La visita al Club gemello di Colmar
25 Mar 2012
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La trasferta per la visita al salone enogastonomico e non solo

Nell'immagine: alcuni soci del Baradello con un amico del RC Colmar


Gemelli di Colmar

Cari Amici, i giorni 23-24-25 Marzo si è svolta la visita ai nostri Gemelli del Rotary di Colmar che ci avevano invitato a visitare il Salone dei Vini e dei Sapori, una fiera organizzata, ormai da 5 anni, dal Rotary alsaziano ed alla quale, per un serie di circostanze avverse , non eravamo mai riusciti ad andare.
La delegazione del Rotary Baradello era composta da sei Soci, Cattaneo, Carli Moretti e signora, Bianchi Longo e coniuge, Pierpaoli e signora, Pomentale e signora e Venelli, ai quali si erano aggiunti Marco Lucca e signora (del Rotary Como) e Franco Zumarle e signora (del Rotary Verona) per un totale di 14 persone.
La visita è stata, come al solito, di una piacevolezza indescrivibile, dovuta all’incredibile affettuosità con cui siamo stati accolti ed alla superba organizzazione degli amici di Colmar che si sono fatti carico di una serie di costi, spesi per farci godere, senza alcun fastidio, delle attività quotidiane.
Basti pensare al Pullman che ci è stato messo a disposizione per recarci a visitare il Salone dell’Automobile di Mulouse ed alle cene offerteci nei diversi giorni del nostro soggiorno.
A proposito del Salone dell’Automobile, invito tutti coloro che amano l’auto d’epoca a recarsi a visitarlo perchè solo là potranno vedere una sfilata di 500 automobili di tutte le marche (molte a me sconosciute) dalla prima prodotta fino a quelle dei giorni nostri, in uno stato di conservazione più che perfetto.
Mentre i maschietti visitavano il Salone dell’Automobile, le signore si recavano al Salone della Stampa su tessuto, ma di questo può parlarvi solo una signora.
Il pomeriggio si è svolta la visita al Museo di Colmar, dove,con l’ausilio di una guida italiana, naturalmente offerta, abbiamo potuto apprezzare la bellezza del Retable e delle altre principali opere esposte.
La sera, cena di gala al Salone dei vini e dei sapori con relativa possibilità di visitare i vari stands e testare le loro delizie, ma di questo vi parlerà l’amico Pomentale in qualità di Delegato dell’Accademia Italiana della Cucina.
La domenica mattina, dopo una visita più protratta al Salone e dopo aver goduto di un brunch, ancora una volta offertoci, abbiamo ripreso la strada di casa particolarmente felici, non so se per l’alcool assunto o, più probabilmente, per l’affetto e le cortesie ricevute che certamente ricambieremo al prossimo incontro in Italia.

Bruno Carli Moretti


Non solo foie gras
È inutile negarlo, tre sono i motivi principali che ci spingono a tornare periodicamente alla bella Colmar: il dolore assordante che trasuda dal retable d’Issenheim al Museo Unterlinden, l’affetto e la cortesia dei nostri amici gemellati e… gli impagabili piaceri provocati dall’enogastronomia alsaziana.
Non posso spiegare le emozioni che inevitabilmente mi colpiscono davanti al Cristo di Grunewald, comprensibili soltanto da che ha potuto ammirare l’opera dedicandole la meritata, calma attenzione.
Bruno ha già ricordato la calda ed affettuosa ospitalità dei nostri amici di Colmar, quindi… a me il foie gras!
Troppo facile sarebbe rammentare il perfetto foie gras de canard ed il “fondente” salmone marinato del Traiteur Patrick Fulgraff o descrivere i bonbons de saumon fumé della cena di benvenuto.
Tutti (o quasi tutti) conosciamo i sontuosi bianchi d’Alsazia ed in particolare i pinot gris e i Gewurztraminer vendemmia tardiva: morbidi, quasi dolci, coniugi (o amanti?) perfetti di paté, foie gras, formaggi maturi ed erborinati…
Troppo facile!!
Il salone gastronomico (il 5°!!) “Vins et Saveurs des Terrains” che ci ha ospitato con i suoi numerosi produttori-espositori è un evento di grande visibilità voluto, organizzato e gestito direttamente dai Rotary Club, Inner-Wheel e Rotaract di Colmar e gli utili derivanti sono tutti destinati ad azioni sociali dei Club.
Ogni espositore-produttore, proveniente da ogni regione della Francia (c’era anche uno stand di prodotti piemontesi), concorre, quindi, alla riuscita delle attività promosse dalla grande ruota.
V’è di più.
L’Armagnac, il caldo, morbido, colto distillato di vino è proposto e venduto in uno stand rotariano. Un velluto delizioso, a sua volta fonte di finanziamento per le attività di servizio.
Da anni, infatti, i nostri cugini “giocano sui futures” dell’Armagnac, acquistando dal distillatore annate promettenti; attendendo l’invecchiamento e l’affinamento del nettare ed immettendo poi sul mercato meravigliose bottiglie di un prodotto selezionato ed indimenticabile.
Idee ed iniziative “imprenditoriali” collegate allo sviluppo ed all’affinamento del gusto ma finalizzate a scopi sociali.
A Colmar non solo foie gras, quindi, ma anche e soprattutto tanto autentico spirito rotariano.
Anche per questo, grazie.

Enzo Pomentale

 

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Luogo: Auditorium Collegio Gallio
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