CONVIVIALE DEL 19 FEBBRAIO 2014
Le "storie intrecciate" della socia Angela Corengia
Nell'immagine: Angela Corengia con Roberta Peverelli
Bella serata! La “Villa del Grumello” nella sua opulenta bellezza, il nostro lago con le sue ombre ed i suoi brillanti riflessi luminosi, molti giovani del Rotaract, la voce potente e la musica a volte sgangherata ma sempre coinvolgente di un cantautore vero ed improbabile. E lei, la nostra Angela, la “mina vagante” del Baradello, per una volta non “piccola e cattiva” ma semplicemente appassionante ed emozionata (qualcuno ha sussurrato: sembra una donna ...). Ci ha raccontato delle sue esperienze nel mondo del volontariato, facendo scorrere immagini di Gin Angri belle e terribili del vecchio manicomio, alternate a quelle meno crude e spesso poetiche (alcuni ritratti delle ospiti della Casa Santa Marcellina del Don Guanella erano davvero memorabili).
A spezzare la narrazione le canzoni di Cristiano Stella, epigono di Davide Van De Sfroos, commovente e triste, stralunato ed allegro sotto il suo nero cappello ... Ma sopra tutto – prima di tutto – il messaggio: si può fare; si deve fare. Il Rotary è anche questo, ogni rotariano dovrebbe vedere l’associazione al Club come opportunità per servire. E sono molti i Rotariani che coerentemente si impegnano nel volontariato e nel sociale ed i Rotatactiani presenti alla serata hanno rappresentato la conferma ed il messaggio di continuità per il futuro. Davvero una bella serata, assai partecipata nonostante le concomitanti partita del Milan e prima serata del Festival di San Remo, accompagnata da un aperitivo all’altezza della situazione. Troppo lungo sarebbe il riassunto della “relazione-spettacolo” di Angela: soltanto alcuni lampi, che certo rappresentano il personaggio che dai genitori, amati ed a lungo assistiti, ha imparato che comunque bisogna “avanzare un angolo di vita per gli altri”. E che angolo, quello di Angela! E quanti amici ha citato, i quali riescono comunque a dedicare tempo, impegno, amore avanzando un angolo della propria per la vita degli altri: fra tutti Angelo Palma, Marina Ostinelli, i ragazzi del Rotaract, per non citarne che alcuni oltre ai tanti Baradelliani ... Lampi, dicevamo, scaturenti dalla collaborazione costante con la ONLUS Oltre Il Giardino (Associazione che opera per gli “utenti” del Centro di Salute Mentale) e con “Le Marcelline” (casa di riposo per anziane).
Ad esempio, la storia di Giò, anziana sola e intristita che, tradita dal destino e soffocata dall’inutilità della sua esistenza, ritrova il senso della vita grazie a Gec, un criceto nero e bianco come la collana di perle coltivate che non ha più voglia di indossare. Giò inizia ad accudirlo, passando molto del suo tempo in salone; gli porta da mangiare i biscotti e la frutta, gli parla dolcemente, lo accarezza e a volte lo toglie dalla gabbia per stringerselo vicino, con delicatezza. Ridà un senso alla sua vita prendendosi cura di un criceto nero e bianco, bianco come la collana di perle coltivate che ha ripreso ad indossare. Giò se ne va in una notte d’inverno, improvvisamente; ma ha dato la buona notte al “suo” Gec, prima di andare a dormire, perché la vita le ha insegnato che è brutto lasciare qualcuno senza un ultimo, affettuoso saluto.
E gli “utenti” che collaborano con entusiasmo alla redazione di “Oltre il Giardino” che più che un giornale è “un mondo di emozioni ... è cogliere il profumo delle rose dalla parte pungente delle spine”. Matti? Ecco le frasi che alcuni ex degenti del Manicomio hanno lasciato affisse agli alberi nel betulleto del San Martino alla fine degli anni ’90, a testimonianza del loro passaggio e dopo un laboratorio di scrittura:
- Vorrei sognare di contare le pecore per poter dormire. - Ho imparato a memoria la parola “taceretaceretacere”. - Le parole rincorrono il silenzio e quando lo raggiungono muoiono. - Il silenzio è Pisolo, la parola è Brontolo. - Il silenzio è una cosa che se la fai scappare non la prendi più. - Il silenzio è come un mare senza pesci. - Dio esagera con il silenzio. - Il silenzio è la fine. Matti?? Enzo Pomentale
|