Serata a Molina ospiti di Nicoletta Nessi

24 Lug 2013

CONVIVIALE DEL 24 LUGLIO 2013

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Nell'immagine: Nicoletta Nessi con Roberta Peverelli

Peccato per chi è rimasto a casa! Che ci si aspettasse qualcosa di speciale era nell’aria, ma una sorpresa così importante e gradita, nessuno se la sarebbe immaginata. Per Nicoletta Nessi, perfetta padrona di casa, l’unica incognita poteva essere il temporale serotino che, sul nostro bel lago, al termine delle calde giornate estive, rinfresca e allieta occhi e umori mandando tuttavia in frantumi ogni programma all’aperto. Nessuna cena è stata rovinata: fresco, occhi e sentimenti sono stati invece largamente appagati da una delle cento meraviglie che il nostro Lario nasconde anche a coloro che si vantano di conoscerlo a fondo.
Quando arrivi a Molina, abbandonata la tua auto in un ampio e ben organizzato posteggio, pochi passi e sei già in un altro mondo. Un vicolo, angusto e declive quel che basta per segnalare la salita verso il centro del paese, ti conduce, passando sotto una bella volta in pietra, nella Piazzetta della Chiesa che si apre quasi con un sorriso facilitandoti lo sguardo a destra dove appunto è collocata la facciata della Parrocchia. Il ricordo corre alla più intima Piazzetta della Chiesa della Madonna Nera di Rogaro, sopra Tremezzo: sono molto simili e questo mi fa sentire a casa. L’udito e l’attenzione vengono subito richiamati dal vociare dei commensali seduti alla Trattoria. Tavolini bene ordinati, luci basse, il proprietario con la faccia simpatica che ti guarda nella speranza di ricevere la richiesta di un tavolo. Noi si va diritti e invece di inerpicarci per la bellissima gradinata, giriamo subito a destra calpestando l’acciottolato fino a guadagnare un ingresso importante, sostenuto da uno stemma nobiliare con tanto di felce. La casa di Nicoletta Nessi è una di quelle dimore che ami subito. Si respira l’aria del vissuto famigliare, un vissuto costruito sul garbo dettato dai particolari: la tinta dei muri con le mantovane, le porte, gli infissi, la folta vegetazione floreale – strettamente autoctona- ti accolgono con lieve ed educata serenità. La ghiaia sotto i mocassini scricchiola gentile. Ma tutto questo viene posposto, quasi con dispetto, man mano che ci si addentra nella proprietà. Si inizia a percepire la sorpresa. Si intuisce che la in fondo, dove il giardino fa finta di terminare in un bello slargo, apparecchiato con tante buone cose… si possa aprire una meraviglia. Ti affacci, e sotto di te ti appare uno dei più felici panorami che si possono ammirare sul ramo comasco del Lario; non a perdita d’occhio ma a controllo di orizzonte, segnato, il medesimo, dalle lineeÂÂÂ più che particolari dei nostri monti. Dalla via dei Monti Lariani a Carate, Laglio, Torriggia su fino ad Argegno e Pigra senza farsi mancare, sul lato destro, Pognana, i Monti di Nesso, la punta della Cavagnola e tutto l’immaginario che si accompagna alla Via Regia. Il tutto riempito la lui, sua maestà, il lago. Per emozionarci ancor di più e, vi assicuro, cari assenti, che sarebbero stati sufficienti la casa, il terrazzo e il cibo, la nostra cara Nicoletta ci conduce verso il belvedere che si raggiunge dopo aver incontrato, sempre nella proprietà, una caratteristica chiesetta, scendendo da vialetti delimitanti un giardino in perfetto ordine costellato da un vero tripudio di Ortensie ( e che ortensie!) in tutti i loro colori. E poi lauri intagliati con grotte nascoste al loro interno, filari di more, altrettanti di kiwi. E ancora, prati terrazzati, ortensie lilla, angolini intimi e panoramici, ortensie turchesi, gallerie di verde, grotte , madonnine. Un tripudio di magia lariana nella calma più assoluta e con il sole, placido, che se ne va giù sotto i Murelli. Ci riguadagnamo la terrazza imbandita contenti di esserci. Ad aspettarci, delle ottime cosine predisposte dalla Trattoria della Piazza esoticamente accompagnate da un formidabile pentolone carico di Gaspacho fresco da condire con tutte le sue verdurine da aggiungere a piacere. Vini di qualità, Verdicchio dei Colli di JesiÂÂÂ e Prosecco della Valdobbiadene. I dolci delle signore, a notte inoltrata, quando le luci dei paesi lariani iniziano a punteggiare le sagome delle montagne ancora perfettamente riconoscibili. Buona la prima! cara Roberta. Il primo mese è trascorso lieve e sereno come la serata che ci accompagna verso le vacanze. Nicoletta, attenzione! Abbiamo imparato la strada.
Franco Brenna

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