Visita alla Mostra di Giuliano Collina "Notte stellata" |
06 Ott 2010 | |||
CONVIVIALE DEL 6 OTTOBRE 2010 Nell'immagine:Giuliano Collina Decisamente itinerante il programma delle conviviali di quest'anno: ritrovo alla Pinacoteca di Como per la visita alla mostra di Giuliano Collina "Notte stellata". Guida d'eccezione lo stesso Artista, che una volta tanto deve parlare di sé. La mostra è un viaggio attraverso tutta la vita artistica di Giuliano, ripercorsa anche attraverso la monografia presentata per l'occasione e curata da Rachele Ferrario (autrice tra l'altro della fortunata biografia di Palma Bucarelli). Il cammino di Collina trova nella biennale del 1964 - che coincide con "l'esplosione" della pop-art - la sua strada maestra, con il superamento del figurativo. A Como, in verità, questa via era da tempo stata abbandonata per l'astrattismo geometrico, unico linguaggio percorribile per gli artisti locali - anche se dilettanti - che escludeva quindi la possibilità di aderire al movimento nato in America. Giuliano ne è invece affascinato, condizionato forse dai ricordi dell'arrivo a Como dei soldati USA alla fine della guerra, che con le loro divise mimetiche già rappresentavano un'immagine diversa di acqua, terra e cielo. La sua espressione artistica è quindi contagiata dalla pop-art: i quadri sono contenitori e non contenuti, i paesaggi sono un insieme di altri paesaggi e citazioni, anche autobiografiche. Le opere successive - sino a quelle più recenti - si susseguono nelle sale, diverse ma sempre riconoscibili nel linguaggio di Giuliano, che mantiene una sua coerenza descrittiva anche quando si esprime con i quadri d'angolo o con opere a metà tra pittura e scultura, che consentono una presenza fisica più evidente. Straordinari i disegni, con tecniche diverse, esposti in una delle ultime sale. Il titolo della mostra - "Notte stellata"- riprende una citazione coranica: il cielo è un guscio con dei buchi attraverso i quali filtra la luce del sole, dando vita appunto alle stelle. Il tema sacrale (non "sacro" come tiene a precisare Giuliano) ricorre spesso nelle opere: il fascino dell'anima, la raffigurazione di Madonne e Cristi, gli angeli. Angela Corengia
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