0618 - L'isola del razionalismo
12 Mag 2010

CONVIVIALE  DEL 12 MAGGIO 2010
Un incontro aperto alla Città per dare corpo a un sogno

Appuntamento aperto alla Città al Palazzo dell'ULI, attuale Sede dell'ASL, dove il padrone di casa, il Direttore Dottor Roberto Antinozzi, ci accoglie per la visita guidata dagli Architetti Paolo Brambilla e Corrado Tagliabue, che con Renato Conti hanno progettato il recupero dell'edificio. Dopo giornate di pioggia, i soliti "Santi protettori" del Baradello fanno aprire buchi di cielo tra nuvole minacciose, consentendo di poter vedere dall'esterno l'impianto dell'edificio, da ogni lato, seguendo appunto - in due folti gruppi separati - le interessanti relazioni,  che partono dall'inquadramento storico per arrivare alle analisi della struttura originale e dei successivi interventi.
L'edificio fu realizzato nel 1938 su progetto degli architetti Cesare Cattaneo (il padre del nostro Damiano), Pietro Lingeri e dell'Ingegner Luigi Origoni, commissionato dalla Confederazione fascista dei Lavoratori dell'Industria della Provincia di Como per farne la propria Sede. Brambilla e Tagliabue attingono molte notizie dalle relazioni che accompagnarono la presentazione del progetto, soffermandosi in particolare sui temi compositivi (struttura a reticolo), sui problemi connessi all'accesso o alle diverse possibilità di utilizzo (brillantemente risolti dai Progettisti) e sulle caratteristiche costruttive (cemento armato ma con limitato uso di ferro in obbedienza alle esigenze autarchiche). La successiva trasformazione del 1966, progettata da Pietro Lingeri, dovendo rispondere a precise necessità di ampliamento e di adeguamento degli impianti ha apportato modifiche significative, senza tuttavia compromettere la struttura iniziale dell'edificio che può essere ripristinata secondo l'originale progetto. La visita esterna si allunga poi sino alla Casa del Fascio, per dimostrare quanto armoniose possano essere le adiacenti costruzioni se viste in un unico contesto: praticamente un'Isola razionalista unica al mondo.
Dopo il ricco buffet e uno sguardo alla Mostra sul tema organizzata negli uffici dell'ASL, ci spostiamo alla Casa del fascio, Per molti degli intervenuti è la prima visita interna all'edificio: comprensibile quindi che ci voglia un po' prima di prendere posto per ascoltare le relazioni.
Dopo l'introduzione del nostro Alberto Longatti è il Colonnello Rodolfo Mecarelli a darci il benvenuto nella prestigiosa sede della Guardia di Finanza. Il suo saluto diventa uno sfogo: servono interventi consistenti (ne sa qualcosa la nostra Prefetta Roberta che ha dovuto portare fogli di cellophane per poter togliere i 12 secchi che non avrebbero fatto bella figura, ma che si rendono necessari quando piove);  i fondi stanziati annualmente per la sede dal Comando della Guardia di Finanza (50.000 euro!) sono solo una goccia nel mare e anche un finanziamento di 450.000 euro (che dovrà coprire anche l'IVA) non basterà, perché gli interventi da realizzare sono numerosi e richiedono l'opera di artigiani altamente qualificati. Oggi, malgrado la destinazione militare ne limiti l'accesso, si possono contare circa 3.000 visitatori l'anno (in prevalenza studenti stranieri), che fanno sentire i Finanzieri orgogliosi al punto che frequentemente si prestano a svolgere piccoli lavori di manutenzione, per dare la migliore immagine possibile della "loro" casa. L'occasione per un intervento risolutivo potrebbe essere quella dell'Expo 2015 e qui iniziano i "sogni" del Colonnello, che presto lascerà Como: il suo commiato è un invito ai Cittadini perchè "facciano gruppo" per sensibilizzare chi di dovere ad intervenire il più rapidamente possibile.
E' poi la volta di Campisani, che ringrazia il Colonnello per "la nobile passione con cui ha vissuto questo sito", condividendo l'auspicio che se ne possa mantenere fulgido il futuro.
Il moderatore della serata, il nostro Alberto Longatti, prima di dare la parola al Presidente dell'Associazione Margherita Ripamonti (che ha commissionato lo studio di recupero dell'ULI), sottolinea quanto detto da Mecarelli a proposito dei visitatori quasi esclusivamente stranieri, per rimarcare quanto poco i comaschi si interessino all'architettura  della Città, che ha resistito, come nel caso della Casa del fascio, al crollo della storia.
L'Ingegner Carlo Ripamonti illustra poi l'attività della sua Associazione per il territorio comasco e non solo (restauri del ninfeo del Museo Giovio e del Museo del vetro a Murano, finanziamento di un concorso di idee destinato a giovani Architetti per l'ampliamento dell'immobile di Simpatia e delle insegne in occasione del centenario di Terragni), sino all'incarico per lo studio del recupero del palazzo dell'ULI, che vuole essere un punto di partenza per la valorizzazione di tutto l'impianto urbanistico razionalista esistente in Città.
Il Dottor Roberto Antinozzi condivide il sogno di poter recuperare la Sede dell'ASL, partendo proprio da questo connubio tra pubblico e privato che il Rotary Baradello con questa serata cerca di promuovere per un'azione di sensibilizzazione. L'ASL cerca di fare molto per la Città (ha "salvato" le vecchie stufe del sant'Anna, ora al Museo della seta, ha messo a disposizione la quadreria dell'Ospedale restaurata e ha contribuito allo studio redatto da Brambilla, Conti e Tagliabue con  tutti i documenti esistenti al riguardo.
E' poi la volta di Damiano Cattaneo che, grazie al materiale raccolto dall'Archivio Cattaneo, ha reso possibile l'analisi accurata dei tre progettisti. "Isola del razionalismo" è un termine mediatico ma a suo dire non appropriato, perché esula dal contesto interattivo che invece deve acquisire tutta l'area per dialogare con la Città. Ricorda quanto il razionalismo sia apprezzato soprattutto all'estero: la Casa del fascio è considerata il capolavoro assoluto di Terragni - se pur con una critica non sempre concorde (Zeri preferiva l'ULI), ma questi edifici devono ora essere restituiti all'uso pubblico per il quale erano nati, aprendoli alla Città. E' necessario quindi uno scatto di orgoglio per dare forma a quest'idea, che contribuirà a fare di Como un gioiello unico al mondo per la storia del razionalismo.
Raccoglie l'appello Paolo De Santis, sottolineando tuttavia che non è cosa facile inserire il progetto nell'ambito delle opere per l'Expo 2015, anche se non sono state ancora delineate le scelte per gli interventi nella Regione. A Como è già operativo un tavolo coordinato dalla Provincia, che si relaziona poi con la Società incaricata per la gestione dell'esposizione; non dobbiamo tuttavia aspettarci finanziamenti diretti, che devono essere attivati in modo autonomo sui progetti ritenuti più interessanti. La Città ha necessità di numerosi interventi soprattutto in ambito culturale (il Chilometro della conoscenza, il recupero dell'arena del Sociale e del Politeama, la valorizzazione di Villa Erba con il galoppatoio e la marina, l'Isola del razionalismo); i tempi tuttavia sono ristretti (solo cinque anni), mentre quelli della politica sono dilatati: serve quindi che i privati credano in queste iniziative e investano sul futuro.
Gli Architetti Paolo Brambilla e Corrado Tagliabue si alternano quindi illustrando, con l'ausilio delle slides, il progetto realizzato, che parte dalla volontà di proporre all'attenzione dei Comaschi un sistema architettonico unico al mondo che può divenire utile alla Città per scopi culturali. Le immagini mostrano i dettagli costruttivi originali e quelli successivi di Lingeri, per poi approdare all'interessante progetto, ideato dai tre Architetti, che recupera la struttura com'era ma con una diversa destinazione. Molto interessanti le "cellule" interne che consentiranno di non intervenire sulla struttura esterna senza disperdere energia; si è ipotizzato un uso multiforme (auditorium per 500 persone, biblioteche e mediateche, locali per mostre d'arte contemporanea, sale di lettura e studio ecc.), comunque a destinazione culturale.
E' poi l'Architetto Marco De Michelis, Direttore della Fondazione Ratti, a sottolineare quanto sia necessario riflettere sull'inestimabile patrimonio che ci è stato lasciato e sul dovere che ha la Città di mantenerlo e ricostruirlo, ove necessario, per conservare la nostra identità. "La Fondazione Ratti c'è", dice, invitando a fare squadra per non disperdere energie e lavorare nell'ambito di un progetto complessivo.
La conclusione è dell'Architetto Angelo Monti, Presidente dell'Ordine comasco. La serata è stata positivamente intensa e non è un caso che l'iniziativa sia partita dai Privati e in particolare dalle Associazioni (Rotary, Archivio Cattaneo, Margherita Ripamonti).  L'obiettivo deve essere quello di realizzare un progetto di alta qualità, così come è stato impostato, perché siamo di fronte ad un patrimonio non solo cittadino ma dell'intera umanità, per la sua unicità. Si associa all'appello di chi l'ha preceduto negli interventi per invitare tutti a muoversi all'unisono, dichiarando la più ampia disponibilità dell'Ordine degli Architetti a collaborare. L'Expo sarà forse l'occasione per trovare percorsi identitari sui quali lavorare in sinergia (pubblico, privato, Associazioni), offrendo anche grandi opportunità di lavoro. Questa serata è appunto la sintesi di come ci si dovrà muovere.
Il saluto finale è di Longatti, che sottolinea soprattutto l'esigenza di far rivivere "l'Isola" nel contesto originale, con la piazza antistante pensata come spazio vuoto che fa dialogare il passato (Duomo, Sociale) con il  futuro (Casa del fascio) e con la vocazione pubblica per la quale è nata.

Angela Corengia

 

Prossimo Evento


"Festival della Luce 2024 - Franco Brenna e Giulio Casati
Inizio: 15.05.2024, 12:30
Luogo: ristorante Antica Darsena del Palace Hotel
Presentazione del nuovo "Festival della Luce"

Calendario Eventi


«   Maggio 2024   »
lumamegivesado
  1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
  

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.