AutonomaMente: il progetto per migliorare la qualità della vita dei disabili
10 Giu 2009

CONVIVIALE del 10 giugno 2009 
I risultati della ricerca finanziata anche dal nostro Club

Appuntamento annuale con la presentazione di nuovi Soci. Avrebbero dovuto essere tre ma per oggi, a causa di un improrogabile impegno di uno di loro (un altro centro Bennet - abbiamo ormai perso il conto - complimenti alla nostra infaticabile Gianna), saranno solo due. Franco Brenna presenta Dorian Pessina, Medico di famiglia e Specialista in Dermatologia e Michele Pierpaoli Manlio Siani, Preside dell'Istituto Dante Alighieri di Como e figlio del fondatore del nostro Club, Generoso. Qualche difficoltà per appuntare le spille, troppo piccole per le dita di Agterberg,  prima di cedere la parola al Relatore.
Timothy Barbieri, uno dei giovani ricercatori del Politecnico che abbiamo conosciuto in occasione del conferimento della borsa di studio sotto la presidenza Scolari, ci "rende conto" di come sono stati utilizzati i fondi erogati nell'ambito del progetto "AutonomaMente", che consente a diversamente abili di vivere appunto in maniera autonoma.
Il gruppo di ricerca ha realizzato un software  per gestire una tecnologia al servizio della persona in una "casa amica"; l'impiego è molto semplice e può essere utilizzato anche con un basso grado di cognitività. Il programma consente di accedere a quattro aree della vita quotidiana: comunicazione (contatti telefonici ecc.), agenda (scadenze, appuntamenti, pro-memoria), soldi (gestione del denaro) e casa (controllo di luci, porte ecc.). Le icone sono di facile comprensione, utilizzano simboli conosciuti  e differenti, adattabili a qualunque grado di disabilità; le lettere possono essere sostituite da immagini e tutto è comunque personalizzabile.
La nostra borsa di studio ha consentito al gruppo di ricerca di andare in Svezia per incontrare il professor Mats Granlund, docente di psicologia al dipartimento di Scienze del Comportamento ed Assistenza Sociale presso la facoltà di Scienze della Salute dell'Università di Jönköping. Scopo dell'incontro è stato quello di illustrare l'obiettivo del progetto e l'applicazione sviluppata fino a questo momento, dando la possibilità di discutere con un rinomato esperto dei principi applicati e dei risultati raggiunti.
L'articolo scientifico redatto dai Ricercatori, dal titolo "AutonomaMente: a multimodal domotic application and a social network to support autonomous living of persons with cognitive disabilities", è stato inoltre accettato alla decima conferenza della AAATE (Association for the Advancement of Assistive Technology in Europe). L'evento, considerato uno dei più importanti a livello europeo, avrà luogo a Firenze dal 31 agosto al 2 settembre 2009.
Barbieri ci proietta quindi le slides che mostrano uno dei centri-pilota di "casa amica", realizzati dall'associazione Primavera Onlus. Il complesso di Albavilla comprende due appartamenti dotati di sistemi domotici per il controllo delle apparecchiature, degli accessi e degli impianti, in grado di rilevare le anomalie e di far scattare automaticamente le azioni di salvaguardia; sono equipaggiati  dei sistemi e delle tecnologie informatiche d'ausilio e potenziamento delle capacità operative delle persone con disabilità congnitive e connessi in rete con le famiglie e l'esterno (ambiente lavorativo, rete amicale e familiare, operatori, associazioni) a fini di comunicazione e controllo. Anche tutti gli arredi e le attrezzature sono finalizzati ad una vita autonoma, se pur controllata.
E' Daniele Roncoroni ad aprire gli interventi, citando Sim-patia - l'Associazione di Valmorea - come uno dei possibili utilizzatori di questo progetto. La risposta di Barbieri è positiva, in quanto esistono già contatti con l'Ingegnere che attualmente si sta occupando dello sviluppo del loro software: il programma realizzato è assolutamente compatibile con quanto già fatto da Sim-patia e verrà da loro impiegato nell'ambito di un progetto finanziato dalla Comunità Comasca.
A Luchini Barbieri chiarisce che questo sistema potrà essere utilizzato anche per gli anziani, rendendoli autosufficienti. Il costo è limitato all'impianto di cablatura e del pannello centrale (che peraltro nelle nuove costruzioni di "casa amica" è già previsto), spesa che comunque non supera i 1.500/2000 euro oltre all'assistenza muraria. Il software è invece gratuito, scaricabile prossimamente anche dalla rete, ma sarà necessario un collegamento con un centro di Assistenza. Potrà essere usato anche solo come "pacchetto base" per la vita quotidiana del singolo disabile, senza il supporto della domotica, con configurazioni personalizzate molto semplici da realizzare.
Da Massimo Scolari, che interviene per ringraziare Barbieri ed il Consiglio che appoggiò la sua iniziativa, partì l'idea della "borsa di studio", concretizzata dall'intervento del Professor Roberto Negrini che identificò il gruppo di ricerca.
E' di Franco Brenna la conclusione: il progetto va fatto conoscere, non solo tra i Rotary ma anche attraverso un'opportuna campagna mediatica. Ai nostri "Soci-media" (Longatti, Baj, Carlotti e Bernasconi) il primo invito.

Angela Corengia

 

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