La festa all'Ospedale Sant'Anna |
18 Dic 2015 | |||
La scultura donata dalla famiglia in memoria di Enzo Ratti inaugurata con la nuova palazzina uffici dell'Ospedale
Nell'immagine: la scultura realizzata da Nicola Salvatore "Un volo per la vita"
Da La Provincia del 19 dicembre 2015: “La targa recita: “Un volo per la vita” – voluta da Enzo Ratti, primo presidente della fondazione “Pro Elisoccorso”. In occasione dell’inaugurazione della palazzina uffici e dell’elisuperficie, e in concomitanza con il cinquantesimo anniversario di Bennet, la famiglia Ratti ha donato un’opera d’arte al Sant’Anna. Tanti piccoli elicotteri in ottone, per la precisione 220, vanno a comporne uno più grande, capace di trasmettere un’idea di leggerezza e trasparenza. La scultura, progettata e realizzata da Nicola Salvatore, è stata regalata al presidio di via Ravona in memoria del cavalier Enzo Ratti. (..) Testimonia l’attenzione e la vicinanza all’ospedale, al sistema di soccorso, alla cittadinanza. Il gesto generoso della famiglia Ratti – ha sottolineato Marco Onofri – s’inserisce nel solco di quella tradizione filantropica che da sempre caratterizza il territorio comasco e di cui l’ospedale ha beneficiato nel tempo. È la testimonianza della vicinanza di un grande nome dell’imprenditoria alla popolazione, all’istituzione ospedaliera e al settore dell’emergenza che, con lungimiranza e intelligenza, ha contribuito a gettare le basi dell’elisoccorso comasco. (..) Un gesto che ha il senso di una promessa mantenuta: “Io e mio figlio – ha spiegato Gianna Ratti, presidente onorario di Bennet - abbiamo esaudito l’ultimo desiderio del nostro caro Enzo. È un segno tangibile dell’affetto che la nostra famiglia e la nostra azienda hanno sempre provato per l’Ospedale dei comaschi. La scultura raffigura un grande elicottero composto da tanti piccoli elicotteri, perché un grande mare è sempre formato da tante piccole gocce ugualmente importanti. È il principio della solidarietà applicato a un sogno, quello che Enzo fece quando volle concretizzare la fondazione Elisoccorso per dare un contributo reale all’eliambulanza che salva vite umane”. Per celebrare il fondatore si è pensato, quindi, di far “volare” anche nel cielo dell’arte quell’elicottero a cui Enzo Ratti aveva dedicato tempo e impegno.” (Andrea Quadroni) E ancora, dalle parole di una Gianna emozionatissima: “Per Enzo un impegno morale, per noi un sogno che si avvera. Ecco il perché della donazione, ecco il perchè della biografia (di Giorgio Gandola – n.d.r.), ecco il senso del monumento ed ecco perché l’evento cade nel cinquantesimo anniversario di Bennet. Perché c’è lui in tutto questo. C’è quell’uomo che ha insegnato il coraggio: l’ha insegnato innanzi tutto a noi” ha proseguito Gianna rivolta ai nipoti Lorenzo, Alessandro e Ludovico, “che ogni mattina ripercorriamo i suoi passi forti dei valori che ci ha trasmesso e siamo convinti che abbia saputo trasmettere anche al territorio, alla comunità che sopra ogni cosa amava. Quando entriamo in ufficio, Enzo Ratti è con noi. Attraverso la sua storia e quella dell’azienda che ha fondato mi fa piacere pensare che Enzo Ratti sia, da oggi, anche un po’ con voi”. In chiusura, a suggellare l’intensità del momento, le splendide immagini di un corto realizzato da Paolo Lipari. Altrettanto emozionante l’intervento di Mario Landriscina, con il ricordo all’anno di presidenza nel club di Enzo Ratti, che scelse la sanità come progetto da sostenere. Era il 1990 e venne ammesso un giovane socio, Mario appunto, con il quale Enzo Ratti instaurò da subito un rapporto speciale. Dai visionari progetti di Ratti e Federico Mantero, stimolati da Landriscina, nacque l’idea della Fondazione Pro Elisoccorso, una realtà che oggi è un fiore all’occhiello della Sanità lombarda. E questo è il presidente della regione, Roberto Maroni, a sottolinearlo con grande orgoglio. Dietro a tutto ciò un po’ di merito va anche al nostro club, grazie alla persona speciale che Enzo Ratti è stata.
Angela Corengia
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