Il "Palio del Baradello": storia e attualità della manifestazione |
11 Mag 2016 | |||
CONVIVIALE DELL’11 MAGGIO 2016 La relazione della presidente dell'Associazione “Cavalieri Palio del Baradello” Laura Bordoli Nell'immagine: Emilio Bordoli e Laura Bordoli con "Barbarossa " (Fabio Facchinetti) Al tavolo della presidenza, accanto alla nostra recente socia Laura Bordoli che “esordisce” come relatrice, c’è nientemeno che Federico I di Svevia detto il Barbarossa - con tanto di corona -, al secolo Fabio Facchinetti. Bordoli è da quattro anni presidente dell’associazione che organizza il Palio del Baradello, la manifestazione in costume che ricorda la visita del 1159 di Barbarossa a Como, vincitore sui Milanesi che da oltre un trentennio dominavano la nostra città. Scorrono immagini d’epoca, addirittura del 1927 (la “Battaglia navale” sul lago in occasione delle celebrazioni Voltiane) e quelle dei giochi – un po’ precursori di ciò che si organizza ora - che dal 1956, per tre anni, si tennero a Como. L’associazione “Cavalieri del Palio del Baradello” nasce nel 1981 con quattro Borghi che ideano la rievocazione storica, con un corteo per le vie della città e gare che vedranno premiato il Borgo vincente con un drappo dipinto a mano. Quando Bordoli accettò la carica, l’associazione era in difficoltà: erano rimasti cinque Borghi e c’erano problemi anche di natura economica. Grazie allo sforzo e all’impegno di tanti, la manifestazione è ripartita, accogliendo – oltre ad altri Borghi cittadini - anche comuni limitrofi. Il Palio è corredato da una serie di eventi culturali (concerti, visite ai siti archeologici, cene medioevali), oltre che da numerosi spettacoli “di strada”. Tre le gare ufficiali nelle quali si misurano i partecipanti: la “Carriolana” (corsa sulle carriole), il “Tiro alla fune” e la “Regata delle Lucie”; il corteo per le vie della città, con tantissimi figuranti in costume e i cavalli, costituisce un richiamo turistico importante. L’investimento nei costumi e negli accessori, per i quali è importante la ricerca storica (sarebbe interessante introdurre l’utilizzo della seta), è elevato e bisognerebbe anche potenziare il budget per la comunicazione. Ma altrettanto considerevole è l’apporto – in termini di tempo, competenze e passione – di tutti coloro che partecipano all’organizzazione dell’evento, che richiede lunghi mesi di preparazione: s’instaura una grande aggregazione, che riesce a coinvolgere cittadini di ogni fascia d’età. E i collaboratori non bastano mai! Riassume, in conclusione, brevemente il programma della manifestazione di quest’anno, già consultabile sul sito del Palio. Apprezzamenti da parte del presidente (non è banale ricordare il passato), di Capsoni e di Pomentale, che ricorda Pupi Brenna come ideatore della “Battaglia navale” e si rende disponibile a collaborare come delegato dell’Accademia della Cucina. Bordoli viene insignito di un’onorificenza conferita da Federico I di Svevia, che ne legge le motivazioni scritte in latino: da oggi, oltre che presidente del Baradello, sarà anche “Cavaliere del Palio del Baradello”.! Grazie a Laura, di cui abbiamo apprezzato la passione con cui porta avanti questi “pezzi di tradizione”, anche grazie a un DNA che non tradisce. Angela Corengia
|