Donne e uomini: l'elogio della differenza
04 Mar 2009
novellizottola

CONVIVIALE DEL 4 MARZO 2009
Un colloqio con lo scrittore Luca Novelli in occasione della festa della donna

Nell'immagine: Luca Novelli, Giovanni Agterberg e Anna Zottola


La serata organizzata in occasione dell'otto marzo è un piacevole incontro con una nostra conoscenza, quel Luca Novelli che abbiamo avuto modo di apprezzare in occasione della presentazione del  "progetto Darwin".
Novelli, introdotto da Campisani, è naturalista ma soprattutto "divulgatore di scienza" e, forse perché abituato a scrivere testi scientifici destinati ai ragazzi, lo fa in maniera ludica. Lo dimostra il titolo del libro da cui prende spunto per la conviviale: "La donna ce l'ha più grosso.. (il cervello naturalmente)", che - malgrado il contenuto appunto scientifico - gioca con i termini sino ad aver causato una vera e propria "insurrezione" di alcune donne che non hanno a suo tempo gradito  l'ironia dell'autore, gridando allo scandalo sino a decretare - dopo il primo successo  editoriale che lo vide anche ospite di trasmissioni come il Costanzo Show - la sospensione delle ristampe. Così, per colpa di femministe arrabbiate o di moralisti poco propensi al sorriso, il libro è oggi praticamente introvabile in Italia.
Novelli, prima di entrare nel vivo della serata, ci informa che è uscito il terzo volume di "In viaggio con Darwin - il secondo giro attorno al mondo", tradotto in numerose lingue (tra cui il braille), con alcune tavole e disegni del nostro Federico Canobbio.
Novelli è lieto di parlare del testo oggetto della conviviale, che ha anche subito - in occasione di una serata culturale - un processo vero e proprio uscendone assolto con formula piena per il contenuto e condannato per il titolo, che ha tuttavia un fondamento scientifico. Infatti, malgrado il cervello della donna pesi meno rispetto a quello dell'uomo, proporzionalmente ha  un'incidenza superiore rispetto al peso totale. Non solo: "il corpo calloso del cervello della donna è più esteso di quello dell'uomo, soprattutto nella parte posteriore del cranio..", avvalorando la veridicità del titolo.
Storia, biologia e persino filosofia si fondono nella lettura a due voci (Corengia fa da "spalla" a Novelli) di brani tratti dal libro, che risulta estremamente gradevole per l'intelligente ironia e per la scorrevolezza della scrittura.
In apertura una considerazione di Pierre de Marivaux "Ci sono due sessi, uno dice di essere razionale, l'altro dimostra che non è vero" e l'intento dell'Autore "Non tutti gli uomini sono uguali, non tutte le donne sono uguali. Godiamoci la differenza."
E la "differenza" è così sintetizzata:
Lui Lei
peso medio del cervello g.1320 g. 1200
neuroni attivi 100.000.000.000 + 11%
geni 1.000.000 + 2%
battiti del cuore 70 78
speranza di vita 73 80
ritiene la lavatrice l'invenzione più importante nessuno 83%

   
Due le conclusioni al termine delle letture:
per gli uomini "La donna è una scienza, non un piacere" (G. D'Annunzio)
per le donne "Una donna intelligente vale un reggimento di imbecilli, ma è vero anche il contrario. Il vero problema della società futura è stabilire chi, fra uomini e donne, laverà le mutande" (L. Wertmueller).
E' Pomentale ad aprire gli interventi con una domanda "seria" sul metodo di calcolo delle aspettative di vita (per inciso quelle riportate nel testo risalgono al 96, anno in cui venne pubblicato il libro), cui Novelli replica precisando di aver attinto da dati statistici medi, evidentemente non ponderati.
E' poi la volta di Campisani (sconcertato per la negativa accoglienza del libro a causa del titolo), che legge un divertente brano dell'Autore sui "mitocondri". Prosegue sottolineando come alla base della civiltà ci sia il concetto, introvabile in natura, dell'uguaglianza sociale (di fronte alla legge) ed è inneggiando a quest'ultima ed al rispetto della reciproca dignità  il modo migliore per celebrare, oggi, la festa della donna.
Pierpaoli constata, citando come esempio la conferenza stampa di due Signore Ministro degli Esteri (USA e Israele), come le chavi della politica siano ormai approdate anche ad alti livelli alle donne, chiedendosi se mai si arriverà ad un predominio della politica femminile che non sia, come spesso oggi accade, solo una replica di quella maschile.
Novelli, rispondendo a quest'ultimo, ricorda come già in passato ebbero grande influenza sui mutamenti storici Sante e Regine; ritiene che una maggiore quantità di donne a livello istituzionale possa migliorarne il funzionamento, auspicando tuttavia una minor aggressività - che è retaggio maschile - di quella che oggi molte donne pensano di dover esibire.
E' ancora Campisani a sottolineare come le definizioni popolari derivino talvolta da una società ancora maschilista (un insieme di uomini "fa caserma", le donne fanno "pollaio") e mettendo in evidenza come le donne "mascolinizzate" non diano il meglio di sé. Storicamente la donna ha avuto un peso determinante ed il più delle volte "suggeriva" o "autorizzava" senza comparire come protagonista. La cosa più difficile è essere se stessi, perché purtroppo siamo vittime dei miti e tendiamo ad omologarci sui personaggi di maggior successo; la vita di coppia funziona quando uno aiuta l'altro a mantenere la propria identità.
Gandolfi ricorda poi come le donne abbiano avuto difficoltà ad entrare nel Rotary; ancora oggi molti "vecchi" soci ritengono un errore l'averle ammesse. Le donne che lavorano, oggi, cercano di raggiungere - e superare - i risultati degli uomini, con ripercussioni negative poi sulla famiglia. Lancia, conscio della provocazione, un auspicio: "il ritorno della donna al focolare".
E' Agterberg a chiudere la serata con una battuta: non è corretto che le donne vadano in pensione prima degli uomini, avendo - tra l'altro - un'aspettativa di vita superiore.
Concludendo: elogi - più che critiche - all'altra metà del cielo, senza tuttavia sminuire il maschio, di cui comunque le donne non possono fare a meno.
Ma soprattutto, coltiviamo con cura le differenze!

Angela Corengia

Nota: le parti in corsivo sono tratte dal libro di Luca Novelli "La donna ce l'ha più grosso (il cervello naturalmente)" Ed. Mondadori - 1996
 

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Visita in S.Pietro in Atrio e Broletto con Massimiliano Mondelli presidente dell'Accademia Pliniana

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