Enrico Ostinelli - Un'intelligenza comasca
22 Gen 2014

 

 

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CONVIVIALE DEL 22 GENNAIO 2014


La presentazione del libro di Adriano Giudici

 

Nell'immagine: Tertulliano Pirondini, Adriano Giudici, le figlie del professor Albonico, Renzo Gorini e Armando Sommariva


C'è molta curiositá per la conviviale odierna da parte dei molti soci che non hanno conosciuto Enrico Ostinelli, professore all'Istituto Caio Plinio Secondo, ricordato da Adriano Giudici, suo ex-alunno, nel libro che viene presentato oggi.
Il punto di partenza é semplice, quasi disarmante, Enrico Ostinelli é stato una personalitá tanto ecelettica, attiva e affascinante che sarebbe stato imperdonabile non ricordarlo, "dal momento che nessuno l'aveva ancora fatto - spiega il dott. Giudici - l'ho fatto io".
Ed effettivamente, fin dalle prime parole del nostro relatore emerge il profilo vivace di un uomo profondamente appassionato rispetto a ciò che lo circondava, ma soprattutto interessato ad andare oltre l'apparenza e la banalitá delle cose per approfondirne il senso, per indagarle scientificamente e, ove possibile, dare una spiegazione alla loro esistenza, senza subire i limiti del contingente ma proiettando la propria analisi nel futuro.
Lo spettro dello studio di Enrico Ostinelli é in realtá amplissimo, tanto che Giudici ricorda di aver analizzato la bellezza di 8 faldoni messi a sua disposizione dalle due figlie del professore, nei quali sono conservati molti dei trattati e delle speculazioni di Ostinelli, uno spaccato probabilmente parziale di una mente vulcanica, restia a fermarsi davanti a problemi apparentemente complessi, ed in grado di approfondire i temi piú disparati, "dagli antibiotici all'architettura, dalla costituzione all'economia".
L'approccio di Enrico Ostinelli era quello del "tempo lungo" ("bisogna indossare gli occhiali dalla vista lunga"), perché solo analizzandolo a lungo termine ogni fatto, ogni fenomeno, esso poteva essere compreso e percepito nella sua complessitá.
Con lo sguardo rivolto ad un futuro remoto, quindi, il sistema fiscale italiano veniva descritto come una sorta di Giano bifronte, con una maschera, che é quella raccontata dai giornali e una faccia vera, reale, che si vede solo nel lungo periodo.
La stessa Carta costituzionale veniva analizzata in modo critico, scevro da posizioni preconcette e del tutto asettico rispetto alle dinamiche storiche e politiche che l'avevano generata.
Ma il prof Ostinelli aveva indagato a lungo anche sulle scienze astronomiche, ipotizzando che il sole avesse una stella compagna, la cui esplosione aveva prodotto la nascita del sistema sociale. Aveva affrontato il tema delle glaciazioni che a sua opinione e sulla base di studi ottocenteschi, erano influenzate dall'orbita di Giove. Aveva infine partecipato a congressi nazionali sulle scienze astronautiche negli anni Cinquanta dando il proprio prezioso contributo agli studi che gli americani stavano conducendo per rispondere alla messa in orbita del satellite Sputnik da parte dell'Unione Sovietica.
Prende quindi la parola Tertulliano Pirondini, anch'egli allievo del prof Ostinelli, che ricorda l'abitudine del professore di lasciare in aula il registro durante l'intervallo. Si trattava naturalmente di una tentazione troppo appetitosa per gli studenti, tanto che qualcuno aveva deciso di intervenire per apportare lievi miglioramenti ai voti dati dal professore. La cosa proseguì fino a che il professore, accorgendosi, entrò in classe con piglio iroso e, sottolineando che non aveva certezza di ciò che era avvenuto, diffidò gli alunni dal ripetere il gesto. Anni dopo Ostinelli aveva spiegato a Pirondini che in simili circostanze l'uomo saggio deve dare immagine di estrema ira esteriormente, rimanendo perfettamente indifferente interiormente.
Anche Renzo Gorini condivide con noi una riflessione e cioè che mentre ogni essere umano utilizza la propria parte intellettuale per il 20% e quella sensitiva per l'80%, con Enrico Ostinelli avveniva esattamente l'opposto.
La conviviale si chiude con il ricordo delle due figlie del professore, che con discrezione testimoniano l'esempio dell'amore per per conoscenza, per l'approfondimento e lo studio del mondo che ci circonda reso dal loro padre.
Ci lasciamo quindi condividendo le parole della presidente che sottolinea la particolaritá del rapporto di Ostinelli con i suoi studenti, basata sulla sua capacitá di provocare entusiasmo, e quindi di appassionare allo studio e alla scienza.
Veronica Airoldi

 

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