Le nuove tecnologie oncologiche dell'Ospedale Sant'Anna
10 Mar 2010

CONVIVIALE DEL 10 MARZO 2010
Laura Chiappa, Andrea Mentasti e il Professor Dorian Cosentino parlano del nuovo Ospedale a pochi mesi dal trasferimento

Siamo ormai a pochi mesi dal trasferimento nel nuovo complesso ospedaliero, il cui cantiere fu oggetto di una visita "guidata" nel 2008.  E' sempre il Dottor Andrea Mentasti ad accompagnarci a conoscere le caratteristiche che  contribuiranno a rendere assolutamente all'avanguardia il nostro sant'Anna. Sotto il profilo "alberghiero" è notevolmente migliorata l'accoglienza, con camere a due letti e relativi servizi; la Professionalità degli Operatori, peraltro già ad alti livelli, verrà ancor più valorizzata grazie alle nuove tecnologie introdotte ed il rapporto con i pazienti migliorerà sensibilmente, riducendo le attese per le prestazioni ed introducendo nuove criteri di ricovero che ne accorceranno anche i tempi. E' anche nato un nuovo reparto, quello di Chirurgia vascolare, di cui conosciamo il Responsabile, il Dottor Roberto Caronno che proviene dall'Ospedale di Varese.
Fiore all'occhiello sarà il reparto di Oncologia ed è quindi la volta del Professor Dorian Cosentino, responsabile del Dipartimento che godrà delle innovazioni più consistenti, sia per la prevenzione e la diagnostica che per la cura. 2 TAC consentiranno indagini più accurate e 2 RM di ultima generazione potranno evidenziare anche le funzioni degli organi; il nuovo sistema di PET-CT di medicina nucleare migliorerà la diagnosi delle forme tumorali con indagini anatomiche e funzionali ed un nuovo Acceleratore lineare per la cura delle neoplasie maligne permetterà irradiazioni selettive con il massimo rispetto dei tessuti sani. E' quest'ultimo l'orgoglio di Cosentino, perché l'apparecchiatura  installata è una delle 6 esistenti al mondo (la seconda in Europa dopo quella di Bruxelles).
La dottoressa Chiappa affronta quindi l'aspetto finanziario del nuovo Ospedale: la regione ha messo a disposizione 58 milioni di euro, grazie ai quali è stato sostituito l'80% dei macchinari. E' pertanto necessario che tutto il personale (Medici, Infermieri, Tecnici) segua corsi di aggiornamento specifici per le nuove tecnologie introdotte, anche se per il settore oncologico il livello raggiunto dagli operatori è già ottimo. L'obiettivo finale resta quello di fornire elevate prestazioni  con il minimo disagio, tra cui, prioritariamente, la riduzione dei tempi d'attesa.
Fulvia Longo fa rilevare come al san Raffaele - per esperienza diretta - malgrado le tecnologie all'avanguardia abbia dovuto attendere invano per ore per poter eseguire un esame che poi è stato annullato per mancanza del liquido di contrasto: le sole tecnologie avanzate,  senza un corretto  coordinamento delle risorse umane, non basteranno. A Tavana Chiappa precisa che il bacino d'utenza esiste, perché non c'è stato incremento dell'offerta in sé ma un'evoluzione spinta della qualità dei servizi. Cosentino fa rilevare che vengono accertati 2.000 casi di tumori all'anno, di cui circa il 60% curabili con la radioterapia: le nuove apparecchiature consentiranno - tra l'altro - terapie con una minore tossicità ed è possibile che richiamino pazienti anche da altre Regioni. Mentasti chiarisce a Hetty Agterberg che il numero dei casi non è aumentato, ma il bacino d'utenza stimato dalla Regione è di 2 milioni di abitanti.
E' quindi la volta di Olga Trombetta Ceriani, Presidente dell'Associazione Onlus Noisempredonne (e insignita recentemente della Rosa Camuna dalla Regione) che garantisce sostegno umano e psicologico ai malati di cancro e loro familiari. Come paziente la signora Trombetta elogia la già elevata qualità delle prestazioni oncologiche, ancora più apprezzate perché associate ad una grande umanità e disponibilità di tutti gli Operatori. La nuova struttura ospedaliera, con il miglioramento tecnologico, sarà quindi in grado di competere con i centri più avanzati per la diagnosi e la cura del cancro.
Il Professor Cosentino risponde quindi ad un'ospite, la Dottoressa Elena Pasquale, circa l'indice di obsolescenza dei macchinari, la cui durata media è attualmente di dieci anni. Fa tuttavia rilevare che non è più possibile fissare un termine preciso, perché le nuove tecnologie progrediscono velocemente. Certamente quelle installate al nuovo Ospedale sono di ultima generazione, ma l'evoluzione negli ultimi anni è stata estremamente rapida.
A Pomentale, che chiede che fine faranno gli impianti sostituiti, Chiappa risponde che per la Regione gli stessi sono obsoleti già dopo 5 anni, anche se alcuni vengono riutilizzati nei Presidi sanitari. Gli altri vengono destinati ad Associazioni accreditate in Regione che si occupano di progetti umanitari, sia per quanto concerne gli arredi (che vengono distribuiti sul territorio) che per uso ospedaliero per i  Paesi in via di sviluppo.
A Capsoni Mentasti chiarisce che tra un anno sarà ultimata la piazzola dell'Elisoccorso a Villaguardia; è prevista anche la realizzazione di una palazzina uffici, sul tetto della quale potranno atterrare gli elicotteri.
Il Dottor Caronno ci illustra quindi come sta cambiando il mondo della chirurgia vascolare: interventi sempre meno invasivi, materiali di nuova generazione e tecniche che tendono a ridurre al minimo il disagio dei pazienti hanno consentito un grosso salto di qualità. Le sale operatorie impiegano oggi un'equipe chirurgica multidisciplinare, per trovare soluzioni ad interventi complessi e di alto rischio. Il nuovo sant'Anna disporrà poi di un robot chirurgico, acquistato con i risparmi sulle gare e attualmente in uso solo al San Raffaele - per gli interventi uro-ginecologici - e a Grosseto per la chirurgia generale. I Chirurghi (che al momento aderiscono volontariamente) dovranno quindi effettuare corsi pratici per poterlo utilizzare; il robot  - manovrato attraverso un joystick - è in grado di garantire interventi poco invasivi ed asettici, supportati anche dalle contestuali immagini radiografiche e dalla possibilità di raggiungere punti irraggiungibili manualmente. A Baj, che sottolinea la difficoltà di passare all'uso del joystick, Chiappa precisa che tutti gli operatori sanitari sono consapevoli che si sta attuando un cambiamento epocale e che bisognerà sapersi mettere in gioco tutti insieme, condividendo le scelte e attuando i progetti con grande coesione.
Il Sant'Anna ha tutte le carte in regola per essere davvero un centro d'eccellenza, consci come siamo che sotto il profilo Professionale si sia raggiunta già una elevata qualità nell'attuale struttura: Il nostro Club ha tra i suoi Soci alcuni dei "fiori all'occhiello" che hanno contribuito a farlo crescere. Per loro immaginiamo un futuro ancora più ricco di traguardi raggiunti, per noi la tranquillità di sapere che saremo curati - anche preventivamente - al top.

Angela Corengia

 

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