Alla ricerca della crescita perduta
27 Nov 2013

rotary_baradello_13_nicola

 

CONVIVIALE DEL 27 NOVEMBRE 2013


Una lezione di economia del Professor Piercarlo Nicola

 

Nell'immagine: il Professor PierCarlo Nicola con Roberta Peverelli


E venne il giorno dello zio ... ma che zio!
La nostra Presidente ci presenta il relatore, adottando un approccio di basso profilo ma la lettura del curriculum del Prof. PierCarlo Nicola è semplicemente impressionante: innumerevoli gli incarichi accademici e le pubblicazioni, che l’hanno portato al vertice del mondo culturale, come socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
La relazione inizia in modo leggermente rigido: da un lato l’attesa – forse un po’  intimidita da parte della platea rotariana; dall’altra l’evidente difficoltà del relatore nel rivolgersi a persone che per lo più ignoravano l’esistenza di una Economia Teoretica, che poco ha da spartire con l’economia finanziaria e con quella reale; una economia fatta di astrazioni, ipotesi, modelli di sviluppo troppo spesso ignorati dalla politica e dal mondo imprenditoriale.
Impossibile un decoroso “riassunto” della lucida esposizione del Prof. Nicola che i più interessati potranno leggere come allegato elettronico.
Soltanto alcuni stralci, quindi, scelti fra i più pregnanti.
“Prima di entrare nel vivo desidero porre l’accento sull’impiego inappropriato di un termine di uso corrente, specialmente nei contributi di carattere giornalistico. Si sente parlare e scrivere frequentemente di “economia reale” e di “economia finanziaria”; nell’ascoltare e vedere scrivere l’espressione “economia finanziaria” sembra a me di avvertire una irriverente e tutto sommato immeritata detrazione dell’economia. In realtà, almeno secondo il mio modesto punto di vista, che credo sia largamente condiviso dagli economisti accademici almeno nei loro scritti di carattere scientifico, esistono due distinti comparti della conoscenza e dell’attività pratica: l’economia e la finanza. L’economia si occupa della produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi, compresi la moneta e il credito, mentre la finanza ha come oggetto la predisposizione di strumenti immateriali il cui scopo dovrebbe essere quello di facilitare l’impiego fruttifero del risparmio e la salvaguardia dei patrimoni, soprattutto quelli di natura finanziaria, con riferimento sia alle famiglie sia alle imprese.
E’ un fatto che gli strumenti inventati dalla moderna finanza, spesso denominata a giusto titolo “finanza creativa”, si sono accresciuti a dismisura negli ultimi dieci o quindici anni, tanto che il loro valore è considerato essere pari da sei a nove volte il prodotto mondiale lordo (PML), che nel 2012 valeva all’incirca 53200 miliardi di euro. Alcuni esperti ritengono addirittura che gli strumenti finanziari raggiungano un ammontare pari a venti volte il prodotto mondiale lordo, ma forse questa stima è davvero esagerata. Comunque sia, se l’attuale perdurante recessione di dimensioni mondiali è paragonabile a quella iniziata nel 1929 del secolo scorso, forse una parte significativa del demerito è imputabile alla disinvolta finanza dei nostri tempi.”.
Con riferimento al mito indiscusso del tasso di crescita, il Prof. Nicola , dopo aver illustrato una tabella di crescita elaborata sulla “formula molto semplice” che la regola, enuncia in modo  piano:
“Per esempio, riferiamoci alla Cina, la cui popolazione attuale si aggira attorno a un miliardo e trecentocinquanta milioni, e che economicamente per molti anni è cresciuta a un tasso vicino al 10%. Potrebbe mai la Cina, per un intero secolo, crescere economicamente in media a questo tasso annuale? Il suo PIL diventerebbe 13780 volte quello attuale, una enormità inimmaginabile. Se anche crescesse solo al tasso medio del 7% annuo, in un secolo l’economia della Cina avrebbe una dimensione pari a 867 volte quella attuale. Eppure, molti commentatori economici, che non hanno evidentemente riflettuto sulla forza dirompente dei tassi di crescita persistenti, elogiano la crescita economica tumultuosa della Cina odierna, senza rendersi conto che è del tutto irraggiungibile, se non per un limitato numero di anni. Forse il tasso medio del 10% potrebbe verificarsi per un piccolo paese arretrato con un PIL molto basso e una popolazione numericamente ridotta. Probabilmente, almeno a livello mondiale, un tasso di crescita medio annuo secolare dell’economia attorno al 2% sarebbe già più che soddisfacente con buona pace di coloro che ritengono di poter sostenere una crescita economica ben più accentuata.”.
Dopo una breve dissertazione sul caos deterministico: “quando gli economisti applicati sbagliano previsioni, e questo è quasi sempre vero, una valida giustificazione ai loro errori può essere avanzata analizzando modelli che portano al cosiddetto caos deterministico.”.
Ben diverso, quindi, il mondo degli economisti puri, quasi filosofi che studiano complessi e spesso perfetti modelli teoretici, rispetto a quello degli economisti “applicati”, le cui previsioni troppo spesso confliggono con realtà determinate da fattori incontrollabili e scarsamente prevedibili.
Numerosi gli interventi: il Dott. Sandro Litigio, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti, evidenzia il rigoroso rapporto fra ripresa ed aumento dell’occupazione; la Presidente Peverelli rammenta l’importanza sempre crescente della  green economy.
Altri interessanti interventi dei soci  Capsoni, Bocchietti, Pierpaoli, Bianchi Longo, Roncoroni, Arcioni – gradito ospite.
Interessante ed appassionante l’intervento dell’ospite Renzo Gorini (già, proprio il nostro Renzo, attratto dallo spessore culturale del relatore) che dopo aver analizzato il caso Russia (da comunismo ad oligarchia, non democrazia) trae le conclusioni più logiche dalla “formula molto semplice” esposta dal Relatore: la crescita costante è fisicamente impossibile, la ricchezza deve essere distrutta per provocare la conseguente ricrescita .. (purtroppo la storia, dall’antichità all’ultimo dopoguerra lo conferma! n.d.r.).
Prosit!
Enzo Pomentale

 

Prossimo Evento


Riunione sospesa per festa nazionale
Inizio: 01.05.2024, 14:00
Luogo: sospeso
La consueta conviviale del mercoledì è sospesa perchè è la festa dei lavoratori

Calendario Eventi


«   Aprile 2024   »
lumamegivesado
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
     

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.