I SOCI A MAGGIO 2010

Scorpiamo, su La Provincia del 6 maggio, che Franco Brenna ha presentato una sua nuova "creatura": LAC, acronimo che sta per  Libera Associazione Culturale (in dialetto anche un omaggio alle sue radici). Ne sappiamo di più da un articolo - a lui dedicato - apparso sul quotidiano del 13 maggio a firma Laura D'Incalci: "Natura e cultura sono inscindibili nei contesti del lago lariano dove un cielo che si specchia nell'acqua non definisce soltanto un panorama incredibile, ma alimenta ispirazioni, poesia, fantasia… E' forse questa la percezione che Franco Brenna sta consolidando con la realizzazione di un progetto che promette un felice connubio fra natura e arte." LAC nasce con l'intento di valorizzare risorse e tradizioni del territorio e la sua Sede sarà la Casa Brenna-Tosatto nella Tremezzina, recente impegno di ristrutturazione del nostro instancabile Franco. Ha realizzato il suo sogno, quello di dar vita a una galleria d'arte per le numerose opere di Pupi e dello Zio Tosatto - e forse non solo -, ma anche un atelier per artisti di ogni età. Non vorremmo mancare all'inaugurazione.

Il Bennet di Gianna Ratti, del quale è impossibile seguire tutte le iniziative nel campo sociale (una delle più recenti è un contributo alle famiglie che hanno figli con disturbi specifici di approfondimento, che coprirà il 50% del costo della diagnosi) entra nel mondo dello sport e lo fa sponsorizzando il glorioso basket del Cantu' per i play off. Un bel "matrimonio", che ha già portato la squadra in semifinale dopo aver battuto l'ostico Bologna.

Altro Socio di punta il President Chicco Gelpi, che - dopo essere stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, dove ha parlato di "mobilità responsabile" -, ha portato a Como l'automobile mondiale, ospitando a Villa Erba 400 delegati della FIA e dei Touring Club per la Conference Week 2010.  "Uno spot così ce lo sogniamo", titola La Provincia del 18 maggio riferendosi all'azione di promozione turistica che un tale evento avrà sul territorio. E noi continuiamo a "sognare" Chicco, sperando che tra un impegno e l'altro trovi il tempo per venirci a salutare.

In occasione della mostra sugli anni '70 inaugurata alla Villa del Grumello, numerosi sono i nostri Soci protagonisti delle fotografie esposte. I quotidiani comaschi dedicano ampio spazio all'evento, anche perché lo scopo è benefico (per l'Associazione "Accanto", vicina ai  malati terminali dell'Ospice San Martino).
L'Ordine dedica paginate di cronaca e  articoli (tra cui uno di Brenna in cui rievoca "il lancio della tolla dell'Olio Sasso da parte del Pupi" e uno di Daniele Roncoroni). Nelle foto esposte al Grumello non manca quasi nessuno dei nostri mitici rappresentanti della "gioventù dorata", che - bisogna ammetterlo - si sono "conservati" piuttosto bene (i maschi, soprattutto). Qualche capello in meno (Franco Brenna) o qualche chilo in piu' (Daniele Roncoroni), un Chicco Gelpi sempre dietro ai motori, altri solo un po' più brizzolati.   Ma non abbiamo dubbi che lo spirito non sia cambiato.

Fulvio Capsoni, quale Presidente della Commissione Paesaggio, da tempo combatte la sua lotta - sembra solitaria, all'interno delle Istituzioni - contro le "brutture" messe in atto dall'Amministrazione. L'ultima, in ordine di tempo, è quella contro i finti sassi del "muro della vergogna", come ormai è chiamato l'intervento sul Lungolago. Come se non bastasse questa imbarazzante realizzazione da Swissminiature, pare anche che la pendenza della scalinata a lago la trasformi in un taboga. Speriamo che Fulvio non molli, perché Como non si merita "pitoccate".

Una "new entry": Massimo Gervasini, quale Presidente del Centro Sub-Nettuno (una delle  storiche società sportive comasche), è protagonista di un articolo apparso sull'ultimo Magazine de La Provincia.  Dall'intervista rilasciata a Marco Castelli apprendiamo che "chi fa immersioni nel Lago di Como è in grado di affrontare qualunque mare del mondo.." Un altro contributo allo sviluppo di quel turismo multiforme che tutti sogniamo per il nostro Territorio.

Su La Provincia del 30 maggio abbiamo il piacere di vedere (in foto) il nostro Socio Giovanni Moschioni - Docente di Controllo del rumore al Politecnico -, che con il suo apparecchietto da Eta Beta ha "misurato" i rumori della Città. "Como è una città sfortunata" ha dichiarato nell'intervista "non ce ne sono molte che abbiano un centro storico così vasto e così pedonalizzato, privo cioè di traffico. Il rumore di fondo lungo le strade è davvero basso. Nelle case, a finestre chiuse, è inferiore a 18 decibel. Si può avvertire con chiarezza il suono del respiro umano. Facile allora immaginare come sia percepito il rumore di decine di persone assiepate lungo le strade." Secondo Moschioni non ci sono soluzioni che possano risolvere il problema e conclude: "Questione di abitudine. Chi abita lungo le grandi arterie non ci fa caso, ma qui, nel cuore della città, si è passati in pochi anni dal percepire il rumore dei tarli che rosicchiano il legno dei sottotetti al suono della movida. E il "salto", per alcuni, può essere insopportabile." Quindi dobbiamo solo sperare in una maggiore tolleranza ma soprattutto nell'educazione dei protagonisti delle notti lariane.

Spazio sulla stampa locale per l'evento proposto dal nostro Club a favore della Città: "L'isola del razionalismo."  L'Ordine dedica addirittura una pagina, a firma Ebe Gianotti, che ricorda come il Baradello non abbia voluto lasciare cadere nel vuoto il progetto di recupero dell'ULI, offrendo un dibattito pubblico per farlo conoscere ulteriormente (dopo la mostra alla Villa del Grumello) al fine di rilanciarlo in vista dell'Expo 2015.

Grande evento il 28 maggio: l'inaugurazione del Parco Tecnologico di Lomazzo nell'ex opificio Somaini, recuperato attraverso la Como Next. Altro sogno realizzato: quello di Paolo De Santis che ha voluto fortemente questa iniziativa per cercare di "cambiare pelle" all'economia del territorio. In cinque anni di lavoro intenso suo e dei suoi collaboratori (in primis i "cugini" del Como Filippo Arcioni e Giorgio Carcano) e grazie anche al coinvolgimento di Fondazione Cariplo, Banche, Imprenditoria comasca e Associazioni, ha dimostrato che "si può fare". Una bella lezione alla politica locale (che ha pensato bene di non mandare all'inaugurazione né il Sindaco di Como né il Presidente della Provincia), che continua a languire  nel limbo di lotte intestine mentre la Ticosa da il benvenuto ai turisti con la sua discarica di detriti e disperati.

Angela Corengia

 

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