CONVIVIALE DEL 12 FEBBRAIO 2014

Il professor Enrico Musso illustra gli scopi di "Italia aperta"

Nell'immagine: Enrico Musso con Franco Brenna

La riunione conviviale, aperta dal past president Brenna in assenza di Peverelli, ha visto come relatore il professor Enrico Musso dell’università di Genova, dove e' ordinario di Economia applicata e si occupa soprattutto di trasporti e competitività territoriale. E’ stato senatore della repubblica nella 16 legislatura.
Tema dell'incontro è la presentazione di “Italia aperta”.
Introdotto dall'amico Guggiari, che lo ha conosciuto qualche anno fa e che e' stato uno dei primi firmatari di questa nuova iniziativa, che non e' un partito politico nè' un movimento, ma un contenitore di pensiero.
Musso è il coordinatore nazionale di Italia aperta.
La sua relazione, dice, è tesa a far conoscere cos'e' Italia aperta, quali sono gli obiettivi che si prefigge e soprattutto se e' possibile in Italia, se ha qualche utilita' e se puo servire a far cambiare il nostro paese.
Italia aperta e' un think tank,nun gruppo di persone tenuto insieme da un filo conduttore che e la visione dell'importanza delle liberta individuali, del merito e delle competenze.
Filo conduttore che ha dato luogo a questa associazione di persone che vogliono approfondire per capire. Il gruppo e' nato per cooptazione di un nucleo di persone che si e' conosciuto nel corso degli anni e che ha ritenuto fosse giunto il momento di scendere in campo a difesa dei valori più importanti del vivere comune.
Non e' un partito politico, non si vuole il potere ,non e' un movimento politico ma culturale, non e' una lobby.
Obbiettivo primario e' rimettere al centro la persona, creare lo spazio e le condizioni perché le persone si affermino per il merito.
Merito che comporta un contesto di competizione meritocratica come affermazione di liberta',  in un insieme di regole che siano  poche semplici e rispettate. Oggi purtroppo siamo sommersi di norme che sono troppe ,confuse e contradittorie.
Ecco la necessita' di contribuire a una riforma della politica, attraverso una valutazione delle politiche pubbliche che devono necessariamente uscire dalle logiche delle piccole rendite e del monopolio.
Un’azione che ha caratterizzato l’organizzazione sono le pagelle, valutazioni che vengono date da una sorta di comitato scentifico super partes sui singoli interventi della pubblica amministrazione.
Tutto questo serve perche l'Italia sta andando verso una lotta politica brutale, vivendo alla giornata e senza nessun tipo di riflessione strategica; da qui la necessità di pensiero e di contenuti su dove stiamo andando e dove sara' l'Italia tra 20 anni.
Attualmente gli aderenti sono circa 200 in Italia, ma si conta di crescere in molte citta' facendo leva sulla necessita di dare al nostro paese una coscienza critica e meritocratica.
Seguono interventi di Baj, Longatti, Carli Moretti, Minghetti e Bianchi Longo.  
Daniele Roncoroni