A Jean Marc Droulers il premio professionalità 2009
11 Mar 2009
premioprofessDroulers

CONVIVIALE DELL'11 MARZO 2009
In occasione della consegna del premio un incontro sul tema "Como e il turismo: quo vadis?"

Nell'immagine: Giovanni Agterberg e Jean Marc Droulers


Per la consegna del premio Professionalità 2009 la scelta del Consiglio, su indicazione del Presidente, è caduta su uno dei membri più rappresentativi del mondo economico comasco, il Dottor Jean Marc Droulers, amministratore delegato di Villa d'Este.
La targa è consegnata da Agterberg nella splendida sede di Villa del Grumello e Droulers, ringraziando il nostro Club, precisa che il riconoscimento costituirà per lui un ulteriore sprone a fare di più e meglio, soprattutto in questo difficile momento di crisi che l'economia globale sta attraversando.
L'occasione del premio è anche quella per fare il punto sul turismo comasco e l'incontro, coordinato dal Presidente del Centro Volta Ing. Franco Mercalli, ha come primo relatore proprio Droulers.
Il turismo a Como porta un indotto valutato in 2/3 milioni di euro e rappresenta, secondo Droulers, una possibile risorsa per uscire dalla crisi del territorio. Necessaria tuttavia una seria operazione di marketing, finalizzata a "commercializzare" le risorse disponibili.
Interessante è l'analisi delle metodiche adottate dagli Alberghi per promuovere la propria attività, sia attraverso terzi (franchising, tour-operators) che in maniera autonoma. Quest'ultimo sistema consente di mantenere un maggior valore aggiunto, ma richiede costanza e mette in gioco tutto il complesso dei servizi offerti. La diffusione di un marchio è operazione lenta che richiede continuità ed approcci diversi, indirizzati in base alla conoscenza della tipologia e qualità della clientela che si ritiene di poter ospitare, sulla base delle caratteristiche peculiari dei servizi che l'Albergo offre. Importante è poter far leva su eventi territoriali e su offerte di natura sportiva, di benessere ecc. Si deve poi avere contatti con canali classici di diffusione dell'immagine (fiere del settore, stampa specializzata) ed attirare opinion-leaders e personaggi di fama come testimonial. Un Albergo di lusso come Villa d'Este può inoltre contare su una Clientela fissa che cerca l'occasione per intrattenere rapporti sociali, alla quale tuttavia bisogna fare in modo di fornire servizi personalizzati ormai consolidati. Grande cura va poi dedicata alla cucina: per questo gli chef vengono inviati nei paesi esteri per acquisire conoscenze ed usanze ma soprattutto per far conoscere la cucina italiana, in grado di costituire un importante polo di attrazione.
I canali tecnologici consentono di memorizzare gusti ed abitudini della clientela, con lo scopo di soddisfarne, a tutti i livelli di servizio, le esigenze. I data-base realizzati da singoli raggruppamenti di Alberghi possono essere utilizzati costantemente in tempo reale anche dagli intermediari del settore, ma l'intervento personale (visite ad Agenzie di viaggio, inviti a conoscere la struttura, e-mail personalizzate ai Clienti, convention ad hoc dedicate ad operatori specializzati ecc.) costituisce ancora un efficace mezzo di marketing, così come il passa-parola dei Clienti - i migliori ambasciatori - e talvolta anche del personale. Le strutture istituzionali, che in passato rappresentavano grande risorsa, oggi sono praticamente venute meno e le fiere del turismo ormai sono superate da internet. Determinante invece il contesto in cui si opera: se il territorio è in continuo sviluppo l'Albergo ne trarrà beneficio.
E' poi la volta di Paolo de Santis, nostro socio onorario qui in qualità di Presidente della Camera di Commercio di Como. E' anche operatore del settore, quindi conosce bene le problematiche legate al turismo, che oggi risente delle stesse contrazioni avvertite dal mercato. Condivide con Droulers l'idea che la prima promozione sia quella fatta dai singoli Albergatori nel mondo; il nostro territorio ha avuto da sempre una presenza prevalentemente di stranieri, in particolare di Anglosassoni ed una forte incidenza dl turismo d'affari, con la conseguente permanenza media piuttosto bassa. Dopo cinque anni molto buoni, che hanno registrato continue crescite, oggi effettivamente si segnalano difficoltà, ma essere realisti e prudenti non deve significare pessimismo. La stagionalità penalizza il turismo comasco e l'apertura di nuovi Alberghi ha drenato la Clientela più sensibile al prezzo; anche lo scarso utilizzo di Villa Erba non favorisce il settore. Cosa fare: dare nuovo impulso proprio all'attività di Villa Erba, con eventi fissi di grande richiamo e proporre importanti convegni scientifici attraverso il Centro Volta, che è punto di riferimento degli Atenei lombardi. Il progetto del "chilometro della conoscenza" (il parco scientifico-turistico-culturale che si dovrebbe sviluppare da Villa Olmo alla Sucota) costituisce una sfida alla nostra portata e, con gli eventi che potranno essere ospitati nelle singole Sedi e con lo splendido contesto naturale nel quale si sviluppa,  potrà essere un sicuro richiamo in futuro.
Ultimo relatore è l'Assessore al turismo della Provincia di Como, Achille Mojoli, che ripercorre quanto fatto dalle pubbliche Amministrazioni per il rilancio del settore. Dal novembre 2005 è attivo il "Sistema turistico Lago di Como", che ha riaccorpato Como e Lecco con la partecipazione di tutti i rappresentanti istituzionali delle due Province (Camere di Commercio, Comuni ecc.), costituendo un osservatorio permanente per l'analisi dei dati. Ogni tre anni la Regione verifica i piani territoriali ed il nostro sistema ha ottenuto in Lombardia il punteggio più alto, portando in due anni circa 5 mil. di euro, con presenze inferiori di Lecco rispetto a Como. Gli addetti al turismo costituiscono il 5% del totale (percentuale identica a quella del PIL del settore sui dati globali) e riguardano unicamente gli Alberghi; bisognerebbe moltiplicare per tre il risultato per ottenere l'indotto complessivo.
Il ruolo dell'Ente locale è quello di delegato dalla Regione allo sviluppo turistico (sostituendo la vecchia APT), con precisi obblighi di legge; deve quindi promuovere il territorio, ma le risorse a disposizione sono scarse. Necessaria quindi la sinergia tra tutti i soggetti interessati (la recente BIT ha ospitato "il Lago di Como"), per costituire un fondo che, senza costi aggiunti, consenta il lancio del nostro marchio. Da noi, tuttavia, non esiste una "cultura dell'accoglienza" ed è per questo che il settore deve cambiare, a partire proprio dalla qualità dei servizi offerti dagli Alberghi. Più in generale è poi importante far leva sul paesaggio e sugli eventi che possano attrarre turismo, offrendo tuttavia migliore accessibilità (navigazione, trasporti pubblici ecc.) al "prodotto". In quest'ottica vanno le iniziative intraprese: è stato realizzato materiale pubblicitario con guide turistiche per le bellezze e la cultura del Territorio, dei percorsi per trekking e per moto, dell'ospitalità, degli impianti di golf e - in fase finale di realizzazione - dei giardini di pregio visitabili. Il passo successivo sarà quello di lanciare queste risorse anche in occasione dell'Expo 2015, con un calendario di eventi modulato per gli appassionati di questi settori.
Al moderatore Mercalli il compito di sottoporre quesiti ai tre Relatori. Il primo, cui risponde Droulers, chiarisce che l'azione di marketing attraverso internet costituisce il 7% delle iniziative; il 50% utilizza forme tecnologiche ed operatori del settore e l'eccedenza sfrutta canali tradizionali (lettere, e-mail, contatti personali ecc.).
Più complicato per Paolo de Santis rispondere alla seconda domanda, perché nessuno sa quando si uscirà dall'attuale momento di crisi. Sicuramente non si avranno miglioramenti nel 2009, mentre il 2010 dovrebbe registrare una ripresa graduale. Un suggerimento di de Santis: seguire l'andamento della borsa americana, che è ancora il motore principale dell'economia, la cui risalita - con stabili risultati -  favorirà la ripresa dei consumi.
Mojoli infine chiarisce che il "Portale nazionale del Turismo", che sino ad ora non ha dato alcun risultato pratico,  dovrebbe essere rivisto. Nell'attesa Lecco ha già stanziato un fondo per un portale locale, cui si inserirà anche Como.

relatoriturismo

Siamo sicuri, mentre a conclusione dei lavori accediamo al ricco buffet, che la bellezza del paesaggio che abbiamo di fronte continuerà ad attirare turismo sul nostro Lago: l'importante è farne un vero motore dell'economia locale.

Angela Corengia

 

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