CONVIVIALE DEL 5 OTTOBRE 2016

La relazione del promotore dell'edizione comasca Gerolamo Saibene

Nell'immagine: Gerolamo Saibene con Fulvia Bianchi Longo

Nell’ambito della “logistica delle idee”, la nostra presidente ha invitato Gerolamo Saibene, che ha portato a Como l’iniziativa TED, nata in USA come un insieme di brevi conferenze (massimo 18 minuti) tenute da personaggi, più o meno noti, su argomenti diversi (scienza, arte, politica, temi globali, architettura, musica ecc.).

“Le idee hanno magazzini e luoghi di scambio da sempre”, esordisce Saibene: TED è proprio questo, con 15.000 edizioni sparse in ogni Paese.

Vuole citare cinque personaggi che meglio definiscono il concetto: il primo è Chris Anderson, l’ideatore di TED. Le idee ci consentono di capire e navigare il mondo, attraverso un sistema operativo che è il nostro cervello; sono la forza che costituisce la cultura.

Poi lo storico israeliano Yuval Noah Harari, che propone una sorprendente spiegazione per l’ascesa degli esseri umani: la risposta dell’evoluzione va cercata a livello collettivo, con lo sviluppo di collaborazioni in grandi numeri e flessibili, creando, credendo e condividendo finzioni narrative in ambiti diversi, là dove gli animali si limitano alla realtà. Esempi sono il denaro, o i diritti umani, universalmente riconosciuti.

Un altro è l’etologo inglese Richard Dawkins, che si occupa del “meme”, una sorta di gene dell’intelletto i cui meccanismi di imitazione sono analoghi a quelli in natura: meme non persegue obiettivi, viene replicato quando è utile.

Ancora: Uri Hasson – neuroscienziato - che dimostra, attraverso esperimenti, come il cervello svolga attività simili, attivando le stesse aree, quando si ascolta il medesimo racconto.

Infine l’imprenditore californiano Peter Diamandis, con la sua idea sull’abbondanza, che sostiene un’idea ottimistica: l’umanità vive in modo straordinario, nei prossimi anni la popolazione arriverà a 9 miliardi poi si stabilizzerà. È una grandissima opportunità di collaborazione di massa che inventerà, innoverà, creerà modi per risolvere le sfide e produrre progresso.

Conclude, Saibene, ricordando la grande opportunità offerta da TED nel far circolare idee (la politica è rigorosamente esclusa), soprattutto innovative: organizzare a Como TED è entusiasmante e divertente.

Fulvia, aprendo il dibattito, suggerisce che TED venga introdotto nelle scuole. Saibene, al riguardo, informa che è già stato inoltrato un protocollo al Ministero in tal senso, proponendo un progetto destinato a studenti e docenti, organizzato da TED per insegnare a sviluppare e comunicare idee. Di fatto i giovani sono già coinvolti attraverso ragazzi che a TEDX espongono le loro esperienze.

Emilio Bordoli evidenzia come TED gli abbia dimostrato che i giovani ormai insegnano agli anziani: le sue figlie seguono con interesse le edizioni di TED, non interessate a priori dagli argomenti e dai relatori: sanno che acquisiranno esperienze, idee diverse il più delle volte innovative.

Longatti auspica che sia data voce ai giovani, che spesso non sono ascoltati; difficile è farsi udire tra lo “sciocchezzaio” di cui siamo circondati: troppe notizie e idiozie, opinioni senza conoscere gli argomenti, persone che si parlano senza attenzione reciproca, dialoghi inesistenti, ognuno a difendere i propri interessi. Positiva, quindi, l’esperienza di TED, che Alberto definisce “una lama di luce che penetra nel buio”.

A Michele Pierpaoli, che si chiede cosa rimane e quanto serva alla comunità questa esperienza, Saibene non si sente di dare una risposta. L’obiettivo è tuttavia quello di lanciare lampi e offrire argomenti anche sconosciuti, che poi ciascuno potrà approfondire. Si vuole stimolare la curiosità, senza arrivare a una sintesi che, come ha giustamente evidenziato Pierpaoli, richiede un processo di analisi accurato, che ognuno potrà attivare in base ai propri interessi.

Chiude Pomentale, osservando che le conviviali del Rotary sono, in piccolo, una sorta di TED, proponendo brevi relazioni settimanali su argomenti diversi, non sempre indispensabili ma stimolanti.

E Fulvia, ringraziando Saibene, torna alla metafora della “logistica”: TED fa partire autocarri che non si sa dove potranno arrivare.

Angela Corengia