CONVIVIALE DEL 20 NOVEMBRE 2013

La relazione del presidente Alberto Francoli

Nell'immagine: Alberto Francoli, Angela Corengia, Roberta Peverelli e Salvatore Amura

Prima della conviviale dedicata al programma dei giovani del Rotaract Como, Angela Corengia presenta il nuovo Socio Salvatore Amura (v. curriculum in calce).
Prende quindi la parola Alberto Francoli, presidente del RTC Como. Il suo anno rotariano è caratterizzato dal rinnovamento, a partire dalla comunicazione (e se ne ha la prova immediata in quanto per le slides utilizza il cellulare). Il numero dei soci è in aumento (ci sono sette aspitanti) e l’età media conseguentemente si abbassa; nel consiglio direttivo è stato ridotto il numero dei membri, allargando tuttavia le riunioni a tutti coloro che vogliono parteciparvi.
Il tema dell’anno è la conoscenza di alcune realtà che si occupano di disagio sul territorio e con questo obiettivo è anche mutato il modo di fare “service”, in particolare al “Sorriso”: anziché andare settimanalmente a gruppetti per eseguire i lavori commissionati all’Associazione (che Alberto definisce “service passivo” perché non c’è alcun contatto con i ragazzi), ogni mese si organizza un evento con gli ospiti cui partecipano tutti i soci, offrendo aiuto concreto in termini di tempo.  Proprio questa è la disponibilità richiesta: non avendo i ragazzi possibilità economiche, ci si mette a disposizione per raccogliere fondi  (recentemente la giornata dedicata a Como Cuore ha consentito di incassare più di 1.000 euro da destinare all’acquisto di defibrillatori per associazioni con scarsi mezzi e vi hanno partecipato quasi tutti i soci).
Con l’Associazione Cometa, conosciuta in occasione di un Interclub con il Baradello, c’è un accordo per svolgervi tutte le conviviali che prevedono la cena; in questo modo il corrispettivo per il ristorante va interamente alla scuola alberghiera. Alberto vuole sfatare l’idea che il RTC sia composto da  ragazzi che si atteggiano, “vestiti da pinguini”, a rotariani: l’obiettivo primario è quello di “servire”, partecipando con continuità a tutte le attività del club. Oltre alle conviviali di rito sono state istituite le “Post” (i “Caminetti adottati da qualche Club Rotary), riunioni meno formali – in genere aperitivi - che hanno lo scopo di “fare gruppo”, cui si invitano anche amici per far conoscere il RTC e favorire l’incremento dell’effettivo. Altri momenti di coesione sono le conviviali organizzate a casa di chi si rende disponibile per ospitare tutti, il che consente di risparmiare sui costi, incrementando i fondi per le attività di service. Si condividono gli interessi e gli hobbies dei soci, in particolare attraverso le iniziative sportive: “Segui il Filo” – nel senso di Filippo Santambrogio - è la corsa del sabato mattina, cui normalmente partecipano più di una quindicina di soci e qualche “infiltrato”; poi ci sono partite mensili di calcio a 11 che fanno incontrare membri di altri RTC e vecchi soci con lo scopo di raccogliere fondi a favore di chi viene indicato dalla squadra vincente. E’ confermata l’organizzazione del 2° Memorial Giorgio Luraschi, sponsorizzato dal nostro club, che sarà a 5 giocatori e si svolgerà al campo della Cometa (anche in questo caso l’obiettivo è la raccolta fondi); verrà richiesto il Patrocinio del Comune e Como Cuore ha già assicurato la presenza.
Le riunioni, per evitare una serie di impegni settimanali, sono concentrate nel “Rotaract week end”, quindi consiglio, service e conviviale in un unico fine settimana al mese; in questo modo è possibile avere uma presenza massiccia, potendo programmare tempestivamente gli impegni. I social network sono le forme di comunicazione adottate, rinunciando al sito che non aveva praticamente visitatori, per consentire l’apertura anche a non soci.
Importante anche l’aspetto della formazione, gestito attraverso la pubblicazione - non in forma cartacea - del bollettino (due numeri l’anno); vi troverà posto una rubrica per far conoscere i temi rotariani e per rispondere ai quesiti, di soci ma non solo. 
Un ultimo appunto: tra i soci non ci sono figli di rotariani!
Veloce ed esauriente la relazione di Alberto, a disposizione per le domande di rito.
Apre gli interventi Antonio Luchini che,  a nome dell’Associazione “il Sorriso”, vuole ringraziare il RTC Como per l’assiduità con la quale segue da anni gli ospiti; su sua richiesta Alberto conferma che si adopererà per fare in modo che qualche ragazzo del Sorriso possa partecipare al service di zona “Camp dell’amicizia”, organizzato dal Distretto.  Longatti trova non appropriato l’affiancamento del simbolo del Comune di Como a quello del RTC (a questa osservazione si associa anche Roncoroni): Alberto chiarisce che vuole essere un modo per rafforzare l’idea del legame con il territorio che caratterizza il suo anno, senza alcun altro scopo di tipo politico; per le comunicazioni che vanno all’esterno utilizza il logo tradizionale, con la Lucia. Ascolterà comunque il suggerimento di modificarlo.
Gandolfi si complimenta invece con Alberto, sia per la capacità di reazione ai cambiamenti che per il programma. Agli apprezzamenti si uniscono Brenna e Panini, che evidenziano la necessità di trattenere nel Rotary i ragazzi che escono dal RTC: Roncoroni li invita a partecipare alle nostre conviviali e Corengia ricorda la proposta che farà la Commissione giovani per agevolare la permanenza dei ragazzi nel Rotary.
Chiude Peverelli: non abbiamo nulla da insegnare, molto da imparare!               
Angela Corengia