini di Como Docks si conclude l’intervento di Gianpiero Majocchi, che si è occupato del “vecchio” per poi passare il testimone al figlio Angelo.

Inizia dal 2006 la carrellata di quest’ultimo, con un commento amaro circa i cambiamenti del mondo dell’edilizia: a parte le committenze pubbliche ormai inesistenti, imbrigliate in gare d’appalto che si fanno sempre più complicate e per certi aspetti rischiose, Angelo lamenta la mancanza di colloquio tra progettista e impresa. Procede comunque bene l’attività, nel 2006, per poi precipitare, nel 2008, in un crollo che registra il 30% di aziende in meno, con la perdita di 700.000 addetti oltre l’indotto. Ma nelle difficoltà la Nessi & Majocchi trova la forza di innovare, trasformandosi da Impresa di costruzione tradizionale a “general contractor”, un nuovo modo di concepire la realizzazione di progetti attraverso la fornitura di tutti i servizi connessi. I committenti oggi sono i Fondi d’investimento, le S.G.R., i grossi gruppi che cercano partner che gestiscano un progetto edilizio nel suo complesso. Quindi ecco le immagini di grandi alberghi realizzati a tempi di record, complessi residenziali anche di housing sociale, centri espositivi (padiglione Angola a Expo), sportivi e industriali, autosilos, centri commerciali, scuole ed edilizia ospedaliera. L’attività in questo modo si espande anche in altre regioni (progetto del Porto fluviale a Roma, per esempio) e ad Algeri è stato realizzato il primo lavoro all’estero, di cui Angelo è particolarmente orgoglioso: Nessi & Majocchi è stata scelta da un grosso gruppo come “specialista” nella realizzazione di alberghi.

La riconoscenza di Angelo è per tutti coloro che, in questi novant’anni, hanno contribuito a portare Nessi & Majocchi sino a questi risultati, a partire da collaboratori e fornitori ma senza dimenticare committenti e finanziatori (banche). E uno sguardo al futuro, alla figlia Elisa e al nipote Pietro, presenti, che hanno curato il bel volume realizzato per l’occasione, raccogliendo in particolare il materiale dal 2006 al 2016.

Buon compleanno Nessi & Majocchi!

Angela Corengia