La visita in occasione del sessantacinquesimo di fondazione del Club gemello
Nell'immagine: i Presidenti Giacomo Colombo e Daniel  Helmstetter con le mogli

 – Relazione di Alberto Cano e Andrea Giordano:

Ospitiamo – e in qualche modo ne siamo i padrini – un nuovo progetto culturale che, come ci spiega Alberto Cano (uno dei promotori dell’iniziativa, anima tra l’altro dei “Lunedì del cinema” al Gloria) nasce dalla considerazione che Como e il suo lago sono stati, nei cento anni della storia del cinema, protagonisti di numerosi set, anche pubblicitari.
Viene proiettato il filmato “Star lake”, realizzato da Paolo Lipari, che raccoglie appunto molte delle scene girate sul nostro territorio tratte da film di registi importanti, testimonianze anche di panorami ormai scomparsi perché fortemente urbanizzati. Le ultimi immagini sono state girate addirittura dai fratelli Lumière  nel 1898;  è iniziata quindi una ricerca – non ancora ultimata – per una catalogazione completa, che costituirà memoria storica per il nostro territorio ma anche per la storia del cinema.
 L’idea è nata dalla scoperta di un film del 1934, “Tempo massimo” di Mario Mattoli, girato sul lago con un giovanissimo Vittorio De Sica, che aprirà la rassegna 2013 del Festival: in programma film che hanno come protagonista il paesaggio.  Si tratta di un’iniziativa del tutto nuova, con proiezioni dapprima in cinque località sul lago (tra cui Villa Carlotta) e poi alla recuperata Arena del Sociale (dal 14 luglio, con un passaggio di testimone dal “Festival Como città della Musica”, il cui ultimo concerto è dedicato alle musiche di Morricone), dove verranno proiettati – dal 15 al 23 luglio – i nove film scelti per la rassegna 2013.
La parola poi ad Andrea Giordano, giovane critico cinematografico comasco, incaricato di scegliere le pellicole per la manifestazione.  Il paesaggio è inteso non solo come scenografia ambientale, ma anche come luoghi sociali e dell’anima, di memoria e sentimenti, di conflitti tra natura e urbanizzazione.  Le pellicole selezionate sono per lo più transitate in importanti manifestazioni internazionali ma mai arrivate in Italia; il programma prevede anche incontri con ospiti di rilievo e una sezione di documentari, che verranno proiettati in sala Bianca al Sociale.  Si percorrerà il territorio locale attraversando le periferie urbane, la Spina Verde e i luoghi dimenticati o recuperati alla socialità (il parco Negretti, ad esempio, che sarà sede di incontri), per reinterpretare e ri-conoscere il nostro paesaggio.  Giordano non nasconde le difficoltà economiche, che non devono tuttavia scoraggiare perché l’obiettivo è quello di coniugare cultura e turismo per arrivare ad offrire un programma interessante in occasione dell’Expo 2015. E’ stata costituita un’associazione no profit che raccoglie professionisti che lavorano gratuitamente e si cercano sostenitori, anche fuori dal territorio.
La rassegna non è stata per il momento studiata come concorso, anche se non si esclude questa possibilità per il futuro, soprattutto orientata verso giovani cineasti (in collaborazione con il “British council Film”). Quest’anno verrà dato un riconoscimento al regista Giorgio Diritti.  
L’idea di fondo è quella comunque di mostrare pellicole di qualità che trovino anche il consenso del pubblico, quindi non solo addetti ai lavori ma anche appeal per cittadini e turisti. Le bandiere che animano questa iniziativa – che vuole essere anche stimolo per l’economia del territorio - sono la curiosità e la passione e i due relatori ne sono sicuramente animati.  

Angela Corengia