CONVIVIALE DEL 27 SETTEMBRE 2016

Pietro Giannini visita il club e illustra i programmi del R.I.

Nell'immagine: Pietro Giannini con Fulvia Bianchi Longo

Il consueto incontro preliminare del Governatore con il Consiglio e i presidenti delle Commissioni ha avuto buon esito: siamo un club efficiente, con bei progetti, un effettivo costante e la voglia di crescere, una “cura” particolare del settore giovanile e una buona percentuale di rappresentanti del sesso femminile. Il suggerimento è di creare sinergie con le associazioni collegate con il Rotary sui temi che ci interessano, per esempio A.I.D.D. per le dipendenze, CAM per i minori ecc.

La relazione ai soci di Pietro Giannini è supportata da proiezioni, che si aprono con le immagini dell’assemblea internazionale di San Diego e la presentazione del tema del Presidente del R.I. 2016/2017 - John Germ - “il Rotary al servizio dell’umanità”. “Qui comincia la sventura..”: il motto di Bonaventura, mitico personaggio del Corrierino dei piccoli, è fatto proprio da Giannini, che proprio a San Diego inizia il suo percorso da Governatore.

Germ ha definito le priorità:

-       lotta alla polio, cui manca davvero poco per l’eradicazione totale;

-       sviluppo dell’effettivo, il “capitale sociale” del Rotary;

-       cura dell’immagine pubblica;

-       massima apertura ai giovani, che “sono il presente e profumano di futuro”, con l’inserimento di attività che rivoluzionano le categorie esistenti;

-       uso di nuove tecnologie (social media).

Non nasconde qualche difficoltà iniziale, soprattutto timori. Ma quello che all’inizio dell’esperienza sembra una sventura, diviene ben presto “avventura”, con l’orgoglio di poter avere un ruolo nel mondo grazie alle grandi opportunità offerte dal Rotary.

Non ci sono capi né autorità che impongono come raggiungere gli obiettivi, definiti in modo autonomo dai presidenti in linea con i programmi del R.I. Il Distretto 2042 è la “casa” più vicina: è giovane ma già ben organizzato a stare a fianco dei club; il Governatore, “vecchio zio” forse un po’ brontolone, è a disposizione per contribuire al miglioramento e non arriva a mani vuote.

Porta il messaggio del presidente del R.I., con il motto e il logo dell’anno; porta strategie e priorità, porta le novità del Consiglio di legislazione, che raccoglie proposte per le modifiche dello statuto che possono interessare tutti i club del mondo. Porta la disponibilità di una segreteria distrettuale che conosce tutti i meccanismi operativi, porta la nuova sede di via Canova, che necessita ancora di qualche arredo. Porta il protocollo d’intesa con la Protezione civile, firmato dai 13 Distretti italiani che deve essere ratificato dalla Regione.

Porta le eccellenze dei soci, che sono “numeri uno” ma non autoreferenziali, porta le esperienze di una squadra che ha avuto ed ha Federico Mantero – che definisce “luminare di grande equilibrio” – a fianco di Arcioni e ora Dotti.

Ma chiede l’aiuto per i 100 anni della R.F. (proiettando il filmato realizzato allo scopo), chiede partecipazione all’assemblea internazionale di Atlanta, chiede di raccogliere almeno 354 dollari per socio per la R.F.

Chiede di far conoscere il ruolo, anche internazionale, del Rotary (lunedì 24 ottobre sarà la giornata per la campagna “polio”); chiede di accogliere più giovani nell’effettivo, chiede la presenza dei soci sui social, chiede attenzione all’azione umanitaria e alle nuove generazioni (Rotaract e tutti i progetti collegati, in particolare il premio Gavioli che quest’anno sarà organizzato al Grumello). Chiede una giusta e corretta conflittualità per crescere, chiede senso di appartenenza al Rotary e al club, con grande attenzione alla formazione e partecipazione agli eventi distrettuali (assemblea, giornata R.F., seminario leadership e congresso), chiede maggior uso di GERO e MY ROTARY, con un invito finale: non dobbiamo avere paura, meglio fare che non fare.

E chiede, per concludere, un contributo a “TENDER TO NAVE”, il suo service: minicrociere offerte a ragazzi con problemi.

Fulvia, nel ringraziare, fa omaggio – oltre che dell’assegno per il progetto – dei libri pubblicati in occasione del quarantesimo; è ricambiata con un uovo di legno, che vuole sottolineare la presenza di una donna alla guida del club: l’uovo rappresenta la vita.

Angela Corengia