CONVIVIALE DEL 16 NOVEMBRE 2013
La partecipazione allo spettacolo inaugurale della stagione di prosa del Teatro Sociale
Nell'immagine: Francesco Peronese, Barbara Minghetti, Roberta Peverelli, Sara Cerrato e Armando Sommariva
Interclub con il RC Como, in occasione dell’apertura della stagione di prosa, per “La grande magia” di Eduardo De Filippo, con la regia del figlio Luca che ne è anche interprete. E’ il primo “service” di quest’anno rotariano: i due Club comaschi hanno erogato un contributo ad Aslico per festeggiare i 200 anni del Teatro Sociale. Ritrovo in sala Bianca per un veloce aperitivo; in assenza dell’artista, che potrà salutarci solo dopo lo spettacolo, la presentazione della pièce è affidata a Sara Cerrato del quotidiano La Provincia. De Filippo scrisse “La grande magia” nel 1948 (tra l’altro l’anno in cui nacque il figlio Luca); dopo averla portata in scena in quell’anno, con scarso successo, non riprese più l’opera, “ripescata” solo negli anni 80 da Strehler con due memorabili edizioni al Piccolo di Milano. E’ una fiaba con retrogusto amaro, un lavoro un po’ diverso - rispetto a quello dell’autore - che Luca porta in scena in modo rispettoso e attento al teatro paterno; ha chiarito alla giornalista che la commedia non è mai stata rappresentata, dopo gli anni 80, perché i risultati raggiunti da Strehler hanno sempre scoraggiato i registi. Cerrato ne traccia la trama (risparmiandoci il finale), evidenziando le affinità tematiche con il primo teatro pirandelliano; evidente il gioco del metateatro, con un’indagine sul mondo degli artisti quasi a interrogarsi sull’attualità del teatro, all’epoca incalzato dal successo del cinema. Dopo la rappresentazione, al termine della quale Luca De Filippo ha fatto gli auguri al Teatro Sociale, l’artista ci ha ricevuto - alla spicciolata - nel camerino, dove Peverelli ha consegnato l’acquaforte di Collina. Angela Corengia
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