La crisi economica in Europa, in Italia, a Como
11 Apr 2012
rotary_baradello_12_gorini

CONVIVIALE DELL’11 APRILE 2012
Il Dottor Renzo Gorini analizza la situazione generale e guarda al futuro della Città.

Nell'immagine: Camillo Vittani e Renzo Gorini


Torna a trovarci l’amico Renzo Gorini in versione relatore, anche se, assicura, continua a essere “rotariano dentro” pur se non più socio. Il Presidente ha invitato anche i candidati alla carica di sindaco e hanno risposto Laura Bordoli, Alberto Mascetti e Francesco Peronese.
Renzo simpaticamente esordisce sottolineando quanto il titolo della relazione sia “superbo”, ma il Presidente gli ha messo fretta per via della pubblicazione sul bollettino; sappiamo però quanto sia – al di là della sua specifica preparazione – un attento analista dei fatti economici e soprattutto degli aspetti sociali, per cui non condividiamo la sua modestia.
Fatti economici, appunto, che tutti conoscono – anche se la diagnosi non è condivisa - e che determinano questo generale stato di crisi, difficile da affrontare. Tutto è partito dagli Stati Uniti, con la famosa “bolla finanziaria” che ha avuto inevitabile ricaduta sul sistema economico globale. Renzo osserva quanto il potere finanziario possa influenzare le dinamiche dell’economia: le transazioni di soli 4 giorni sono pari al P.I.L. mondiale; è impensabile, quindi, ipotizzare soluzioni che prescindano dall’affrontare i temi correlati al mondo della finanza.  L’Europa si è trovata ad affrontare questa crisi con una moneta debole (l’Euro), causata dalla mancanza di regole comuni. Ogni paese demanda le proprie scelte alle Banche centrali e quella europea è sottoposta a condizionamenti tali da renderla pressoché ingovernabile.
L’Italia ha sicuramente ottenuto effetti positivi dal passaggio all’euro, primo tra tutti la riduzione dei tassi d’interesse. Ma la nuova moneta imponeva l’adozione di riforme, mai fatte, in materia di sviluppo e di debito pubblico.  I Governi passati hanno creato debiti incontrollabili e il tasso di crescita degli ultimi dieci anni è molto al di sotto della media (3,8% contro il 10%).
E’ quindi diventato improrogabile affrontare la crisi con riforme importanti che:
-    riducano il debito pubblico, cosa che anche questo Governo fatica ad attuare;
-    incrementino il P.I.L., con tutte le difficoltà connesse alla ripresa economica.
Altri Paesi, la Germania per esempio, sono riusciti a imporre regole che quelli dell’area mediterranea (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo) non sono stati in grado di adottare. La speranza che fosse questo Governo a cambiare rotta è purtroppo sfumata: sembra più l’ultimo di una vecchia serie che il primo di un nuovo corso. Gli interventi adottati sono insufficienti per far ripartire l’economia e ciò condiziona l’andamento generale del Paese.
L’attenzione passa quindi a Como: chi dovrà governarla per i prossimi anni non è in posizione invidiabile, perché, oltre alla crisi generale del Paese, l’amministrazione della cosa pubblica sembra non essere all’altezza dei problemi reali. In tutto questo però Renzo intravede una responsabilità dei Cittadini: “dove eravamo noi?”
Sarà indispensabile che i nuovi amministratori si avvicinino con maggiore apertura ai problemi della Città, intervengano nelle pieghe del bilancio per recuperare efficienza ed efficacia, cambino letteralmente rotta sulla gestione del patrimonio comunale (sino ad ora quanto meno “disinvolta”), migliorino la qualità dei servizi offerti.
E ancora: bisognerà tenere ben presente il conflitto di interessi, che non è solo “nepotismo”; chi amministra non può avere a che fare  con le attività dell’amministrazione. Questo sarà il vero “nuovo”, termine sbandierato da più parti.
La leva fiscale, infine, dovrà essere usata con cautela, perché oggi la pressione raggiunge livelli al limite dell’insostenibile (oltre il 45%), frenando la ripresa economica. La lotta all’evasione non deve essere una leva psicologica, perché l’Amministrazione finanziaria ha strumenti enormi per identificare gli evasori fiscali evitando di “sparare nel mucchio”. Purtroppo è diventato difficile quantificare l’evasione, che va a incrementare i dati dell’economia sommersa; è saltato il sistema nord-sud (il nord, nonostante tutto, garantiva un buon gettito che poteva sopperire a quello inferiore del sud) perché sono diminuite le esportazioni e la pressione fiscale ha un’incidenza insostenibile. Questo tema appassiona Renzo, ma merita approfondimenti che inevitabilmente vanno rinviati. In sintesi la lotta all’evasione deve partire da un radicale cambiamento di “pelle”, sia da parte del contribuente che da quella dell’amministrazione finanziaria.
Capsoni apre il dibattito ricordando che è dal 1994 che si cerca di fare un censimento del patrimonio comunale;  in particolare non sono ancora state identificate le aree espropriate (es. quelle ai lati della strade) e non utilizzate, che andrebbero valorizzate all’interno del PGT. Inoltre inquadra come “conflitto d’interessi” l’abitudine a mettere incompetenti a capo di società controllate o in Giunta.
Longatti non concorda con Renzo circa l’assenza d’interesse per la cosa pubblica da parte dei cittadini. Molti i comaschi impegnati nel pubblico, in commissioni per esempio: la sua esperienza personale è che in 8 anni di partecipazione alla commissione edilizia i risultati sono stati modesti e comunque non incisivi per la soluzione dei grandi problemi, che non arrivavano in commissione: cita Ticosa e paratie, ma gli esempi sono numerosi.  Non ci sono interlocutori con cui rapportarsi, a  cui far arrivare osservazioni; questa mancanza di dialogo tra la Città e chi la governa deve essere abolita o le scelte saranno adottate sempre di più dai gruppi di potere che l’amministreranno.
Renzo condivide le osservazioni espresse auspicando un cambiamento che possa farci ipotizzare un futuro diverso. 24 anni per risolvere il problema Ticosa e per cercare di fare il censimento dei beni comunali sono tempi vergognosi, che devono far riflettere chi ha amministrato sino ad ora. Negli ultimi anni si è assistito a un degrado inqualificabile, da qui la necessità di vigilare ed essere sempre presenti. L’associazionismo non può più “chiamarsi fuori”, perché ha risorse enormi, sul territorio, in termini di persone in grado di mettersi in gioco. E deve passare la regola che chi non sa amministrare venga rimosso dall’incarico.
La parola ai candidati: Peronese concorda sulle analisi fatte, in particolare per quel che concerne il patrimonio comunale. E’ riuscito ad ottenere un inventario - se pur parziale - e da quello che ha potuto constatare i redditi che il Comune ne ricava sono modesti e spesso gli immobili sono sottoutilizzati. Da lì immagina si debba partire per recuperare gettito, procedendo anche all’alienazione di quei beni he non hanno redditività adeguata. D’accordo totalmente su quanto è stato detto circa il “conflitto d’interessi”.
Mascetti condivide l’analisi di Renzo, che è quella che ha potuto percepire tra la gente comune. E’ necessario dare maggior voce al cittadino perché “aiuti” ad amministrare.
Bordoli conosce il bilancio comunale – in quanto già Revisore dei conti – e i problemi connessi alla gestione delle risorse. Ha la convinzione che si possano recuperare sacche di efficienza  non solo sul patrimonio, ma anche sulla gestione dei servizi. Tuttavia sottolinea che la Città ha bisogno di un sinaco “politico”, perché ci si deve poi relazionare con la Regione e con il Governo.
Grazie a Renzo, che ha anche gettato – con la sua analisi -  un sasso nello stagno di questa campagna elettorale. Va detto che all’esortazione riguardo l’associazionismo molti nostri soci hanno risposto all’appello di ”non chiamarsi fuori”, candidandosi nelle varie liste: ci sarà solo, per noi, l’imbarazzo della scelta.

Angela Corengia

 

Prossimo Evento


"Sii te stesso a modo mio" Matteo Lancini e Jacopo Boschini
Inizio: 21.05.2024, 20:30
Luogo: Auditorium Collegio Gallio
Nell'ambito del progetto sul disagio giovanile il Prof. Matteo Lancini dialoga con Jacopo Boschini. Serata aperta alla cittadinanza

Calendario Eventi


«   Maggio 2024   »
lumamegivesado
  1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
  

Area Riservata



Bollettini

Segreteria

Lun - Mer - Ven
dalle 9.00 alle 12.00

Rossella Tondù
Tel. 031 264656
segreteria@rotarycomobaradello.it

Riunioni del Club


Tutti i mercoledì non festivi
ore 12:30


Ristorante Antica Darsena
Palace Hotel


Lungo Lario Trieste 16
22100 Como


tel. +39 03123391
fax +39 031303170


Nel caso di riunione effettuata in giorno o ora diversi, l'accoglienza ad eventuali ospiti è garantita dalla presenza di un socio, delegato dal Consiglio.