La visita del Governatore della Lombardia
16 Apr 2014

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CONVIVIALE DEL 16 APRILE 2014

Roberto Maroni fa il punto su Expo 2015

Nell'immagine: Roberta Peverelli con Roberto Maroni

 

 


Caminiti ce l’ha fatta, a portare a Como Roberto Maroni, dopo che lo scorso anno la programmata visita fu all’ultimo momento annullata per sopravvenuti impegni istituzionali del Governatore. Sala del Palace strapiena anche di autorità e ospiti, cui – dopo il benvenuto di Peverelli – si rivolge il Prefetto dottor Bruno Corda. Ritiene essenziale la presenza del Governatore in previsione di EXPO 2015, un’opportunità unica per la città e il territorio che potranno divenire protagonisti dell’evento; è certo che si vincerà la scommessa, malgrado le perplessità di qualche paese straniero che ci accusa di scarsa imprenditorialità e debolezza istituzionale.
Peverelli presenta poi rapidamente l’attività del nostro club e i service tuttora in corso (Salva un bambino, carcere, Rotary Green Way) non senza essersi prima complimentata con Barbara Minghetti per l’Oscar della Lirica 2014, che è stato conferito a Londra al Teatro Sociale di Como per i ”Carmina Burana”. Per quanto concerne la città c’è voglia di riscatto, che passa anche attraverso la soluzione delle vicende aperte riguardanti il Campus a San Martino, la Ticosa e il Lungolago.
E’ poi la volta di Maroni: EXPO sarà un’occasione unica, accogliendo 147 Paesi rappresentanti il 93% della popolazione mondiale, circa 100 Capi di Stato e Ministri e una previsione di oltre 20 milioni di visitatori, di cui 8 milioni dall’estero (la maggior parte non conosce l’Italia). I Paesi ospitati hanno capacità di investire o esigenze di sviluppo, offrendo anche grandi opportunità di business; sarà quindi necessario curare le relazioni internazionali anche sotto questo aspetto.
Arrivare in tempo (apertura 30 aprile 2015) è il maggior impegno: per molte delle iniziative progettuali (strade, infrastrutture) c’è un piano B che può essere attuato in caso di ritardi eccessivi, ma i padiglioni dovranno essere ultimati e funzionanti. Sono 60 i cantieri per questi ultimi, con problemi di coordinamento dei lavori che si aggiungono ai 18 mesi di ritardi accumulati. Renzi, in occasione della recente visita, ha garantito il sostegno del Governo.
Gli investimenti di 1,3 md. avrebbero potuto offrire grande opportunità per le imprese del territorio, anche attraverso la costituzione di ATI; purtroppo così non è stato e le aziende che oggi operano sono più di un migliaio.
Va poi prestata particolare attenzione all’accoglienza: i visitatori dovranno essere intercettati e riversati sul territorio lombardo e la Regione avrà il compito di coordinamento. E’ stato creato un ente ad hoc – EXPLORA – che fa riferimento alle Camere di Commercio e dovrà armonizzare tutte le iniziative, per le quali è stato stanziato un fondo regionale di 10 mil. di euro. Gli Enti locali dovranno presentare progetti univoci per la valorizzazione del territorio - anche sotto il profilo culturale -; un’opportunità straordinaria che non si può perdere, soprattutto nell’ottica di incentivare il ritorno dei turisti. La ricettività avrà ricadute che bisognerà capitalizzare per gli anni a venire.
Il Padiglione Lombardia ospiterà le Provincie e il tema “Nutrire il Pianeta” offrirà opportunità di ricerca e innovazione; sarà l’occasione per favorire le sinergie tra Università e Imprese, con lo scopo di finanziare la realizzazione di progetti che ora non trovano applicazione. La nostra Regione è quella che più attrae gli investimenti, offrendo ambiente favorevole alla ricerca e infrastrutture alle imprese; già si sta registrando il rientro di attività delocalizzate all’estero (es. Whirlpool che chiude in Polonia).
Il dopo EXPO: a conclusione dell’evento (30 ottobre) i paesi dovranno “smontare” i padiglioni, con eccezione di quello italiano che diverrà centro di ricerca. L’intera superficie avrà necessità di essere riqualificata ed è già stato lanciato un concorso d’idee; su 20 ettari (dei 110 complessivi) un progetto prevede la realizzazione della “Città dello sport”, che ha già avuto l’adesione del CONI e del Milan, che realizzerà uno stadio da 60.000 posti. EXPO dovrà lasciare un’eredità anche sull’area, disponibile da luglio 2016, termine entro il quale dovranno essere approvati i progetti e indetti i bandi di gare.
Importante, per il Governatore, è dimenticare i tornaconti individuali e le fazioni, anche politiche, che si oppongono sulle forze in campo, per coalizzare l’intero territorio su fini comuni. Una rassicurazione poi per Como, che si merita la conclusione della vicenda “paratie”: confermato il contributo regionale, anche se si registreranno ritardi sui lavori.
La parola passa quindi a Giorgio Carcano, presidente di Como Next. In funzione di EXPO è stata costituita “Sistema Como 2015”, che si sta attualmente occupando dell’accoglienza delle delegazioni che arrivano in previsione dell’evento. Con Sondrio e Lecco si condividerà uno spazio nel padiglione Italia e si creeranno sinergie permanenti per la valorizzazione dell’intero comprensorio.
Attilio Briccola, presidente di “Sistema Como 2015”, conferma che sono state raccolte adesioni da parte di una trentina di paesi; l’Ente coordinerà la costituzione di una rete d’imprese che, per la durata dell’EXPO, dovranno fornire tutti i servizi necessari.  Si stanno poi “mappando”, con Minghetti e Amura, tutte le iniziative esistenti sul territorio che meritano valorizzazione; l’attività di Sistema Como è illustrata in una chiatta sul Naviglio.
L’Assessore Gisella Introzzi, in rappresentanza del Sindaco che per un precedente impegno si è dovuto allontanare, ringrazia Maroni per la vicinanza alla città nella soluzione dei problemi più spinosi (Campus, Lungolago e accordo con Finlombarda per credito che consente di derogare al patto di stabilità per pagare i fornitori). Como ce la sta mettendo tutta, con apporto di cittadini, istituzioni, mondo imprenditoriale e culturale, consapevole dell’opportunità unica offerta da EXPO; è una scommessa per l’intero paese ed è convinta che si vincerà. Il Comune sta collaborando con Camera di Commercio e Regione, raccordandosi alle iniziative esistenti; c’è un’intesa con gli Albergatori per condividere il gettito dell’imposta di soggiorno, sfruttando tutte le opportunità per le strutture ricettive.
Capsoni sollecita un intervento più incisivo sulla questione Lungolago: replica Maroni ricordando che la Regione è già intervenuta e non può ulteriormente esporsi, perché esistono norme per la spese pubblica che vanno rispettate; è stata correttamente delineata, con il Comune, la strada da percorrere e – ribadisce – il contributo regionale non verrà meno.
Al presidente del Tribunale di Como, dottor Nicola Laudisio, che si preoccupa della precarietà della rete ferroviaria (Nord e Ferrovie Stato), non certo adeguata ad un evento come EXPO, Maroni chiarisce che la Regione detiene - pariteticamente con FS - Trenord, che gestisce il servizio ferroviario. Sono stati acquisiti 63 nuovi treni che entreranno in funzione a breve; la gestione è complessa, perché l’utenza è di 650.000 persone al giorno: con FS c’è un accordo per potenziare e migliorare la rete. 
Il Governatore del Distretto 2042, Sergio Orsolini, informa che il R.I. sarà presente all’EXPO con l’unico punto di ricezione lungo il decumano su cui affacciano i padiglioni; l’area – di circa 1.000 mq.-, sarà realizzata dalla stessa impresa che, per conto del R.I., fornì i prefabbricati per L’Aquila.
Il dottor Mauro Frangi, presidente di Univercomo, ringrazia per il tempestivo intervento di Maroni nella soluzione del problema connesso all’utilizzo dell’area del San Martino per il Campus. Nonostante il mancato ottenimento del contributo della Fondazione Cariplo, il progetto non è stato accantonato e c’è l’ambizione di portarlo avanti, si augura con l’appoggio della Regione. Maroni ne conferma la convinta partecipazione, ma invita a trovare un accordo di programma su un progetto condiviso da tutti gli enti interessati, con un piano economico-finanziario che ritiene imprescindibile per confermare il contributo regionale.
Rudy Tavana auspica che i Giochi olimpici 2024 vengano ospitati in Lombardia. Replica Maroni: la candidatura avrebbe dovuto essere proposta dal sindaco di Milano, al quale tuttavia si è sostituito Maroni, pur non avendone la facoltà.  Il CONI era disponibile a finanziare la Città dello Sport, a condizione che Milano rinunciasse alla richiesta di ospitare i Giochi, avanzata anche da Roma. Essendo molto improbabile che le Olimpiadi arrivino in Italia, si è optato per lasciar cadere la candidatura di Milano, preferendo l’apporto finanziario del CONI (che nel frattempo ha fatto venir meno anche l’appoggio per Roma) per il progetto sull’area EXPO.
In conclusione Maroni ha parole di ottimismo, perché “siamo troppo bravi, la Regione è in pareggio e ha servizi eccellenti.”
Qualche timore in più da parte di Peverelli, che - memore di ciò che successe in seguito a “Italia 90” – spera che venga gestito bene anche il “dopo EXPO”.
Grazie al tenace Caminiti e a tutti quelli che hanno contribuito alla perfetta organizzazione della serata.
Angela Corengia
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Nell'immagine: con Roberto Maroni Franco Renzetti, Nicolò Riboni, Luca Febbraro, Alberto Francoli e Roy Mazzuchelli del Rotaract Como

 

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