La serata degli auguri di Natale
12 Dic 2012
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CONVIVIALE DEL 12 DICEMBRE 2012
Conferiti il premio professionalità alla giornalista Maria Castelli e la Paul Harris Fellow al Dottor Antonio Monaco per il Corpo dei Vigili del Fuoco
Nell'immagine: Maria Castelli riceve da Giacomo Colombo l'opera realizzata da Giuliano Collina per il "Premio professionalità 2012"


Tradizionale ritrovo al Ristorante del Golf di Villa d’Este a Montorfano per la serata degli auguri di Natale.Numerosi i presenti e programma ricco, come i tavoli predisposti all’ingresso della sala dove sono esposte le confezioni di biscotti realizzati dalle nostre Signore su idea di Fausta Colombo, che ha trasformato per più di una settimana la sua cucina in un laboratorio artigianale preparando più di dieci chili di biscotti di ogni forma e qualità – praline al cioccolato comprese - e quasi un centinaio di sacchettini di biglietti natalizi. Il marito Giacomo si è limitato a portare sessanta panettoni artigianali, per completare il “mercatino” che comprendeva anche miele e caramelle (chiaramente Ambrosoli) e qualche oggetto decorativo dono di Nessi.Al tavolo della Presidenza, tra gli ospiti, l’amica Maria Castelli, che legge - nelle pause dell’ottima cena il cui menù, dal titolo “Natale in casa Cupiello”, è stato curato da Franco Brenna - alcune delle sue brevi storie, pubblicate su La Provincia nella rubrica “Quaranta righe”.Prima sorpresa: proprio a Maria Castelli viene conferito il “Premio professionalità 2012”. Colombo le consegna la bella opera realizzata allo scopo da Giuliano Collina e legge la motivazione: “Maria Castelli – Formatasi nell’ambiente del giornalismo di provincia fin dagli studi universitari, ha intrapreso la carriera professionale interessandosi subito a fondo dei problemi, delle situazioni, dell’evoluzione del costume nel territorio lariano al quale è stata sempre fedele. La sua esperienza di quotidiana indagatrice della realtà che ha sempre voluto conoscere da vicino, si è esercitata per molti anni con successo come cronista d’inchiesta sui giornali e come corrispondente della Rai. Negli ultimi anni ha affinato la conoscenza di persone, divenendo una valida descrittrice di paesaggi non più solo di cronaca ma di varia umanità, segnalandosi per l’efficace capacità di sintesi e la coinvolgente acutezza psicologica.”E’ affidato a Longatti il compito di tracciare la figura professionale di Maria.  Alberto ricorda che una volta i giornali erano fatti da poche persone; chi stava in redazione era soprannominato “c.. di piombo”. Maria non era tra questi, perché non aspettava le notizie seduta alla scrivania ma andava a cercarsele fuori, a volte le creava pur mantenendo credibilità e rendendole professionalmente valide. Non ha avuto, per tutta la carriera, alcun problema: tutto documentato e documentabile. Con gli anni ha cambiato angolo di visuale, passando a un giornalismo d’inchiesta; è comunque sempre stata vicino alle persone e i suoi articoli hanno il dono della sintesi (checché ne pensi il figlio Carlo che – presente – ha contestato questa peculiarità della madre), come dimostrano le storie che ci ha letto durante la serata. Maria confessa che per la prima volta le mancano le parole, malgrado i quarant’anni di professione e si limita ad un “grazie” ripetuto più volte con emozione.La seconda sorpresa è il conferimento della Paul Harris Fellow al dottor Antonio Monaco per il “Corpo nazionale dei Vigili del fuoco” con la seguente motivazione:“Fra i custodi della sicurezza pubblica e gli addetti alla salvaguardia delle persone si sono sempre distinti per la prontezza degli interventi, il coraggio nell’affrontare situazioni di estremo pericolo, la dedizione all’impegnativo compito di salvare persone in condizioni di estrema difficoltà. Quando occorre qualcuno disponibile per risolvere situazioni di emergenza, circoscrivere zone abitate erose dal fuoco o di accorrere dovunque eventi naturali, anche di gravissima entità, rendano impossibile il normale corso della vita delle popolazioni, loro rispondono prontamente all’appello. Senza nulla chiedere, nemmeno titoli di merito, per la loro costante disponibilità, distinguendosi sempre per le prove di fratellanza umana elargite con generoso slancio.”Il dottor Monaco, ringraziando, elenca solo gli interventi più recenti, tra cui in Emilia in aiuto ai terremotati. A Maria Castelli lo lega un ricordo affettuoso del periodo in cui Monaco fu Comandante a Como; in particolare ne sottolinea la professionalità che ha sempre caratterizzato i suoi articoli (“contrariamente a molti suoi colleghi scriveva quello che le veniva detto”) ed è felice del riconoscimento che le è stato attribuito. Maria, al riguardo, racconta un aneddoto: il primo maggio del 2002 bruciò una Cappellina a San Fedele Intelvi; intervistò i presenti e un’anziana signora, anzichè raccontarle i fatti, continuò a ripetere “Ho toccato il comandante dei Vigili del fuoco..”, avvicinando la figura dei Pompieri a quella degli Angeli. Maria chiese a Monaco l’autorizzazione di riportare anche questa dichiarazione, ma le fu negata.Intanto che i soci fanno i loro acquisti al “mercatino”, Giacomo distribuisce il suo omaggio ai soci, un originale portaritratti in cui spera che s’inserisca la sua foto a perenne memoria.Informa poi che il ricavato della serata sarà versato agli amici della Casa di Gino, rappresentati qui da Gianni Magni – direttore del centro - e da Padre Johnson (soprannominato dai ragazzi Gegè), cui è affidato il compito di ricordarci il significato del Natale. Il Sacerdote legge un brano da una poesia di Madre Teresa di Calcutta: “E’ Natale. E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano, ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro..”sottolineando che a far nascere Gesù sono  l’amore fraterno e la carità e che il Natale deve farci sentire un’unica grande famiglia.Gianni Magni presenta poi la “Casa di Gino card”, un’iniziativa che vuole fidelizzare gli amici del centro per creare una sorta di rete in aiuto all’attività. La “carta” da diritto a un piccolo sconto sui prodotti venduti al negozio e quanto raccolto sarà finalizzato – e rendicontato ogni anno – a una borsa lavoro per un ospite e ad altre esigenze della Casa (completamento degli arredi ecc.).Un augurio particolare, infine, a Chicco Gelpi – presidente 2014-2015 eletto dall’assemblea “in contumacia”–, prima degli abbracci e baci finali.Grazie a tutti quelli che hanno collaborato per la buona riuscita del “mercatino”, che ha consentito di donare alla Casa di Gino oltre 2.000 euro.

Angela Corengia

 

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