CONVIVIALE DEL 21 DICEMBRE 2016

Dopo il concerto in Cattedrale, la serata natalizia per lo scambio degli auguri.

Nell'immagine gentilmente concessa da Carlo Pozzoni la Cattedrale durante il concerto

Duomo stracolmo per quello che sta diventando una tradizione natalizia: il concerto del Conservatorio Giuseppe Verdi, organizzato, con la supervisione di Monsignor Saverio Xeres, anche grazie alla nostra Roberta Di Febo.

La peculiarità di questo concerto, come ha spiegato durante la conferenza stampa il Direttore del Conservatorio Carlo Balzaretti, è che tutti i brani presentati sono stati rivisti, con nuove partiture, dai ricercatori del Conservatorio: si tratta quindi di un concerto unico, una vera grande opportunità offerta alla Città dal nostro club insieme con R.C. Como e R.C. Appiano e Colline comasche.

Carols e musiche della tradizione natalizia, con pezzi dal 1582 a oggi, eseguiti con grande maestria dall’Orchestra (alla cui direzione si sono alternati i maestri Michelangelo Gabbrielli e Antonio Eros Negri), dal Coro polifonico e dall’Ensamble Madrigalistico del Conservatorio, con quattro voci soliste. Non sono mancati zampogne, arpe e organo.

Foto gentilmente concessa da Carlo Pozzoni

Al termine, conviviale al Palace. In apertura un riconoscimento dai ragazzi del Rotaract a Gianna Ratti, che ha messo a disposizione al Bennet lo spazio per lo svolgimento dell’assemblea distrettuale: sempre sensibile e generosa, ha meritato l’orsetto che, dopo le cure dei “medici” del progetto “Teddy Bear”, si è trasformato in giraffa…

L’occasione è quella di festeggiare con i panettoni che Cesare Baj – neo imprenditore pasticcere con il figlio Tomaso - ha regalato al club. È Cesare che illustra la sua nuova attività: ha recuperato l’antica ricetta del bisnonno Giuseppe Baj, “offellajo” in Piazza Duomo a Milano, cercando un piccolo laboratorio artigianale per la produzione e mantenendo il logo originale “Panettone Baj” di una confezione del 1899.

Vengono proiettate le immagini che i Baj hanno recuperato dal prezioso archivio di famiglia: raffinate pubblicità d’epoca, fotografie, confezioni che hanno arricchito i prodotti, persino un ricordo di Filippo Tommaso Marinetti, assiduo frequentatore della pasticceria che, grazie alla vicina centrale Edison (la prima realizzata in Europa), fu tra i primi edifici illuminati di Milano.

È poi Tomaso Baj, designer della comunicazione e autore del delizioso libretto che accompagna ogni confezione, a completare la relazione del babbo: il segreto non è tanto nella ricetta del panettone, ormai universalmente codificata, ma nella qualità degli ingredienti – con il lievito naturale di 150 anni rimasto in famiglia - e nel dosaggio di uvette e canditi. Si è partiti con una piccola produzione per gli amici e ora si sta pensando a una commercializzazione più importante, soprattutto verso l’estero, dove il panettone non è un prodotto solo natalizio.

A Cesare – e soprattutto a Tomaso che porterà avanti la tradizione di famiglia –, con i nostri ringraziamenti (il panettone è davvero eccellente) un bel “In bocca al lupo!”

Angela Corengia

La redazione del bollettino augura a tutti un lieto Natale e un sereno e proficuo 2017!