Il programma 2011-2012 di Camillo Vittani

06 Lug 2011

CONVIVIALE DEL 6 LUGLIO 2011
Nel corso dell'Assemblea dei Soci il Presidente presenta gli obiettivi del suo anno rotariano

Nell'immagine: Camillo Vittani

Il nuovo Prefetto, Massimo Gervasini, promette che non canterà (come invece ha fatto il suo predecessore): è già un buon inizio.
Prima della relazione del neo-Presidente, Longatti ci informa che è stato inaugurato il "nuovo Baradello", ultimati i lavori di ristrutturazione che hanno avuto il Club tra i protagonisti. Citati, durante l'incontro, i nostri soci progettisti (Pierpaoli, Capsoni, Moschioni) e il Past-President Enzo Pomentale, nel cui programma il service era stato proprio quello di contribuire alla ristrutturazione del Castello.
Vittani esordisce presentando l'ultima fatica di Dotti, una sorta di bollettino straordinario - distribuito ai soci - che delinea il profilo del nostro Club e ne riassume l'attività degli ultimi dieci anni.
"Sarà un anno tranquillo", prosegue, perché ritiene di non avere né le capacità né le energie di chi lo ha preceduto. La sua è pura modestia, perché sappiamo quanto sia rotariano vero e siamo tutti convinti che, quand'anche senza "effetti speciali", possa condurre il Baradello nel migliore dei modi.
Il suo programma parte proprio dall'essenza stessa del rotariano, che non significa portare un distintivo ma avere degli obblighi etici - morali, sociali, di convivenza - che in ogni momento devono scandire l'attività e la vita di ciascuno di noi.
Come primo intervento verranno rivisti lo statuto ed il regolamento interno, in particolare per quanto concerne i criteri di ammissione di nuovi soci, per adeguarli alle norme distrettuali: il Consiglio ne sottoporrà una bozza all'assemblea per l'esame e l'approvazione.
Un occhio particolare verso le nuove generazioni, con lo scopo di far conoscere tutte le opportunità offerte dal Rotary ai giovani: una conviviale con questo tema verrà aperta ai media proprio per divulgare i numerosi programmi destinati ai ragazzi, anche non figli di rotariani. Altro obiettivo la Fondazione pro-Handicappati, la cui attività dovrà essere rivitalizzata.
Nessun service nuovo verrà varato, dedicando tutti gli sforzi a quelli attuali ancora in essere che sono 6: due internazionali (Israele-Palestina e Ghana, che si concluderanno nel corso dell'anno con l'assegnazione dei fondi ancora disponibili); gli altri sul territorio (Legalità e Carcere, Alfabetizzazione, Salva un bambino, Rotary Green-way). A proposito di questi ultimi: "Salva un bambino" è al quinto anno di attività e si autofinanzia con una sponsorizzazione, ma è praticamente tutto sulle spalle di Caminiti; è necessario un maggior coinvolgimento del Club. Così per la Rotary Green-way, portata a conclusione - per quanto concerne i Club che hanno finanziato tutto quanto di loro competenza - dal factotum Franco Brenna ma per la quale bisognerà fare pressioni sulle pubbliche Amministrazioni per dar corso al progetto. Tra le decisioni che dovranno essere prese anche la destinazione dei fondi disponibili a bilancio per la Guida del Castel Baradello: il Consiglio sottoporrà ai soci proposte al riguardo.
Tema dell'anno sarà il nostro Territorio: luoghi, persone, storie, ma anche uno sguardo sulle prossime elezioni amministrative, dando spazio ad un confronto tra le varie forze in campo, focalizzando le problematiche e contribuendo - se sarà il caso - con proposte concrete per la Città.
Infine "i conti": l'aspetto finanziario necessita di un'ulteriore intervento per ridurre i costi fissi. Fuori discussione la pubblicazione del bollettino, anche se si dovrà cercare di aumentare le sponsorizzazioni per ridurne il costo. Le conviviali invece dovranno subire una drastica riduzione in termini di incidenza sul bilancio, con sedi alternative al Villa Flori e l'aumento di quelle gratuite (ospitalità dei soci, incontri alternativi ecc).
"Mugugnate ma venitemi dietro!" è l'appello finale di Camillo, che riscuote un applauso convinto.
La conclusione è di Federico Mantero, che si complimenta con il neo-Presidente e gli ricorda di dedicare un po' di spazio anche alla Fondazione Pro-elisoccorso, con una relazione che ci aggiorni sulla sua attività.
Buon lavoro Camillo!

Angela Corengia

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