Ventenne nei meravigliosi anni ’60
15 Gen 2014

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CONVIVIALE DEL 15 GENNAIO 2014


La socia Fulvia Bianchi Longo ricorda le sue esperienze professionali

 

Nell'immagine: Fulvia Bianchi Longo con Roberta Peverelli e Giuliano Collina

Dopo un aggiornamento di Michele Pierpaoli sull’attività del Gruppo di lavoro insubrico, si prosegue con le conviviali “rosa” volute dalla presidente Peverelli.
E’ la volta di Fulvia Bianchi Longo, che ci riporta agli anni ’60 di Brigitte Bardot e della minigonna (luccichio negli occhi dei soci coevi..) nei quali iniziava la sua carriera professionale.  Dopo il diploma, seguendo i suggerimenti del padre che la spronava a rendersi indipendente, l’impiego in Danzas, colosso delle spedizioni internazionali. Altri tempi: minimo 9 ore di lavoro per 5 giorni la settimana e possibilità di uscire la domenica pomeriggio, con “coprifuoco”  alle 19; a soli 21 anni il matrimonio con Franco.
A Chiasso arrivava tutta la merce italiana per le destinazioni europee e Fulvia curava in particolare il Belgio, dove operavano 3 corrispondenti; l’Olanda – con Anversa – era meta  principale dei trasporti via mare, essendo il porto di Genova meno utilizzato per via delle vertenze sindacali con i Camalli. Dal ’68 le difficoltà degli anni di piombo e nel 1973 la crisi petrolifera, con il franco svizzero che continuava a salire; i primi licenziamenti arrivarono ai lavoratori italiani.  Chiasso continuava a essere al centro degli scambi internazionali perché era molto affidabile; Fulvia prese a girare per l’Europa, venendo a contatto con nuove realtà economico-sociali, come le misure introdotte dalla Thatcher in Inghilterra, che in Italia arrivarono dopo trent’anni. Era necessario ripensare ai sistemi di trasporto e Danzas implementò – con esiti purtroppo negativi - lo scambio gomma-ferro, già attuato in America. Il centro di smistamento, che utilizzava il passante ferroviario per Monaco di Baviera, si spostò all’interporto di Campogalliano, riducendo sensibilmente i flussi su Chiasso, già penalizzati della modifica degli accordi internazionali sui costi di trasporto.
Nel 1989 Fulvia aderisce alla proposta di una piccola società toscana a conduzione familiare che vuole aprire una succursale a Como, accettando la sfida di divenire socia responsabile di un’attività che deve partire da zero.  Nel 1993, con l’abolizione delle barriere doganali, si assiste alla chiusura dei colossi – ma non solo -  delle spedizioni, ma il settore è comunque in difficoltà per effetto della riduzione delle operazioni. A cinquant’anni Fulvia si ritrova a dover fronteggiare ulteriori difficoltà ma non demorde, lavorando sino a sera tarda – abitudine che peraltro non ha perso -: la “sua”Alpi-laghi” è in tutto il mondo e ottiene la certificazione di qualità. Anche l’introduzione dell’euro crea problemi, superati comunque con la consueta determinazione; nel 2008 è nominata presidente dell’Associazione lombarda di spedizionieri e trasportatori (Alsea) e - in questa veste – tra l’altro introduce la collaborazione con l’Istituto Pessina per gli stages  degli studenti nelle Aziende associate.
Uno sguardo sul settore: uno studio recente di Ambrosetti evidenzia un indotto di 200 md di volume d’affari (3% del PIL); Fulvia ritiene che una riqualificazione di alcuni porti italiani potrebbe riportare da noi il traffico ora dirottato altrove. La Cina e la Russia sono i nuovi mercati interessati agli scambi internazionali e 28 paesi europei stanno predisponendo un progetto per creare una rete;  i Cinesi vogliono costruire una ferrovia sino all’Europa, per utilizzare ferro-gomma: il futuro sarà quindi solo per chi saprà inserirsi in queste nuove prospettive di sinergie e investimenti.
Aprendo gli interventi Baj definisce Fulvia “comandante”: condivide lo spirito vissuto negli anni ’60, che induceva a pensare di poter fare tutto e che oggi, purtroppo, non è più realisticamente immaginabile. Anche Pomentale ci riporta a “quei tempi”, ricordando una festa di fine anno con le ragazze a casa dieci minuti dopo la mezzanotte e i maschi a consolarsi in cantina (non era quindi tutto così “rosa”!). Gandolfi ringrazia Fulvia per la sua costante attività di sostegno al club e ai giovani, anche attraverso la Tavernola Calcio che con Franco supporta. Corengia, evidenziando quanto più difficile fosse allora, per una donna, emergere professionalmente, vuole ricordare anche l’impegno sociale di Fulvia (tra l’altro una delle anime più determinate degli “Amici di Simpatia”) che – malgrado i ritmi di lavoro frenetici – trova tempo ed energie da dedicare ai meno fortunati: rotariana, quindi, sotto tutti gli aspetti, un esempio per tutti.
Chiude Peverelli ringraziando Fulvia – anche per aver “sponsorizzato” questa conviviale –: a lei l’onore di “inaugurare” i nuovi omaggi ai relatori ricevendo la nuova opera di Giuliano Collina.
Angela Corengia

 

Prossimo Evento


"Il Catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura " Massimiliano Mondelli
Inizio: 08.05.2024, 14:00
Luogo: Dopo le visite alle mostre pranzo conviviale al ristorante Antica Darsena
Visita in S.Pietro in Atrio e Broletto con Massimiliano Mondelli presidente dell'Accademia Pliniana

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