REGALA UN SOGNO - Il progetto Ghana, service 2008-2009
GHANAHOME

Missione compiuta: cronaca del viaggio

Nell'immagine: Roberto Dotti e Giovanni Agterberg con il Dr. Asare dell'Ospedale di Aflao
Il 3 maggio sono partiti per il Ghana Giovanni Agterberg e Silvia e Roberto Dotti. Questo è il resoconto del viaggio.

Nonostante qualcuno avesse pensato che ciò non sarebbe mai avvenuto, il nostro presidente Agterberg è arrivato ad Accra, in Ghana, domenica sera 3 maggio.
Ed ha fatto una settimana alla grande, nell'Africa subsahariana, a 51 gradi di temperatura; una settimana senza vedere uomo bianco al di fuori dei due missionari e dei volontari del St. Theresa di Abor, scuola per handicappati gestita dall'Opera Don Guanella di Como e presso la quale avevamo stabilito il nostro head quarter.
Arrivati in Africa, la prima operazione è stata quella di curare, presso il porto di Tema, lo sdoganamento del nostro container, spedito da Como, a prezzi di costo, da Avioservizi dell'amico rotariano Ambrogio Molteni.

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Sdoganamento e trasporto da Tema ad Abor sono stati curati dall'amico imprenditore Enrico De Simone, che opera in Ghana e che da anni ha preso a cuore le nostre iniziative e che ci ha messo a disposizione, gratuitamente, un camion porta-container per portare ad Abor, distante circa 170 chilometri da Tema, il nostro prezioso carico.
Lo sdoganamento al porto di Tema è durato una mattina di fuoco ma la nostra presenza è stata indispensabile per verificare che tutto ciò che avevamo spedito da Como venisse effettivamente poi riposto nel container al termine dell'ispezione doganale; è noto che le procedure africane non sono esattamente quelle del porto di Rotterdam . Le nostre merci sono state quindi trasportate e poste nei magazzini del St. Theresa

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e subito abbiamo caricato il pulmino per portare il vaccino anti AIDS, le medicine, i giochi ed i vestiti all'Ospedale di Aflao.
Abbiamo portato lì tutto e vi assicuro che è stata una festa molto toccante: il medico, dottor Asare, il personale tutto dell'Ospedale, le madri che avevano appena partorito e che erano ancora nel reparto maternità, ma anche i pazienti degli altri reparti - pediatria, malaria e gravi malattie infettive - ci hanno accolto con grande entusiasmo e calore.
Il dottor Asare ha preso in carico, apprezzando enormemente - e non poteva essere altrimenti perché, tra l'altro, era stato proprio lui a chiederci di intervenire come di fatto siamo intervenuti - le 240 dosi di vaccino donateci gratuitamente da Boheringer ed anche i sette scatoloni di medicine regalate al nostro Club dalla casa farmaceutica EG.

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Ha sottoscritto il protocollo - redatto dal dottor Santoro che, come noto, collabora al nostro progetto quale Direttore dell'Unità operativa di malattie infettive dell'Ospedale Sant'Anna - impegnandosi a rispettarlo.
Inutile dire che ha simpaticamente accolto anche gli splendidi giochi messi a disposizione da Bennet così come le centinaia di abitini nuovi per neonati, e griffati, di Mary Confezioni di Maslianico e che sono stati distribuiti subito ai piccoli degenti e alle madri nel reparto maternità.
Un successo, ma questo è facile immaginarlo, sono state anche le caramelle Ambrosoli.

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Non a caso, il presidente del Rotary International, Dong Kurn Lee, ha ritenuto che che vi sia tra gli obiettivi primari per l'anno rotariano 2008 - 2009 non solo quello di dare ai bambini la possibilità di essere in salute attraverso l'accesso alle cure ma anche quello di migliorare gli ambienti di cura: egli, infatti, ben conosce lo stato di scarna essenzialità in cui si trovano gli Ospedali del terzo mondo.
Al dottor Asare il presidente ha consegnato una prima tranche di 1.000,00 euro, e che fa parte del maggior importo raccolto dal Club, destinata ad accompagnare la donazione di vaccino e medicinali, così come avevamo previsto nel nostro progetto.
All'Ospedale di Aflao ho lasciato anche le somme che una nostra socia ha personalmente raccolto e che mi ha chiesto fossero destinate all'aiuto alle madri che, seguite per il parto dall'Ospedale di Aflao, non hanno poi i soldi per tornare al proprio villaggio e per continuare le cure per il proprio figlio appena messo al mondo.

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Le altre somme raccolte per il progetto verranno consegnate nei prossimi mesi: ciò sarà uno stimolo per il dottor Asare per poter usufruire di nuovi finanziamenti e a noi consentirà un maggiore controllo sullo sviluppo della nostra iniziativa.
Dopo che il presidente è tornato in Italia ho fatto altri accessi all'Ospedale di Aflao, sempre accolto con cordialità da tutto il personale, ed ho invitato il dottor Asare una sera al St. Theresa: mi sembrava giusto "coltivare" il nostro progetto e renderci simpatici dopo aver dato dimostrazione di professionalità ed efficienza.
Affinchè il nostro Presidente non pensasse solo a .... mietere riconoscimenti e a raccogliere ringraziamenti, è stato accompagnato anche in alcuni villaggi che, benchè distanti solo qualche chilometro dalla capitale, sono un museo all'aperto di come si viveva all'età della pietra.
Questo il semplice resoconto di quanto abbiamo fatto nei giorni passati in Africa a maggio.

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Ma, a margine, può forse essere utile fare alcune riflessioni.
Il dottor Santoro sta dando un contenuto scientifico rilevante al nostro intervento medico: la sua consulenza competente ed il protocollo che ha predisposto, e che è disposizione di tutti i soci, hanno una valenza tecnica di rilievo che, innegabilmente, qualifica il nostro progetto.
Boheringer, con la fornitura gratuita di Viramune, ci ha consentito di arrivare dove soltanto si giunge con l'aiuto di una società farmaceutica primaria ed aperta ai problemi del terzo mondo.
EG ci ha consegnato medicinali che non si trovano, di fatto, nell'Africa subsahariana.
Bennet e Mary Confezioni hanno fatto felici centinaia di bambini (e di genitori) e ci hanno costretto, più di una volta, a "convincere" i piccoli a prendere regali che ritenevano troppo belli e che nemmeno imaginavano ci fossero mai stati.

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Se in Ghana non avessimo avuto la possibilità di far riferimento al St. Theresa Centre dell'Opera Don Guanella, sereno ricovero al termine delle nostre giornate, non avremmo potuto neppure immaginare di realizzare il nostro intervento.

Senza le somme raccolte dai nostri soci - splendida è stata la serata del balletto della Compagnia di Liliana Cosi - avremmo avuto ben più corto respiro.

Un grazie anche ai soci che hanno voluto donare vestiti, passeggini e giochi, che sono stati tutti messi nel container e consegnati, uno per uno, ai bambini dei villaggi.

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Penso che però la nostra soddisfazione vada cercata soprattutto nel fatto di aver raccolto in Italia vaccino, medicinali, giochi, vestiti, introvabili in Ghana, e di averli portati, personalmente, sul posto e consegnati a chi effettivamente ne aveva bisogno.

Un giusto riconoscimento deve andare al nostro presidente che ha fermamente creduto nel progetto e che è stato una intera settimana in Africa, che ha resistito stoicamente a giorni torridi ed intensi e che, devo dire, ho visto più disposto ad accettare serenamente e sopportare le fasi critiche quotidiane di quanto, magari, non abbia fatto in certe altre occasioni legate al proprio ruolo istituzionale.
In Africa, evidentemente, ne vale la pena. Roberto Dotti

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Fotografie di Roberto Dotti

 

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