CONVIVIALE DEL 19 OTTOBRE 2016

Salvatore Amura ci guida in città a visitare i due eventi artistici

Nell'immagine: Fulvia Bianchi Longo tra il Prefetto di Como Bruno Corda e Antonio Colombo

Inconsueto appuntamento all’esterno del Teatro Sociale, per un’itinerante conviviale nelle vie della città.

È Amura a darci il benvenuto, illustrando il progetto sostenuto da Accademia Galli-IED, in collaborazione con l’Associazione culturale Art Company e patrocinato dal Comune di Como, per valorizzare artisti giovani: portare l’arte in un contesto diverso, per avvicinare anche persone che non andrebbero mai a vedere una mostra. La parola ai due curatori, Chiara Canali e Ivan Quaroni, per iniziare la visita di “Street Scape”, giunta ormai alla quinta edizione.

Su due nicchie della facciata del teatro sociale le opere di Giuseppe Veneziano, ciò che è rimasto di una più articolata installazione pop danneggiata dal vento, che ha strappato letteralmente le bandiere che ne facevano parte. Chiara Canali motiva le scelte che hanno portato a identificare i luoghi d’esposizione, privilegiando punti di incontro pubblico molto frequentati. Oltre a quello che vedremo in questo “tour”, opere esposte anche in Pinacoteca, in Piazza Volta, in Via Roosevelt, nel cortile del Museo Archeologico, in Piazza Martinelli e nelle due sedi di Accademia Galli (Via Petrarca e Sucota).

Si procede poi verso i portici del Broletto, dove sono installate le “Barricate” di Paolo Ceribelli: è l’autore stesso a definire il suo lavoro “ludico”, che chiede di interagire con la città come una sorta di arredo urbano.

In piazza Cavour troviamo il Pinocchio di Mr. Savethewall, il comasco Pierpaolo Perretta. Amura e lo stesso autore non nascondono le difficoltà per avere l’autorizzazione a collocare questa scultura lignea, essendo troppo facile ipotizzare una sorta di “richiamo” all’operazione paratie. In realtà poi Perretta ha comunque “nascosto” il messaggio nel lungo naso di Pinocchio, che parte sì da un atto di amore di Geppetto ma ricorda che le promesse devono essere rispettate.

In piazza Pinchetti, sul muro che delimita uno spazio di tavolini del vicino bar, l’ultima opera che vediamo è quella di Emanuele Scilleri, curiosamente l’unica “vandalizzata” di tutte quelle installate in Città. Scilleri è un fotografo e ha esposto in totale 25 opere, stampate su carta d’affissione, sostituendole ogni due giorni e girando un video che manda in diretta su facebook.

Ci si avvia poi verso lo spazio Parini, luogo della conviviale vera e propria, dove è allestita la mostra “Beautiful Dreamers”, con le opere di alcuni interessanti artisti americani della Lowbrow e del Pop Surrealism.

Lo spazio Parini è un luogo davvero raffinato, recentemente restaurato mantenendo le mura originarie a vista; i proprietari lo aprono alla città per mostre ed eventi.

Presente alla serata, il gallerista Antonio Colombo di Milano ha rilevato quanto importante sia l’intervento dei privati nel sostenere l’arte, soprattutto contemporanea; ha apprezzato l’iniziativa nel suo complesso, dichiarandosi entusiasta per l’idea di esporre le opere nelle vie della Città.

Ringraziamo Salvatore Amura per l’inconsueta serata e la squisita cena offerta e i coniugi Elisabetta e Danilo Lillia per l’ospitalità.

Angela Corengia