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08 Giu 2016 | |||
CONVIVIALE DELL’8 GIUGNO 2016 La parola ai soci Nell'immagine: Emilio Bordoli, Luca pellegatta e Daniele Roncoroni con la coppa del Memorial Giorgio Luraschi
La conviviale è occasione per festeggiare, con un brindisi, il nostro Alberto Longatti, che ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore (v. articolo in apertura): come dice Gianna Ratti, siamo l’unico club a vantare ben due (con lei) Commendatori, c’è da esserne orgogliosi! E Roncoroni sottolinea che ormai la giacca di Alberto (ma, aggiungiamo noi, anche quella di Gianna) è come quella di un generale russo! Bordoli esordisce con un ringraziamento particolare a Luca Pellegatta, che praticamente da neo-socio si è trovato Prefetto, ruolo che ha svolto in modo eccellente: si merita quindi, un po’ fuori dalla regola che vuole che il Prefetto occupi l’ultimo posto disponibile, di sedere al tavolo della Presidenza. Passa quindi a riepilogare quanto verrà presentato alla festa del quarantesimo: i due libri e la mappa dei siti cittadini interessati da interventi del nostro club. Informa poi che, grazie allo scambio di ospitalità con gli amici del RC Estepona, sono stati raccolti 3.500 euro, destinati – dai due club – ai progetti della Rotary Foundation. Altro progetto legato al quarantesimo è quello della scultura-cornice di Giuliano Collina, che ha già avuto l’apprezzamento del Sindaco e dell’Assessore alla cultura e deve ora espletare le formalità burocratiche per ottenere l’autorizzazione all’installazione. L’attuale situazione dell’Amministrazione sta provocando tuttavia uno slittamento dei tempi. È poi Alberto Longatti a illustrare le due pubblicazioni realizzate: una contiene contributi di soci – e non solo – su temi diversi, mentre l’altra è la raccolta, in forma assolutamente libera, delle esperienze dei presidenti degli ultimi anni. Se la prima è destinata all’”esterno”, la seconda vuole essere momento di riflessione e pro-memoria per il club. Sul progetto di Collina interviene Capsoni, sottolineando che un problema potrebbe essere quello del parere della Sovrintendenza, anche se l’uscente Artioli, nostro relatore in una conviviale, l’aveva apprezzato. Giuliano teme che l’attuale situazione politica abbia definitivamente compromesso l’ottenimento delle autorizzazioni; non possiamo – come suggerisce Bordoli – che attendere con pazienza l’evoluzione di questa fase complicata, poiché comunque i fondi sono accantonati e il progetto è condiviso dal futuro presidente (cosa che si auspica anche Di Febo). Longatti fa rilevare come la “Cornice” costituisca anche un particolare significato nell’ambito della protesta dei cittadini per il muro, che è arrivata a Roma: Como vuole ri-vedere il suo lago! Una sorta di slogan che ci deve spronare per ottenere che questo progetto venga realizzato. Angela Corengia
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