Il Teatro Sociale di Como e la Società dei Palchettisti
17 Nov 2010
rotary_baradello_10_Teatro

CONVIVIALE DEL 17 NOVEMBRE 2010
Claudio Bocchietti ripercorre la storia dell'Associazione e del Teatro.

(Nell'immagine: Barbara Minghetti, Claudio Bocchietti, Roberto Dotti e Francesco Peronese)


Dopo la presentazione da parte di Pino Aglialoro - Presidente del R.C. Milano Fiera - di alcuni progetti sul tema della legalità (oltre ad un Interclub a Milano un Master alla Luiss di Diritto per biotecnologie), la parola al nostro Claudio Bocchietti, che esordisce con i primi ricordi d'infanzia sul teatro Sociale, quando il padre - l'indimenticato amico Franco - rientrava a casa con i capelli arruffati dopo riunioni con i Palchettisti con i quali  si occupava della gestione diretta del Teatro.
La nascita del Sociale è legata a due personaggi storici di grande rilievo:  Maria Teresa d'Austria - che regnava quando fu costituita la Società dei Palchettisti nel 1764 - e Napoleone Bonaparte, protagonista della Storia europea quando fu inaugurato, nel 1813, il Teatro.
La necessità di "ufficializzare" l'Associazione è stata dettata da esigenze catastali; da qui la ricostruzione della vita della Società dei Palchettisti, costituita nel 1764 per la gestione in uso perpetuo del Broletto - di proprietà del Comune di Como - come sede di un Teatro. Quando l'Ente pubblico, che non vedeva di buon occhio questa iniziativa totalmente privata, rivendicò il possesso del fabbricato, il Prefetto suggerì la permuta con le rovine del vecchio castello medioevale che sorgeva dietro il Duomo. L'operazione venne ostacolata dal Consiglio comunale (al quale partecipò anche Volta);  i Palchettisti mantennero una posizione dura, sino a che il Demanio acquisì dal Comune la proprietà del Castello, concessa in uso per la realizzazione del Teatro. Così il Broletto divenne sede dell'archivio e dell'apparato giudiziario, mentre sull'area demaniale i Palchettisti costruirono il Teatro Sociale, cedendo un palco al Comune secondo i termini dell'accordo concluso, poi perfezionatosi con l'acquisizione della piena proprietà dell'area. Secondo lo statuto il Teatro, per le parti indivise e l'area su cui sorge, è dei Palchettisti, mentre ciascun Socio è proprietario del palco e retropalco. Anche con l'adozione di modifiche statutarie successive, questa definizione della proprietà è stata costantemente mantenuta. Oggi, dopo gli ultimi lavori di ristrutturazione,  la Società dei Palchettisti concede in locazione il ristorante al suo Gestore ed il Teatro all'AS.LI.CO. La Società del Casino Sociale, che aveva in gestione un intero piano, ha ora unicamente l'uso gratuito della sala Zodiaco; allo scopo di sopperire alle esigenze finanziarie della storica Società, che tra l'altro ha venduto ai Palchettisti parte degli arredi - in particolare della Sala Bianca - per consentirne il restauro, nel contratto di comodato è prevista l'esenzione da spese di gestione per cinque anni.
Il palco, sotto il profilo giuridico, è stato definito (con una sentenza definitiva di Cassazione per l'unica causa intrapresa) "un'unità immobiliare inscindibile riconducibile ad un unico soggetto". Il Palchettista, quindi, ne è l'esclusivo proprietario, mentre l'intera struttura è configurata come comunione.
E' il Notaio Francesco Peronese, attuale Presidente della Società dei Palchettisti, a ringraziare Bocchietti per la puntuale relazione: Claudio si occupa tra l'altro, come Consigliere dell'Associazione, degli aspetti legali, continuando così la partecipazione diretta della famiglia alla vita del Teatro. La gestione di AS.LI.CO ha ridato impulso all'attività teatrale, che è praticamente decuplicata in un decennio. Per quanto concerne il fabbricato, il past-President (il nostro Attilio Schiavetti) ha iniziato con i lavori di copertura del tetto (di 2.400 metri quadrati) e con il rifacimento della facciata. Successivamente è stato ristrutturato il palcoscenico, realizzando una superficie variabile grazie al meccanismo di copertura della buca dell'orchestra; sono stati restaurati i dipinti e gli stucchi, le dorature, il prezioso velario e sostituite le poltrone. Completato l'abbattimento del cubo esterno, ora si sta restaurando la facciata sull'Arena, con lo scopo anche di recuperare superfici per una destinazione più funzionale al Teatro e di fare magari dell'area l'Agorà della Città.
A proposito del velario interviene Alberto Longatti per ricordare che lo stesso ha la stessa età del Teatro (1813); misura circa 140 metri quadrati ed è un dipinto su tela. Il prossimo anno verrà esposto alla mostra che si realizzerà a Torino per i 150 anni della storia d'Italia.
Capsoni sottolinea che alcuni interventi sono stati effettuati grazie anche all'apporto professionale di Soci del Baradello e manifesta un'unica critica (peraltro non imputabile a nessuno dei presenti): per la realizzazione del Teatro si è persa la struttura dell'antico Castello, di cui restano poche tracce - restaurate e visitabili - nel sottopalco del Teatro.
A tempo ormai scaduto la Presidente di AS.LI.CO., Barbara Minghetti, ci informa che il Sociale è rimasto l'unico in Italia a gestione mista (con i privati che ne detengono la proprietà). L'opera di valorizzazione è attualmente messa in discussione dal taglio previsto sui finanziamenti statali, perché non si sa se i 600.000 euro sino ad ora attribuiti verranno erogati. L'attività è supportata da produzioni dirette (5 opere liriche oltre a 2 Pocket-opera e 1 Opera-domani per i giovani), che vengono distribuite ovunque. Il Teatro, che sicuramente è tra i più affascinanti in Italia, è gestito come una vera e propria Impresa, che da lavoro ad un centinaio di dipendenti e procura indotto alla Città. Minghetti conclude ringraziando il nostro Club, da sempre  vicino al Sociale (lo dimostra il fatto che alla conviviale sono presenti ben 11 Palchettisti!) e ricordando quanto lo stesso sia apprezzato: è ancora emozionata per aver ricevuto da Stefano Bollani, protagonista domenica di uno straordinario concerto, un messaggio con i complimenti per la bellezza del Teatro. Ci invita ad organizzare una visita in occasione della realizzazione di una produzione, per renderci conto di cosa sia una giornata vissuta in Teatro "dietro le quinte".
La chiusura è del Socio del R.C. Como Cantoni: Stendhal, presente con Foscolo alla prima rappresentazione del 28 agosto 1813, commentò: "Se volete sentire della buona musica venite a Como".

Angela Corengia

Nel corso della conviviale  sono stati presentati due piccoli aspiranti soci: Cesare e Lucio Luraschi. Inutile descrivere l'entusiasmo dei genitori e la tenera fierezza di Simona nel mostrare i "SUOI GIOIELLI", beatamente addormentati malgrado l'interesse suscitato. Il nostro Alfredo Caminiti ne ha approfittato - con altrettanto orgoglio - per "buttare l'occhio" ai suoi  pazienti, confermando che godono di ottima salute.

rotary_baradello_10_gemelli

 


Piccoli Rotariani crescono…

 

A.C.

 

Prossimo Evento


"Festival della Luce 2024 - Franco Brenna e Giulio Casati
Inizio: 15.05.2024, 12:30
Luogo: ristorante Antica Darsena del Palace Hotel
Presentazione del nuovo "Festival della Luce"

Calendario Eventi


«   Maggio 2024   »
lumamegivesado
  1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
  

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.