Anteprima de "il gioco delle perle di vetro"
17 Set 2014

rotary_baradello_14_panini

 

CONVIVIALE DEL 17 SETTEMBRE 2014


Bruno Zanzottera e Augusto Panini presentano il cortometraggio realizzato tra Venezia e l'Africa

Nell'immagine: Bruno Zanzottera, Augusto Panini e Enrico Gelpi

 


E’ ormai una tradizione la conviviale in Via Rosales, ospiti di Giuliana e Augusto Panini. La padrona di casa ha voluto preparare personalmente il ricco buffet salato-dolce (ma Augusto precisa che i salumi sono stati affettati da lui); lo chef Roberto ha cucinato il suo delizioso risotto al rosmarino. Una cena davvero apprezzata.
Si parla poi di Africa, argomento sempre interessante, attraverso un documentario girato da Bruno Zanzottera, su soggetto e testo di Augusto, che ci viene brevemente illustrato dall’autore: nella prima parte seguiremo il viaggio da Venezia all’Africa delle perle di vetro, dai Maestri vetrai di Murano al Ghana, dove - per l’etnia Krobo - costituiscono veri e propri tesori di famiglia. La seconda parte documenta invece il rito dell’iniziazione femminile (Dipo) che dura diversi giorni, dopo il quale le ragazze possono avere rapporti sessuali.
Partono le suggestive immagini con le vetrerie veneziane, dove vengono ancora prodotte le perle “Millefiori” e la più antica “Rosetta”, risalente alle fine del 1.400. Il viaggio prosegue verso l’Africa occidentale, sulle coste del Ghana, dove in diverse fortezze – lungo l’arco di tre secoli - venivano immagazzinate le merci di scambio degli Europei (tra cui le perle di vetro) contro schiavi e oro. E’ stata intervistata una signora ottantaduenne, erede di una famiglia di commercianti di perle; si vedono poi le modalità di produzione autoctona attraverso il riciclo dei vetri di bottiglia, frantumati e cotti nei forni a legna: in questo caso le perle così ottenute vengono dipinte a mano ed esportate in tutto il mondo, costituendo un’importante attività per l’economia ghanese.
Si passa quindi alle splendide immagini del rito Dipo: giovani ragazze, addirittura bambine, che seguono un percorso di più giorni iniziando dalla famiglia di origine, dove le mamme e le nonne le preparano, per poi arrivare, coperte di collane di perle, al culmine della cerimonia che le farà diventare adulte. Le ragazze indossano le perle che da generazioni il proprio clan si trasmette, veri e propri tesori, un tripudio di colori e di canti che accompagnano le danze lievi delle iniziande.

rotary_baradello_14_Dipo
E’ Augusto, al termine della proiezione, a raccontare la “genesi” del documentario (a furia di parlare di perle è riuscito a coinvolgere Zanzottera) e la sua importanza sotto il profilo antropologico, poiché sono rare le immagini del rito d’iniziazione.
Numerose le curiosità dei presenti, cui i relatori rispondono: il rito dura quattro settimane (i filmati relativi dieci giorni); difficile programmare la partecipazione alla cerimonia, perché legata a una serie di variabili non prevedibili.  La presenza di bambine è motivata dal fatto che la famiglia che ha più figlie le fa partecipare spesso a un’unica iniziazione per risparmiare (il costo va dai 50 ai 100 euro, che possono essere anche tanti). Il rito è ancora oggi molto sentito, spesso arrivano ragazze da altre zone; i Krobo sono musulmani, cristiani o animisti e talvolta le religioni si sovrappongono; stanno prendendo piede anche sette pentecostali. Le perle prodotte in loco (tradizione nata nel 1700 con l’arrivo delle bottiglie utilizzate per i liquori, altra merce di scambio) sono effettivamente di qualità inferiore rispetto a quelle di Murano, ma hanno comunque una loro valenza artistica.; a volte vengono commerciate come antiche veneziane. Sul mercato sono presenti anche perle di produzione cinese, per ora di qualità modesta.
Una curiosità: in passato non esisteva, in Africa, il problema della spazzatura, perché in una fossa venivano ammucchiati i rifiuti che poi si riciclavano. Con l’avvento della plastica il problema è diventato importante, perché ovunque si trovano sacchetti che inquinano l’ambiente e il paesaggio.
Un altro rito importante è la transumanza (decine di migliaia di capi di bestiame che si spostano attraversando il Niger); tutte queste usanze favoriscano l’incontro di persone lontane e sono vitali per queste regioni.
Passando al Mali, terra molto amata e frequentata da Augusto, ora il territorio è impraticabile per la presenza dell’islamismo integralista. Le città sono controllate dall’esercito, i deserti molto pericolosi  e l’Ebola non migliora il quadro generale.
Meritati i ringraziamenti a Zanzottera e a Giuliana e Augusto, che si dimostrano sempre ospiti squisiti. Gelpi, nel ricordare i prestigiosi incarichi di Augusto al Museo del vetro di Murano, segnala che è autore designato del “Catalogo ragionato della Collezione di perle di vetro” della Fondazione dei Musei civici di Venezia (uscirà per Skira nel settembre 2015) e sarà curatore – sempre per le perle di vetro – nelle sezioni “Routes commerciales e Routes spirituelles/religieuses”, nell’esposizione - che si terrà  al Musée du Quai Branly (ex Musée de l’homme) nella primavera del 2017 - dal titolo « L’Afrique des Routes ». Davvero complimenti, Augusto, e buon lavoro!
Angela Corengia

 

Prossimo Evento


"Sii te stesso a modo mio" Matteo Lancini e Jacopo Boschini
Inizio: 21.05.2024, 20:30
Luogo: Auditorium Collegio Gallio
Nell'ambito del progetto sul disagio giovanile il Prof. Matteo Lancini dialoga con Jacopo Boschini. Serata aperta alla cittadinanza

Calendario Eventi


«   Maggio 2024   »
lumamegivesado
  1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
  

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.