Un nuovo Ospedale a Kinshasa |
08 Feb 2017 | |||
CONVIVIALE DELL’8 FEBBRAIO 2017 Mandio Akuma, fondadore dell'"Associazione amici del Congo onlus", presenta il progetto del Policlinico ODEON Nell'immagine: Andrea Di Francesco e Fulvia Bianchi Longo tra Odette e Mandio Akuma
In apertura la presentazione, da parte di Alfredo Caminiti, del nuovo socio Andrea Di Francesco, il cui curriculum è riportato in apertura. Recentemente ospite del Rotaract per il suo progetto “Un sorriso per tutti”, si dichiara felice e onorato di ritornare al Rotary, i cui valori esprimono il suo modo di vivere la vita. Alessandra Piatti illustra quindi i due progetti internazionali cui il Rotaract parteciperà: all’ONU, a breve, con i rappresentanti di 80 club sarà “Ambasciatore di pace” e a maggio 12 soci Rotaract parteciperanno a Varsavia a Euco, esperienza che accomuna i Rotaract europei. Prima di dare la parola al relatore, Giacomo Colombo consegna la somma che è stata destinata al progetto dell’Ospedale durante il suo anno di presidenza. Mandio apre la sua relazione – supportata da slides - con alcune informazioni sul Congo, due stati – Repubblica popolare e Repubblica democratica - le cui capitali sono divise da un fiume. Un grande paese ricco di materie prime che generano però conflitti, finanziati anche da Paesi stranieri: 20 anni di guerra hanno causato oltre 7.000 morti e più di 50.000 sfollati. La speranza di vita media è di 58 anni, con una mortalità infantile del 75% e un bassissimo tasso di alfabetizzazione. Il Congo è lo stato che fa registrare la più alta percentuale di corruzione percepita. L’associazione fondata da Mandio, “Amici del Congo onlus”, è formata da un gruppo di italiani che si batte per i problemi del Congo: istruzione scolastica, assistenza sanitaria e bambini vulnerabili (soldato e orfani). Opera con organizzazioni locali, per lo più religiose e le belle immagini mostrano la vita nei centri dove le Suore accolgono i bambini per avviarli allo studio: con una donazione di 50 euro si finanzia una dote scuola e sono possibili adozioni a distanza. L’idea di un Centro diagnostico per immagini nasce in Mandio dopo aver constatato decessi per patologie sconosciute e da un poliambulatorio si è passati a pensare a ricoveri veri e propri, in particolare per maternità, medicina generale e chirurgia. Nasce così, nel 2015, il “Policlinico ODEON” (Odette e Leon), di cui Mandio ci mostra i progetti e i lavori sin qui realizzati, pur con qualche difficoltà legata alle elezioni presidenziali. È già stato inviato un container con mobili, attrezzature e apparecchiature, attualmente in un capannone e a Como sono disponibili altri materiali donati da Ca d’Industria (letti e comodini), Laura Bordoli e Giovanni Agterberg. Per ultimare la realizzazione del centro servono 200.000 euro, difficilmente reperibili con mezzi propri. Il nostro club si è attivato per un finanziamento internazionale (da attivare con la RF). Qualche consiglio tecnico da Capsoni e il chiarimento di Mandio a un quesito di Minghetti: la gestione sarà affidata a personale locale, in particolare medici che saranno inizialmente assistiti da professionisti italiani che, a rotazione, lavoreranno al loro fianco. I referti viaggeranno per via telematica; sarà comunque necessario creare contatti con gli enti locali per dare assistenza gratuita alle fasce meno abbienti. La popolazione locale – partendo dai giovani - andrà tuttavia sensibilizzata a rimanere in loco, dando quindi opportunità di lavoro. Alcuni medici comaschi hanno già dato la loro disponibilità a partecipare al progetto di “istruzione” del personale sanitario. Il neo-socio Di Francesco, che opera in Congo da 12 anni, si dice entusiasta del progetto, cui offre sin d’ora massima disponibilità e un’apparecchiatura per produrre ipoclorito di sodio per igienizzare. Bravi davvero Mandio e Odette: quest’ultima è impegnata in loco, dove si reca spesso, per coordinare il progetto: saremo al loro fianco! Angela Corengia
|