La serata degli auguri di Natale
13 Dic 2010
rotary_baradello_10_ph_irma

CONVIVIALE DEL 13 DICEMBRE 2010
Il benvenuto al Socio onorario - il Prefetto Dottor Michele Tortora - e la Paul Harris Fellow  alla Dottoressa Irma Missaglia, Direttrice di Sim-patia

(nell'immagine: Roberto Dotti conferisce la PHF a Irma Missaglia)


Pienone per la Natalizia 2010, con una frequenza che non si registrava da tempo. L’occasione è anche quella di dare il benvenuto ufficiale al nuovo Socio onorario Dottor Michele Tortora, Prefetto di Como. Nel ringraziare il nostro Club, sottolinea quanto efficace sia la convivialità coniugata con l’impegno civile, che convoglia le energie della Società comasca verso i bisogni del Territorio e non solo. Si augura che la situazione economica confermi i segnali di ripresa avvertiti in questi ultimi mesi, ma sarà necessario “fare squadra” tra tutte le forze in campo per una crescita comune.

Dotti, dopo aver mostrato le nuove tessere sociali realizzate grazie a Cesare Baj, informa che il progetto internazionale dell’anno è stato approvato dalla Rotary Foundation. Complessivamente l’impegno finanziario per la scuola dei ragazzi disabili in Israele sarà di 24.000 euro, di cui 9.000 erogati dalla R.F. a fronte di pari ammontare del nostro Club,  oltre a 5.000 euro messi a disposizione dal Distretto e 1.000 dal R.C. Nazareth.  Davvero un grande successo di questo Consiglio! Il progetto prevede la consegna di fasce frontali che consentano, ai ragazzi ospiti della scuola, di trasmettere comandi al computer anche solo con impercettibili movimenti degli occhi, ausili all’avanguardia realizzati da Sim-patia. Ecco giustificata, quindi, la presenza della Dottoressa Irma Missaglia, Direttore della struttura di Valmorea che costituisce il punto di riferimento, non solo regionale, per il trattamento della disabilità motoria.

Proprio alla Dottoressa Missaglia viene conferita la Paul Harris Fallow con la seguente motivazione: " Per la professionalità, l'amore, la dedizione con la quale è, da anni, vicina ai disabili per dar loro quella serenità e quella gioia di vivere di cui hanno immensa necessità"

Ammutolita per la sorpresa e l’emozione (condivisa da tutti quelli che la conoscono e l’apprezzano), la Dottoressa Missaglia – ringraziando con un filo di voce – dedica questo riconoscimento a tutta la “SUA SQUADRA” , che ha lavorato alla realizzazione del progetto di cui anche gli amici in Israele  beneficeranno.

La serata, davvero intensa, continua con tre Relatori che ci regalano le loro considerazioni sul Natale.

Inizia Giorgio Luraschi, che coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente gli Angeli custodi Mario Barbarini e Alfredo Caminiti, che per primi si sono presi cura dei suoi bimbi, e tutti i Soci del Club che hanno dimostrato grande affetto ed amicizia a lui e Simona.

La sua relazione sul Natale è “storica”: il “Dies natalis” coinciderebbe – almeno per i Cattolici - con la nascita di Gesù, ma molti secoli prima di Cristo lo stesso giorno celebrava altri natali, tra cui quello del Sole invitto, quello di Mitra, quello del Dio zoroastriano Ahura Mazda. In verità del Natale cristiano si sapeva poco e gli stessi Cattolici lo contestavano. I Padri della Chiesa dei primi secoli erano talmente poco interessati alla questione che non ritennero opportuno istituire alcuna festa celebrativa della Natività di Gesù. Solamente Clemente Alessandrino, un Sacerdote della metà del II secolo d.C., affermò che Gesù era nato 194 anni, 1 mese e 13 giorni prima della morte di Commodo (avvenuta il 31 dicembre del 192), quindi il 18 novembre del 3 a.C. Poi si fissò la data del concepimento al 28 marzo (equinozio di primavera), il giorno in cui Dio creò il Sole e la Luna, tracciando un parallelo tra il Sole e il Messia attraverso le concezioni astronomiche orientali; la Nascita, di conseguenza, fu fatta coincidere con il solstizio d’inverno.

La confusione era sovrana tra i Cristiani, non così per altre antichissime religioni  di origine orientale (India, Persia) che ponevano appunto la nascita delle loro Divinità il 25 dicembre; di sicuro si sa che la celebrazione della Natività si ebbe per la prima volta a Roma all’età di Costantino per opera di Papa Liberio (335-336). In Oriente, in Gallia e in Africa si celebrava il Natale il 6 gennaio, data che poi divenne l’Epifania.

Nell’ottica della continuità invocata da Sant’Agostino, che cercava di evitare la rottura con le altre Religioni – pur mantenendo fermi i principi cristiani – e identificava “Gesù come il Sole della Giustizia”, anche la Chiesa di Roma adottò il 25 Dicembre come giorno della Natività. Restava da definire l’anno. Dopo qualche indicazione palesemente errata, si sa con certezza che Gesù nacque fra il 7 e il 5 a.C., perché il censimento di Quirinio, che costrinse Giuseppe e Maria ad andare a Betlemme, avvenne nel 6 a.C. (secondo Luca) ed Erode, che morì nel 4 a.C.,  era vivo quando nacque Gesù.

La stessa iconografia della Natività varia secondo le epoche, i luoghi, le fonti. Per esempio in Sant’Abbondio troviamo la Natività dei Vangeli apocrifi: ambiente roccioso con tre scene (Gesù isolato con bue e asinello, Maria a letto che conversa con Giuseppe e a lato le balie che si accingono a fare il bagno al Bambino in una tinozza). Sempre a Como abbiamo due epigrafi che recano testimonianze del culto del Sole, una (scoperta da Luraschi e Lazzarini) nel portale di destra dell’abside di San Fedele, l’altra, ben più importante, viene dalla necropoli della Via Regina. Siamo alla fine del III secolo d.C. e a Como si celebrava sicuramente il Dies Natalis Solis Invicti; con altrettanta certezza si può dire che, grazie al sangue degli ultimi Martiri Fedele e Carpoforo, si stava preparando il Natale Cristiano, che tutti (credenti e non) dovremmo difendere contro il consumismo, l’edonismo, l’esterofilia.

Don Isidoro Malinverno ci propone poi il Natale cristiano, il contenuto di quella che lui definisce “la cornice” tracciata da Luraschi, leggendo brani dal Vangelo di Luca. Il primo passo è quello del viaggio di Maria e Giuseppe a Betlemme per partecipare al censimento dell’Impero ordinato da Augusto.  Ora accadde che, mentre essi erano là, si compì il tempo in cui Maria doveva partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non c'era per essi posto nell'albergo” (2,1-7). Il primo messaggio è dunque quello di “luogo”: il Natale sta nel fare spazio a Gesù perché possa rinascere, entrare in noi.

Il passo successivo è quello che descrive l’annunciazione dell’Angelo del Signore ai pastori che vegliavano sui greggi : ..”oggi, nella città di Davide, è nato a voi un Salvatore, che è il Messia, il Signore. E questo vi sia di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia" (2,8-20). Il secondo messaggio è il “capovolgimento dei valori”: l’annuncio viene dato ai pastori, i più deboli, che troveranno il Salvatore in una stalla. E ancora .."Gloria a Dio nei cieli altissimi e pace in terra agli uomini ..“ per affermare che Dio è pace e ci ha mandato il Figlio per “Salvarci”.

Continua lo stesso passo del Vangelo: “..E i pastori si avviarono in fretta, e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino posto nella mangiatoia. Dopo aver veduto, poi, fecero conoscere ciò che era stato loro detto di questo bambino …” La risposta dei pastori fu immediata e ciascuno fece i pochi passi per raggiungere Gesù: ecco espressa la necessità di “andare verso Dio” con fede. Il Cristianesimo non è “una religione”, ma “la religione”, l’unica in cui Dio si è fatto uomo per avvicinarci a ciascuno di noi e portarci la sua salvezza. E l’augurio conclusivo di Don Isidoro è che si accetti la gioia del Natale così come fecero i pastori, con fiducia e stupore.

E’ quindi la volta di Antonio Sala per un’interpretazione ancora diversa del Natale. Ricorda la sua infanzia, quando la mamma – il giorno prima della vigilia – lo chiamava per il “rito” del Presepe; non si metteva, tra le statuine, Gesù. La notte di Natale Antonio sognava di giocare con il Bambino e di accarezzare l’asino, per poi trovare, la mattina, Gesù nel Presepe e scoprire che la lettera lasciata sul tavolo era sparita, così come il fieno per il bue e il latte per l’asinello. Il Natale era quindi un grande mistero vissuto con gioiosa ingenuità, sentimento messo a dura prova, con il passare degli anni, dalle  difficoltà e delusioni della vita, ma mai scomparso. Antonio lo conserva ancora stretto per un enorme bisogno di intimità: solo con se stesso, in un silenzio che avvolge ogni volta il “mistero”, torna a sorridere. Ci regala la splendida poesia di Ungaretti “Natale”:

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

con l’augurio di ritrovare lungo il cammino, in un’atmosfera fatta di toni ormai troppo alti – voci, luci, spese ma non sentimenti – il Natale come pace “degli uomini di buona volontà”.

E’ sempre un regalo il pacato discorrere di Antonio, che con difficoltà lasciamo nell’aria per dedicarci alla “lotteria”. Premi in quantità – grazie alla generosità dei Soci Ambrosoli, Baj, Canobbio, Collina, Gandolfi, Longatti, Peverelli, Ratti, Tieghi, Vittani e ci scusiamo se abbiamo dimenticato qualcuno – con più che  soddisfacente raccolta di fondi (2.000 euro!) per il service dell’anno. Rose rosse per le signore e per tutti l’omaggio del Presidente, deliziosi piattini in ceramica finemente decorati dalla moglie Silvia, non adeguatamente ringraziata, purtroppo, a causa dell’intenso programma della serata. Lo facciamo ora, a nome di tutti: bravissima Silvia e grazie.

Buon Natale!

Angela Corengia

 

Prossimo Evento


"Festival della Luce 2024 - Franco Brenna e Giulio Casati
Inizio: 15.05.2024, 12:30
Luogo: ristorante Antica Darsena del Palace Hotel
Presentazione del nuovo "Festival della Luce"

Calendario Eventi


«   Maggio 2024   »
lumamegivesado
  1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
  

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.